Sister,
happy ice cream!
Written
by: Mao chan
Desclaimer: Tutti i personaggi
appartengono a Takey
Rating: G
<< Sono tornato sorellina...
>>
...
Mi avvicinai e scoccai un bacio
sulla guancia della mia sorellina.
Lei rimase seduta sul letto, con gli
occhi fissi nel vuoto.
Non uno sguardo, non una parola, non
un movimento.
<< ...Sorellina... Io esco ad
allenarmi con Golem... >>
Niente.
<< Sicura di non voler venire
con me? >>
Con un impercettibile movimento del
capo, mia sorella annuì.
<< Allora ci vediamo dopo...
>>
Mi fermai sulla soglia e la guardai,
sperando in una qualunque emozione.
Ma lei non si mosse.
Sospirando, mi chiusi la porta alle
spalle.
Mia sorella è così da troppo tempo.
Le rare volte che parla o si muove
di sua spontanea volontà, i suoi occhi restano sempre vaqui.
Ho paura che possa restare in questo
stato pietoso per sempre.
Ogni notte la guardo dormire, e
mordo il cuscino con tutte le mie forze per non singhiozzare forte.
Credo che Anna abbia capito che
piango.
Però non dice niente.
Le sono molto grato per questo.
Io devo dimostrarmi forte! Devo
proteggere mia sorella!
Voglio che ritorni una bambina dolce
e sorridente, e quindi devo vincere lo Shaman Fight per lei!
<< Redseb! >>
<< Oh, ciao Yoh! >>
<< Ti stai ancora allenando?
Ma sei instancabile! >>
Arrossii un poco e gli sorrisi.
<< Voglio salvare mia sorella
a tutti i costi! Devo diventare Shaman King! >>
Lui ricambiò il sorriso.
<< Ti auguro di diventarlo.
>>
<< Certo! E sconfiggerò anche
te! E anche Ren! Nessuno può fermarmi! >>
<< Spero di non dover mai
combattere contro di te allora. >>
Crollai a terra stremato.
Nonostante tutto ho solo otto anni,
non posso costringere il mio fisico a fare cose al di fuori della sua portata.
<< Adesso però smetti di
allenarti. >>
<< Ma se mi fermo non riuscirò
mai a batterti! Nè tanto meno a battere Hao! >>
Mi porse una mano che afferrai
prontamente per alzarmi.
<< Ma se continui così non
arriverai vivo al prossimo incontro! Non vorrai far combattere tua sorella da
sola, giusto? >>
<< Sì... >>
Aveva vinto lui,
Ma perchè vinceva sempre??
<< Torniamo in hotel? >>
<< Okay. >>
Ci avviammo per le strade bagnate
dalla luce dorata del tramonto.
In lontananza si sentiva il canto
dei gabbiani.
<< Ah, aspetta! >>
Yoh cominciò a frugare nel sacchetto
che teneva in mano, e ne estrasse una scatola di gelati confezionati.
<< Anna mi ha spedito a fare
la spesa, e con i soldi che mi avanzavano... bè... ho pensato che ogni tanto
anche noi dobbiamo rilassarci! >>
Che strano ragazzo.
Sa solo sorridere.
<< Ne vuoi uno? >>
<< No. I gelati non fanno bene
agli atleti! >>
<< Come vuoi. Ma poi non
lamentarti quando Horo Horo se li mangerà tutti. >>
Lui prese il suo gelato e cominciò a
mangiarlo avidamente.
O forse no.
Lui non fa mai nulla avidamente.
E' un avverbio davvero inadatto per
Yoh.
<< Yoh. >>
<< Sì? >>
<< Tu sei arrabbiato con me?
>>
Tenevo lo sguardo fisso sul terreno
mentre gli ponevo questa domanda.
Lui invece si fermò e mi guardò.
<< Perchè? >>
<< Allora ho ragione, ce l'hai
con me! >>
<< No... perchè dovrei?
>>
<< E me lo chiedi?? Ho ucciso
Chocolove, e ho cercato di uccidere anche te! Vi ho messi tutti in pericolo,
eppure... >>
<< ... Noi ti abbiamo aiutato
lo stesso? >>
Mi morsi il labbro.
<< Esatto. >>
<< Bè, alla fine siamo tutti
qui, no? Anche Chocolove è tornato. >>
<< Sì, ma... >>
<< E se non sbaglio, neanche
lui è arrabbiato, vero? >>
<< Chocolove è uno stupido.
>>
<< Perchè? >>
<< Si è messo in testa che
vuole far ridere mia sorella. Mia sorella non ride mai. >>
<< Magari ci riuscirà...
>>
<< Ma se non fa ridere nemmeno
noi che siamo... >>
Esitai, cercando una parola per
definire la diversità che correva tra ogni essere vivente e mia sorella.
<< ... normali. >>
conclusi.
<< Pirica e Tamao ridono alle
sue battute. Eppure sono normali. >>
<< Non c'è proprio niente di
normale nella sorella di Horo Horo. >>
<< Certo che sei pignolo!
>>
...
...
<< Forse dovresti chiederlo a
Horo Horo se ce l'ha con te. >>
Sbarrai gli occhi e lo fissai
preoccupato.
<< Perchè?? >>
Horo Horo era uno dei pochi che
credevo non avesse nulla da rimproverarmi.
<< Con tutti i calci che gli
hai tirato, è un miracolo che non sia diventato sterile! >>
E scoppiò a ridere da solo.
Una risata tranquilla e serena,
capace di rasserenare anche il mio animo.
Ormai era calata la dolce oscurità
che segue il crepuscolo e precede la notte, e già le prime stelle diventavano
visibili.
<< Yoh. >>
<< Sì? >>
<< Tu credi che mia sorella
resterà così per sempre? >>
<< No. >>
<< Cosa ti fa pensare il contrario?
>>
Si fermò di nuovo ad ammirare il
cielo ornato di minuscole luci.
<< Vedi Redseb... Tu vuoi
davvero bene a tua sorella. Stai facendo di tutto per farla tornare normale.
Lei è così da quando ha visto morire vostro padre, vero? >>
Feci segno di sì con la testa.
<< Però tu le sei sempre stato
vicino. Quando capirà i tuoi e i nostri sentimenti tornerà sicuramente, vedrai.
>>
Tirai su col naso e mi asciugai le
lacrime.
<< Ne sei sicuro? >>
<< Sicurissimo. >>
Non riuscii a soffocare un
singhiozzo.
<< Piangi? >>
<< No... io... non piango!
Sono forte! >>
<< Ma anche gli uomini forti
piangono. >>
<< Non è vero! Lo dici solo
per farmi piangere. >>
<< Invece è vero. Io ho visto
piangere Ren... Anna... Ryu... Lyserg... Sono tutti uomini forti! >>
<< Hao non piange mai.
>>
Lui accennò un sorriso un po'
triste.
<< Forse se lui imparasse a
piangere... >> mormorò.
<< Cosa? >>
<< Se ci riuscisse... forse
capirebbe molte cose. Non devi trattenere le tue emozioni Redseb. Altrimenti
tua sorella da chi prenderà l'esempio? >>
Allora scoppiai a piangere.
Piansi forte e a lungo.
E mi sentii meglio.
<< Era ora! Cominciavo a
chiedermi dove foste finiti con la nostra cena! >>
Naturalmente era Horo Horo che
rivendicava il suo cibo.
<< Che c'è?? Abbiamo tardato
un attimo, possibile che il tuo stomaco non sappia resistere più di dieci
minuti?? >>
Non so perchè, ma adoro provocarlo.
Cominciammo a litigare mentre Yoh
veniva rimproverato da Anna.
<< Chiama tua sorella Redseb.
>> mi disse Pirica mentre tratteneva il fratello. << Ora mangiamo.
>>
La cena trascorse come al solito,
tra i litigi di Ren e Horo Horo, i rimproveri di Anna e i sorrisi di Yoh.
<< Yoh, hai comprato del
gelato?? >>
Il ragazzo nordico si tuffò sulla
scatola già aperta e arraffò tutto il contenuto.
<< Giù le zampe! >>
A volte la mia altezza ridotta mi
torna utile...
Tirai un calcio al mio eterno nemico
in un punto molto poco piacevole e presi al volo la scatola che lasciò cadere.
<< Anch'io voglio il mio
gelato! >>
Sorrisi a Yoh mentre scartavo il mio
gelato, e lui mi rispose a sua volta.
E credo che, nonostante i gemiti e
gli insulti di Horo Horo e gli occhi scandalizzati di mia sorella Seyram,
quello fu il gelato più buono che io abbia mai mangiato.
End.
Mao chan