Tramonto
 

Il suono di un leggero frusciare di stoffa echeggiava nella piccola stanza dalle pareti bianche e leggermente rosate, mentre la luce viva del sole serale entrava da un’ampia finestra semiaperta ed illuminava i lineamenti delicati di una figura all’interno.
I capelli biondi erano raccolti in due codini bassi mentre le sue mani candide erano intente a sistemare alcuni boccettini di vari colori contenenti alcuni medicinali in piccole scatoline,, talvolta scrivendo qualche nota su di un taccuino affianco a lei mentre il suo viso ancora puro ma non ingenuo sembrava piuttosto concentrato sul suo lavoro.
 
- Non ti sembra di lavorare troppo, Tsunade? -
 
Una voce calda e moderata si fece largo in quel silenzio particolarmente discreto, mentre un ragazzo dai capelli magenta si avvicinava con passo tranquillo alla figura della bionda che non si era accorta di nulla, tant’era concentrata sul suo lavoro.
Tsunade si voltò immediatamente, riconoscendo quella voce dal suono così piacevole alle sue orecchie ed i suoi occhi ambrati brillarono di una viva luminosità nell’incontrare quelli di un blu intenso del ragazzo di fronte a lei.
 
- Oh, non ti avevo sentito arrivare, Dan…-
 
Disse con tono dolce mentre un lieve sorrise comparve sul viso di entrambi, rasserenando l’atmosfera e rendendo quel momento così semplice tanto intenso quanto magico.
Lui le si avvicinò lentamente e con il dorso della mano le accarezzò dolcemente il viso dai lineamenti delicati, con un gesto cauto che racchiudeva in sé un affetto immenso e puro.
Tsunade si beò di quel tocco, lasciando che un’espressione felice le delineasse il volto mentre il ragazzo non poteva che sorridere dolcemente sentendo quella pelle così calda e morbida sotto la propria mano.
 
- Che ne dici di fare due passi?-
 
Le disse con quel tono dolce ma rispettoso, come se ad ogni parola avesse paura di ferirla e lei non poté che avvicinare la propria mano a quella del ragazzo e prendergliela con un gesto delicato, mentre si avvicinava a lui e lentamente i due uscivano dall’ambulatorio medico con un sorriso sereno dipinto sul viso.
 
- La trovo una splendida idea. -
 
Passeggiarono assieme per un’ora abbondante, restando vicini come se i loro cuori fossero uniti da qualcosa di inseparabile ed i loro animi necessitassero di quella vicinanza così piacevole e soave allo stesso tempo.
Parlarono del più e del meno, sempre guardandosi con dolcezza mentre le loro mani restavano unite in un’unione salda quanto delicata.
 
 
Quando arrivarono dinnanzi ad un piccolo ponte all’interno del Villaggio, entrambi si soffermarono ad ammirare il corso del piccolo fiume, ammirando i colori rosei che il cielo aveva assunto per via del tramonto che si specchiavano in quell’acqua cristallina, mentre i loro visi sereni restavano in sintonia più della natura stessa.
Ad un tratto, Dan si risollevò dalla sua posizione appoggiata alla ringhiera del ponticello e andò alle spalle della ragazza, mentre questa cercava di capire quali intenzioni avesse e con la coda dell’occhio lo scrutava con un sorriso leggero dipinto sul viso.
 
- Cosa fai? -
- Chiudi gli occhi, per favore.-
 
Disse con voce delicata che parve una melodia alle orecchie di Tsunade e lei obbedì immediatamente, restando con il volto illuminato da quei colori caldi e sereni mentre un sorriso dolce restava dipinto sulle sue labbra rosee.
Sentì qualcosa di leggermente più fresco appoggiarsi sul suo petto, appena sotto il collo liscio mentre le mani calde e morbide del ragazzo le avevano sfiorato le spalle con un gesto involontario ed ora lui si scostava leggermente di lato, osservando con contentezza il volto perfetto della donna che le stava accanto.
 
- Ora puoi riaprirli.-
 
Tsunade mostrò nuovamente i suoi bellissimi occhi ambrati ed il suo sguardo cadde inevitabilmente sulla sua immagine riflessa nell’acqua limpida, dove notava un ciondolo di oro bianco a forma di cuore appeso al suo collo che si lasciava notare sulla sua scollatura.
Le sue labbra si aprirono in un sorriso solare e pieno di gioia mentre con le dita smaltate di rosso sfiorava quell’oggetto che sembrava contenere in sé tutta la felicità e l’amore di cui avesse bisogno: Dan osservava la reazione della donna che tanto amava con un’espressione serena ma composta, mentre lentamente le si avvicinava ancora di più.
 
- Buon compleanno, Tsunade. -
 
La bionda spostò il suo sguardo leggermente di lato, permettendo ai suoi occhi ambrati di perdersi in quelli del ragazzo, mentre le sue gote assumevano un leggero colorito rosso in segno di un leggero imbarazzo per quel gesto così pieno di premura e affetto, mentre con gioia osservava il volto di colui che amava più di ogni altro.
Gli si avvicinò e mettendosi sulla punta dei piedi avvicinò ulteriormente il proprio viso a quello di Dan, con un gesto lento e moderato, fin quando le sue dolci labbra non incontrarono quelle morbide del ragazzo ed entrambi chiusero i loro occhi per bearsi di quel bacio così dolce e denso di affetto allo stesso tempo.
 
 
 
Sono passati così tanti anni, eppure non riesco ancora a dimenticare quel giorno…
Una certa malinconia mi prende l’animo, ma non ho voglia di piangere, non ancora, non oggi almeno.
 
Il tempo che scorre mi allontana sempre più dal suo ricordo, la mia mente invecchiata offusca sempre più la sua immagine ma il mio cuore non lo potrà mai dimenticare, mai.
 
Guardo il tramonto dal davanzale del balcone, quello situato sul tetto del palazzo del mio Villaggio,
ma più lo guardo e più mi sembra così vuoto, così diverso…
Non ha nulla a che vedere con quel giorno, nulla a che vedere con l’unico compleanno che ho trascorso felice, per davvero.
 
Faccio un respiro profondo e cerco soltanto di sperare che anche questo giorno passi, così come gli altri, quando sento alcuni passi avvicinarsi alle mie spalle e sono costretta a stringere gli occhi con una certa forza: no, non sarà mai lui, se n’è andato ormai da tempo, devo rinunciarci…
 
- Che ci fai ancora qui, Tsunade?-
 
Non poteva che essere quel baka, lui arriva sempre nei momenti meno opportuni e oggi non ha fatto di certo eccezione.
Mi si avvicina con cautela, come non volesse irritarmi più del solito mentre la sua voce sembra più pacata del solito, meno provocatoria del solito almeno.
 
- E tu, Jiraya?-
 
E’ l’unica persona che mi sia rimasta cara al mondo, oltre a Shizune, l’unica che ancora appartenga a quel mio passato turbolento…
E l’unica ancora in grado di farmi sorridere, dopo tutto.
 
- Ero passato soltanto per darti una cosa.-
 
Mi volto senza troppa fretta ed il mio sguardo cade sulla figura imponente del mio compagno, i capelli lunghi e grigi, il volto invecchiato dagli anni e quegli occhi neri sempre divertiti che tuttavia sembrano essere più seriosi, questa sera.
Rimango della mia posizione impassibile, ma non riesco né ad arrabbiarmi per la sua intrusione né ad essere felice della sua presenza, i miei ricordi mi hanno annebbiato anche quel poco di buono che mi era rimasto dentro…
E lui lo sa.
 
- E sarebbe?-
 
Dico leggermente scocciata, vorrei essere lasciata sola, almeno per una sera, ma capisco che per lui sia un concetto difficile da capire, considerando che mi segue ovunque io vada.
Si mette una mano nella tasca e con fare buffo comincia a cercare qualcosa: ha un’espressione talmente stupida che mi scappa un leggero sorriso, mentre lo compatisco per i suoi gesti sempre così sbadati ma dopotutto non sarebbe lui, se non avesse sempre quel briciolo di umorismo e serenità in sé.
 
Finalmente interrompe quella ricerca e allunga il proprio braccio davanti a sé, nella mia direzione, e dal pugno della sua mano scende una piccola catenina dal quale penzola un ciondolo: è un cuoricino, né troppo grande né troppo piccolo, di oro giallo.
 
- Buon compleanno, Tsunade! -
 
Mi dice con un sorriso mentre io resto allibita di fronte a quel piccolo oggetto: assomiglia… Davvero molto a quello che mi regalò Dan, quel giorno…
Lo guardo per parecchi istanti, restando con un’espressione stupita mentre mi sforzo di alzare il mio viso verso il mio migliore amico ed i miei occhi ambrati si incontrano con i suoi neri: devo sembrargli davvero spaesata, per non dire indifesa, con la faccia che mi ritrovo in questo momento!
 
Non so cosa pensare, cosa dire.
Quel ciondolo mi fa ricordare il passato… Ma forse anche il presente.
Lui nota la mia espressione un attimo confusa ed alza il pollice, allargando il suo sorriso smagliante con un’espressione assolutamente solare.
 
- Pensavi che me ne fossi dimentica eh? E invece eccomi qua, non mi scordo di eventi così importanti, io!-
 
E’ così felice, così sereno nonostante tutto quello che gli sia accaduto.
L’ho rifiutato tante volto, l’ho persino surclassato ad un…morto.
Eppure lui è ancora qui, a sorridere e a farmi sorridere,
a conferirmi quel poco di serenità di cui io ho bisogno,
a distrarmi dai miei ricordi dolorosi quanto dolci…
 
Jiraya è qui, e so che lui non mi abbandonerà, qualsiasi cosa accada.
Lascio che un sorriso si faccia largo tra le mie labbra rosee mentre i miei occhi lo guardano con una dolcezza infinita, quasi come non lo avessi mai visto sotto questo aspetto: lui resta solare, a fissarmi divertito cercando di non mettere in evidenza la sua gioia nel vedermi finalmente felice…
 
Se avessi un cuore come il suo, certamente mi innamorerei.
Forse… Forse questo tramonto non è poi così diverso e distante.
 
- Grazie, Jiraya.-