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Autore: Viki_chan    01/08/2011    9 recensioni
Harry non sa cosa fare, o forse sì.
Ron non lo sa, lui non lo sa proprio.
Hermione ha già capito tutto ma si tiene dentro quello che vorrebbe dire.
“L'hai capito vero? Perchè ho chiesto a Ginny e non a te.”
Sorrisi ancora.
“Ginny è la tua ragazza.”
“Non solo. Ho chiesto a lei perchè ho bisogno di posizioni estreme. Lei mi vuole ad Hogwarts, e la rabbia che ci mette a convincermi mi sta aiutando a capire che io tornerei a scuola solo per farla felice. Tu invece.. Tu mi vuoi felice. Non sei estrema, non mi stai pregando di seguirti. Io lo so senza che tu lo dica.”
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'All we need is Harmony'
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Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Alexluna, tanti auguri a te.

Il suo posto davanti al fuoco



“Allora, cosa ne pensi Ron?”
Harry lo fissò intensamente, ma lui alzò solo le spalle.
Gli diedi una gomitata.
“Io non lo so Harry. Vuoi tornare ad Hogwarts? Vuoi fare il corso per diventare Auror? Non lo so.” borbottò.
Nonostante avessi ripuntato gli occhi sul libro, sentii lo sguardo di Harry su di me.
Cercai le parole giuste per spiegargli quello che pensavo nel migliore dei modi.
“E tu cosa ne pensi Ginny?”
Quando Harry disse il nome della sua ragazza stavo già per iniziare a parlare.
Chiusi la bocca di scatto e lanciai una fugace occhiata agli altri tre.
Nessuno sembrava aver notato la mia reazione.
Certo, Harry voleva il parere della sua ragazza.
Certo, ero scesa al terzo posto.
Non ascoltai la risposta di Ginny.
Mi accorsi solo che aveva alzato la voce.
Rimasi a fissare una riga del libro finchè non diventò un alone nero.
Qualche minuto dopo, Ron si alzò.
Stavano uscendo tutti.
Mi alzai anche io e mi diressi verso la porta.
“Hermione.” mi fermò Harry.
“Si?”
“L'ho visto sai. Che stavi per parlare.”
“E' l'abitudine Harry. Di solito chiedi a me e a Ron, non c'è nessun problema.” dissi sorridendo, guardando il braccio che Harry teneva ancora stretto.
“L'hai capito vero? Perchè ho chiesto a Ginny e non a te.”
Sorrisi ancora.
“Ginny è la tua ragazza.”
“Non solo. Ho chiesto a lei perchè ho bisogno di posizioni estreme. Lei mi vuole ad Hogwarts, e la rabbia che ci mette a convincermi mi sta aiutando a capire che io tornerei a scuola solo per farla felice. Tu invece.. Tu mi vuoi felice. Non sei estrema, non mi stai pregando di seguirti. Io lo so senza che tu lo dica.”
“Per me la tua felicità è più importante di ciò che vorrei io. E' la tua vita.” dissi facendolo annuire vigorosamente.
“Appunto. Non mi stai aiutando, Hermione. Vorrei che anche tu prendessi una posizione.”
“Non posso decidere per te, Harry. E nemmeno Ginny può, anche se ci sta provando con tutta se stessa.”
Harry lasciò il mio braccio e rimase a guardarmi in silenzio.
“Quando vuoi sai essere micidiale.” commentò abbassando lo sguardo.
“Cosa vuoi che ti dica?”
“Quello che pensi. Quello che vorresti tu. Tanto ho già deciso, Hermione, da tempo. Voglio solo che tu dica quello che pensi. ”
Mi allontanai da lui, mi sedetti sul letto di Ron, lo sguardo rivolto alla finestra.
Sapevo cosa volevo, inutile fingere.
Volevo Harry a Hogwarts.
Volevo che copiasse i miei compiti, volevo spiegargli cento volte lo stesso incantesimo.
Volevo vedere la poltrona più logora e rovinata della sala comune accanto al fuoco.
Volevo vedere i suoi occhiali di traverso e la sua bocca aperta quando si addormentava sui libri.
Volevo sentire i suoi commenti sulla torta di melassa.
Volevo Harry, a Hogwarts, con me.
Lo volevo tanto, forse troppo per essere solo la sua migliore amica.
“Sarai un Auror fantastico.” sussurrai.
Harry aprì e chiuse la bocca, poi con un mezzo sorriso si voltò e fece per lasciare la stanza.
“Sai che vorrei io? Che per una buona volta tu la smettessi di proteggermi.” disse a denti stretti, con rabbia.
Lasciò la stanza in un istante.
“Harry.. Vieni ad Hogwarts. Ti prego.” sussurrai senza che lui potesse più sentirmi.
   
 
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