William guardava Valentina e pensava fosse davvero la più bella donna che avesse mai visto.
In tutta la sua vita non aveva mai amato nessuno come amava lei…Era tutta la sua vita, per lei sarebbe stato capace di donare la sua stessa vita.
 
Valentina gli aveva davvero salvato la vita, senza di lei probabilmente la sua vita sarebbe già finita da un pezzo.
Quando era nata Valentina, quel lontano 14 Febbraio 1985, William (Bill) aveva solo 23 anni e non era pronto a divenire padre, aveva una vita sregolata, borderline, non aveva un lavoro, era senza casa e soldi come poteva occuparsi di un neonato?
La madre di Valentina, una bellissima ragazza irlandese di nome Erin, era morta dandola alla luce e Bill sapeva pochissimo di lei, solo che era la figlia di un noto musicista in Irlanda e che si trovava a Londra per fare la modella.
Si stavano frequentando da un paio di mesi quando lei era rimasta incinta…Per Bill Erin era una bella avventura, mentre per lei si trattava di vero amore ed era profondamente convinta di tenere quel bambino che aspettava nonostante tutti fossero contrari.
 
Era stato difficile per Bill crescere sua figlia, senza soldi, senza appoggio, senza una compagna, ma dal momento che era venuta al mondo e l’aveva portata a casa dopo 2 mesi di ospedale (la piccola era nata prematura dopo un parto difficile che aveva portato alla morte di sua madre) aveva capito che erano fatti per stare insieme, che nulla li avrebbe mai divisi e che quella bella bimba con i capelli rossi e gli occhi azzurri poteva ridare un senso alla sua esistenza.
 
Man mano che Valentina cresceva, era evidente la sua grande somiglianza con Bill ma anche la loro diversità caratteriale: all’indole impulsivo, ribelle, forte e a volte anche irresponsabile di Bill si contrapponeva Valentina con la sua dolcezza, calma e pacatezza.
“E’ esattamente come sua madre…” si trovava spesso a ripetere Bill, che intravedeva nella sua Valentina la stessa tranquillità e serenità di Erin.
 
Erin sarebbe stata sicuramente una mamma molto dolce e affettuosa, peccato che di lei a sua figlia rimanessero solo due foto sbiadite dal tempo…Di lei Bill aveva pochi ricordi, l’aveva conosciuta solo per 9 mesi e non sapeva granchè di lei.
Si sentiva colpevole per aver maltrattato Erin mentre aspettava Valentina, di averla fatta piangere mettendo in dubbio che quel figlio fosse suo, di averle più volte consigliato di interrompere la gravidanza e di averla lasciata sola parecchi mesi prima della nascita della bambina.
 
Si sentiva colpevole con Valentina per averla coinvolta nelle sue decisioni di vita azzardate, di non essere stato sempre un padre maturo e responsabile come lei avrebbe meritato, ma sapeva anche che sua figlia lo amava per quello che era e che gli era grata dei sacrifici che aveva fatto per allevarla, farla studiare, non farle mancare mai nulla.
 
Se oggi Valentina era una stupenda donna di 26 anni, una ragazza responsabile e matura, con la testa sulle spalle voleva dire che come padre non aveva proprio fallito, che qualcosa di buono per lei aveva fatto. Di sicuro Erin sarebbe stata felice di ciò che aveva fatto per la loro bambina…
 
Dopo anni alla ricerca dell’amore vero, impossibile, di un affetto che nessuna donna riusciva a dargli Bill aveva capito che l’unico, vero grande amore della sua vita era proprio lei, la sua Valentina :-)