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Autore: Risu    02/08/2011    6 recensioni
Dormivo profondamente, quando un fruscio di coperte mi svegliò all'improvviso..
[Saso♥Dei]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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AI NO YOAKE

Dormivo profondamente, quando un fruscio di coperte mi svegliò all'improvviso.
Credo che fossero più o meno le tre del mattino.
L'unico rumore era quello delle cicale che frinivano incessantemente.
Aprii gli occhi.
Era buio e l'unica fonte di luce era la finestra dalla quale entrava timida e debole la luce della luna.
Il cielo era dipinto di un nero profondo e si intravedeva giusto qualche stella brillare nell'oscurità.
D'un tratto sentii una presenza alle mie spalle, ma scelsi di non muovermi.
Rabbrividii.
Ero girato da un lato e questo mi permise di notare che il letto di Sasori, dall'altra parte della stanza, era vuoto.
Capii che doveva trattarsi di lui.
Subito pensai di chiedergli qualcosa, ma decisi di far finta di dormire e vedere che faceva.
Si sedette dietro di me, in modo che gli dessi le spalle.
Lo sentii distendersi sopra le coperte e persi un battito, mi mancò il respiro.
Ma cosa stava facendo?
Improvvisamente una mano morbida e leggera mi sfiorò la guancia, accarezzandola con una dolcezza indescrivibile.
La sua delicatezza era qualcosa di sublime.
Un altra mano mi cinse lievemente la vita.
Si strinse di più a me, poggiando la testa nell'incavo del mio collo.
Sentii il suo respiro, lento e caldo sulla pelle e fu una sensazione trascendentale.
-Deidara..ti amo..-
Disse in un sussurro.
In quell'istante il mio cuore parve fermarsi.
Forse stavo sognando.
Forse era la mia immaginazione, ma inspiegabilmente qualcosa nel mio petto cominciò a palpitare intensamente.
Rimanemmo così forse per due ore, finché si alzò e tornò nel suo letto.
Schiusi appena gli occhi per vedere la sua figura esile rimettersi sotto le lenzuola.
Sentivo la mancanza del suo corpo contro il mio, avevo freddo.
Rapidamente la mia mente si riempì di domande, confuse e senza risposta.
Ma tra tutte, una era quella a cui volevo veramente trovare una sentenza.
Perché?
Vidi Sasori rigirarsi nervosamente tra le coperte.
Forse non riusciva a dormire.
Dopo poco mi addormentai cullato da mille pensieri e fantasie.

Dischiusi pigramente le palpebre e venni colpito in pieno viso dalla luce del sole.
Mugugnai e strizzai gli occhi.
Ficcai la testa sotto le lenzuola per proteggermi dal bagliore accecante che proveniva dalla finestra.
Dopo qualche minuto mi abituai all'atmosfera luminosa che sovrastava la e mi alzai.
Mi stiracchiai un po' e sbadigliai rumorosamente.
E finalmente mi ricordai quello che era successo quella notte.
Rimasi circa un minuto seduto sul letto a rimuginare sull'accaduto.
Era stato sicuramente qualcosa di inaspettato, ma mi era piaciuto.
Eccome.

Anche se un po' stordito, vidi che Sasori non c'era.
Sentii una strana sensazione nel petto, una sensazione sgradevole e opprimente.
Avevo bisogno di vederlo.
Subito.

Senza perdere tempo mi alzai di scatto e mi fiondai fuori dalla porta, deciso a trovare quel marionettista e mettere le cose in chiaro.
Camminando per i corridoi non vidi nessuno.
Speravo almeno di incrociare qualche altro membro del covo per chiedergli se sapeva dov'era Sasori.
Così decisi di andare nel salone principale.
Erano tutti lì.
Sasori stava parlando con Hidan in fondo alla stanza.
A passo veloce mi diressi verso di lui.
Gli altri intanto mi salutavano o mi davano il buongiorno, 
ma io non li sentivo nemmeno.
Lo raggiunsi, sicuro di quello che dovevo fare.
-Buongior..-
Non ebbe il tempo di finire di parlare che gli presi il viso tra le mani e lo baciai con passione, incurante del fatto che tutti ci stessero fissando sbigottiti.
Rimasi sorpreso nel vedere che non stava protestando, ma che, anzi ricambiava.
Le nostre lingue si trovarono e cominciarono a danzare e ad assaggiarsi piano.
In un attimo, quella morsa che aveva avvolto il mio cuore scomparve, lasciando spazio ad una sensazione indicibile.
Un calore meraviglioso mi circondò e in un lampo persi t
utto il mio autocontrollo.
Ci staccammo e incatenai il mio sguardo al suo.
La sua bocca, dalla quale uscivano dei rapidi ansimi, era umida.
I suoi occhi ramati, così profondi e vivaci erano spalancati.
Senza dire nulla, e lasciando gli altri ancora sbalorditi, lo presi per mano e corremmo in camera.
Prima di entrare mi fermai e lo guardai nuovamente dritto
 negli occhi.
-Sasori-
-Sì?-
-Ti amo anch'io-



  } ❤

fINE.

  
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