Anime & Manga > Shaman King
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Autore: Mao chan    31/03/2006    5 recensioni
Quando ti senti solo e sei davvero triste e credi non aver bisogno di nessuno, che fai?
Io voglio diventare un uomo forte e salvare mia sorella... ma ho paura di non riuscirci...
Eppure a volte, per tirarsi su, basta capire che vicino hai un amico...
Genere: Commedia, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Redseb e Seyram, Yoh Asakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sister, happy ice cream

Sister, happy ice cream!

Written by: Mao chan

Desclaimer: Tutti i personaggi appartengono a Takey

Rating: G

 

<< Sono tornato sorellina... >>

...

Mi avvicinai e scoccai un bacio sulla guancia della mia sorellina.

Lei rimase seduta sul letto, con gli occhi fissi nel vuoto.

Non uno sguardo, non una parola, non un movimento.

<< ...Sorellina... Io esco ad allenarmi con Golem... >>

Niente.

<< Sicura di non voler venire con me? >>

Con un impercettibile movimento del capo, mia sorella annuì.

<< Allora ci vediamo dopo... >>

Mi fermai sulla soglia e la guardai, sperando in una qualunque emozione.

Ma lei non si mosse.

Sospirando, mi chiusi la porta alle spalle.

Mia sorella è così da troppo tempo.

Le rare volte che parla o si muove di sua spontanea volontà, i suoi occhi restano sempre vaqui.

Ho paura che possa restare in questo stato pietoso per sempre.

Ogni notte la guardo dormire, e mordo il cuscino con tutte le mie forze per non singhiozzare forte.

Credo che Anna abbia capito che piango.

Però non dice niente.

Le sono molto grato per questo.

Io devo dimostrarmi forte! Devo proteggere mia sorella!

Voglio che ritorni una bambina dolce e sorridente, e quindi devo vincere lo Shaman Fight per lei!

 

<< Redseb! >>

<< Oh, ciao Yoh! >>

<< Ti stai ancora allenando? Ma sei instancabile! >>

Arrossii un poco e gli sorrisi.

<< Voglio salvare mia sorella a tutti i costi! Devo diventare Shaman King! >>

Lui ricambiò il sorriso.

<< Ti auguro di diventarlo. >>

<< Certo! E sconfiggerò anche te! E anche Ren! Nessuno può fermarmi! >>

<< Spero di non dover mai combattere contro di te allora. >>

Crollai a terra stremato.

Nonostante tutto ho solo otto anni, non posso costringere il mio fisico a fare cose al di fuori della sua portata.

<< Adesso però smetti di allenarti. >>

<< Ma se mi fermo non riuscirò mai a batterti! Nè tanto meno a battere Hao! >>

Mi porse una mano che afferrai prontamente per alzarmi.

<< Ma se continui così non arriverai vivo al prossimo incontro! Non vorrai far combattere tua sorella da sola, giusto? >>

<< Sì... >>

Aveva vinto lui,

Ma perchè vinceva sempre??

<< Torniamo in hotel? >>

<< Okay. >>

Ci avviammo per le strade bagnate dalla luce dorata del tramonto.

In lontananza si sentiva il canto dei gabbiani.

<< Ah, aspetta! >>

Yoh cominciò a frugare nel sacchetto che teneva in mano, e ne estrasse una scatola di gelati confezionati.

<< Anna mi ha spedito a fare la spesa, e con i soldi che mi avanzavano... bè... ho pensato che ogni tanto anche noi dobbiamo rilassarci! >>

Che strano ragazzo.

Sa solo sorridere.

<< Ne vuoi uno? >>

<< No. I gelati non fanno bene agli atleti! >>

<< Come vuoi. Ma poi non lamentarti quando Horo Horo se li mangerà tutti. >>

Lui prese il suo gelato e cominciò a mangiarlo avidamente.

O forse no.

Lui non fa mai nulla avidamente.

E' un avverbio davvero inadatto per Yoh.

<< Yoh. >>

<< Sì? >>

<< Tu sei arrabbiato con me? >>

Tenevo lo sguardo fisso sul terreno mentre gli ponevo questa domanda.

Lui invece si fermò e mi guardò.

<< Perchè? >>

<< Allora ho ragione, ce l'hai con me! >>

<< No... perchè dovrei? >>

<< E me lo chiedi?? Ho ucciso Chocolove, e ho cercato di uccidere anche te! Vi ho messi tutti in pericolo, eppure... >>

<< ... Noi ti abbiamo aiutato lo stesso? >>

Mi morsi il labbro.

<< Esatto. >>

<< Bè, alla fine siamo tutti qui, no? Anche Chocolove è tornato. >>

<< Sì, ma... >>

<< E se non sbaglio, neanche lui è arrabbiato, vero? >>

<< Chocolove è uno stupido. >>

<< Perchè? >>

<< Si è messo in testa che vuole far ridere mia sorella. Mia sorella non ride mai. >>

<< Magari ci riuscirà... >>

<< Ma se non fa ridere nemmeno noi che siamo... >>

Esitai, cercando una parola per definire la diversità che correva tra ogni essere vivente e mia sorella.

<< ... normali. >> conclusi.

<< Pirica e Tamao ridono alle sue battute. Eppure sono normali. >>

<< Non c'è proprio niente di normale nella sorella di Horo Horo. >>

<< Certo che sei pignolo! >>

...

...

<< Forse dovresti chiederlo a Horo Horo se ce l'ha con te. >>

Sbarrai gli occhi e lo fissai preoccupato.

<< Perchè?? >>

Horo Horo era uno dei pochi che credevo non avesse nulla da rimproverarmi.

<< Con tutti i calci che gli hai tirato, è un miracolo che non sia diventato sterile! >>

E scoppiò a ridere da solo.

Una risata tranquilla e serena, capace di rasserenare anche il mio animo.

Ormai era calata la dolce oscurità che segue il crepuscolo e precede la notte, e già le prime stelle diventavano visibili.

<< Yoh. >>

<< Sì? >>

<< Tu credi che mia sorella resterà così per sempre? >>

<< No. >>

<< Cosa ti fa pensare il contrario? >>

Si fermò di nuovo ad ammirare il cielo ornato di minuscole luci.

<< Vedi Redseb... Tu vuoi davvero bene a tua sorella. Stai facendo di tutto per farla tornare normale. Lei è così da quando ha visto morire vostro padre, vero? >>

Feci segno di sì con la testa.

<< Però tu le sei sempre stato vicino. Quando capirà i tuoi e i nostri sentimenti tornerà sicuramente, vedrai. >>

Tirai su col naso e mi asciugai le lacrime.

<< Ne sei sicuro? >>

<< Sicurissimo. >>

Non riuscii a soffocare un singhiozzo.

<< Piangi? >>

<< No... io... non piango! Sono forte! >>

<< Ma anche gli uomini forti piangono. >>

<< Non è vero! Lo dici solo per farmi piangere. >>

<< Invece è vero. Io ho visto piangere Ren... Anna... Ryu... Lyserg... Sono tutti uomini forti! >>

<< Hao non piange mai. >>

Lui accennò un sorriso un po' triste.

<< Forse se lui imparasse a piangere... >> mormorò.

<< Cosa? >>

<< Se ci riuscisse... forse capirebbe molte cose. Non devi trattenere le tue emozioni Redseb. Altrimenti tua sorella da chi prenderà l'esempio? >>

Allora scoppiai a piangere.

Piansi forte e a lungo.

E mi sentii meglio.

 

<< Era ora! Cominciavo a chiedermi dove foste finiti con la nostra cena! >>

Naturalmente era Horo Horo che rivendicava il suo cibo.

<< Che c'è?? Abbiamo tardato un attimo, possibile che il tuo stomaco non sappia resistere più di dieci minuti?? >>

Non so perchè, ma adoro provocarlo.

Cominciammo a litigare mentre Yoh veniva rimproverato da Anna.

<< Chiama tua sorella Redseb. >> mi disse Pirica mentre tratteneva il fratello. << Ora mangiamo. >>

La cena trascorse come al solito, tra i litigi di Ren e Horo Horo, i rimproveri di Anna e i sorrisi di Yoh.

<< Yoh, hai comprato del gelato?? >>

Il ragazzo nordico si tuffò sulla scatola già aperta e arraffò tutto il contenuto.

<< Giù le zampe! >>

A volte la mia altezza ridotta mi torna utile...

Tirai un calcio al mio eterno nemico in un punto molto poco piacevole e presi al volo la scatola che lasciò cadere.

<< Anch'io voglio il mio gelato! >>

Sorrisi a Yoh mentre scartavo il mio gelato, e lui mi rispose a sua volta.

E credo che, nonostante i gemiti e gli insulti di Horo Horo e gli occhi scandalizzati di mia sorella Seyram, quello fu il gelato più buono che io abbia mai mangiato.

End.

 

Mao chan

  
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