Caro Michael, avevo un sogno. Caro Michael, il sogno è scomparso insieme a te.

Sono in camera, sdraiata sul mio letto. Tengo le gambe rannicchiate e la testa fra le ginocchia. 

Intorno a me risuonano le dolci note di una canzone. Una canzone triste, quasi straziante.

Non so perchè ho messo proprio questo cd nello stereo, non è il mio genere preferito.. Eppure..

''Somebody killed little Susie.'' Queste sono le prime parole che mi arrivano alle orecchie, dopo quasi tre minuti di musica. Ma queste non sono le stesse parole che arrivano al mio cuore. Lì, al posto del nome Susie, c'è il tuo nome: 'Qualcuno ha ucciso il piccolo Michael'.

Piccolo, già, perchè non volevi crescere. Ti piacevano i bambini, ti piaceva la loro innocenza. Avresti voluto rimanere bambino per sempre, tornare indietro nel tempo e riprenderti quell'infanzia che tuo padre, troppo accecato dalla fama che gli portavi e dal bagliore dei soldi, ti ha portato via. Avresti dovuto essere come Peter Pan, eri come Peter Pan. Eri.. Dio, odio usare il passato.

Passato, perchè nel presente tu non i sei più.

Ieri la notizia al telegiornale era nascosta in mezzo a tante notizie di cronaca ma, quando ho visto una tua foto e la scritta sotto, della guerra in Iraq, dell'uomo he aveva ucciso sua moglie e del pirata della strada che aveva ucciso un ragazzo, proprio non m'importava niente.

Ho cambiato canale, sperando che fosse soltanto uno scherzo. 1, 2, 3, 4.. Su tutti i canali, in ogni tg, i giornalisti dicevano sempre la stessa cosa: ''Michael Jackson è morto''. 

Dannazione, non è possibile! E' vero, non sono nulla per te. Non mi conosci, non sai neanche della mia esistenza. Eppure.. Eri importante per me. SEI importante per me.

La tua musica è la linfa delle mie giornate. E' impossibile descrivere la sensazione che si prova ascoltando un tuo pezzo. Il cuore che corre in perfetta sintonia con i tuoi 'Auh!', le mani che non possono fare a meno di battere il tempo sentendo le note di canzoni che hanno fatto la storia della musica.

Sai, Jacko, sono nata la notte del 4 luglio 1992. Negli stessi attimi in cui i miei genitori mi vedevano per la prima volta, tu eri nello stadio accanto all'ospedale in cui mi trovavo io, a cantare e ballare, per far emozionare migliaia di persone. Non so se sia una coincidenza, ma, comuque sia, mi sento 'legata' a te.

Spero che ora, ovunque tu sia, abbia trovato un mondo migliore di questo. Un mondo in cui ti sia possibile vivere in pace, senza offese insensate.

Non leggerai mai queste mie parole, non vedrai mai queste mie lacrime che bagnano il biglietto che avrebbe realizzato il mio sogno.

Volevo saltare fino a sentire le gambe indolenzite. Volevo piangere dalla felicità fino a far sbavare tutto il trucco. Volevo urlare fino a non aver più voce. Volevo sentire il cuore battere così forte da unirsi perfettamente alle note di un tuo pezzo.

Desideravo, con tutta me stessa, un tuo concerto.

E, adesso, finalmente, ero riuscita a mettere da parte abbastanza soldi per permettermi un live del prossimo tour.

Ma questo tour non ci sarà. Non ci saranno mai più tuoi concerti.

Il mio sogno, caro Michael, è scomparso..Insieme a Te.

Mi mancherai, mi mancherai davvero tanto. Sento un vuoto nella pancia, come se mi mancasse qualcosa.

Michael Joseph Jackson: non mi dimenticherò di te, te lo prometto.

Tu non sei morto, vivi dentro di me, nel mio cuore, e qui vivrai per sempre.