Gli occhi di quella che, al suo risveglio, sono cupi e spenti, come quando ha qualche problema. Le palpebre semi aperte, non riescono a cogliere il sole del mattino che l’attende.
Gli occhi di quella bambina che, durante il giorno, sono vispi e giocosi, capaci di farti ridere e trasportare nel suo mondo, fatto di divertimenti e tranquillità.
Gli occhi di quella bambina che, quando cade, sono colmi di dolore e carichi di aiuto e bisognosi di coccole. Quando ti scrutano attentamente, non sai resistere e vuoi che quel dolore vada via, pur di non vedere quei occhi dolorosi.
Gli occhi di quella bambina che, alla fine della giornata, sono stanchi. Quando è l’ora di dormire e ti metti accanto a lei per addormentarla, ti perdi in quei pozzi profondamente belli e ti sciogli. Le palpebre sono sul punto di cedere e tu non vuoi che accada. Desideri che quei occhi stiano lì, a fissarti dolcemente, ma, per quanto ti sforzi a pensare che ciò non accada, le palpebre stanche si chiudono.
E rimani lì, a fissare quel visetto d’angelo che, durante il sonno, cambia espressione, facendoti ridere. Aspetti che gli occhi di quella bambina si aprano, per poi vederli sorridere teneramente.
Salve mie care, eccomi ritornata. Questa è la mia primissima one-shot. E' nata casualmente, mentre ascoltavo una bellissima canzone, Do you di Yiruma, e vi consiglio vivamente di ascoltarla, e osservavo il viso di mia cugina, mentre cercava di addormentarsi. E' piccolina, lo so, ma è quello che il mio cervello è riuscito ad elaborare, mentre la mia mano scriveva su un insulso foglio, che poi è diventato importante. Spero vi sia piaciuta :).