Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: GraceBlack    02/08/2011    4 recensioni
Vi presento una piccola storia ambientata a Godric's Hollow. Sono passati diversi anni dalla battaglia contro Voldermot e Harry decide di far conoscere a James i suoi nonni :). Spero vi piaccia.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, James Sirius Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era un freddo pomeriggio di dicembre. L'aria di Godric’s Hollow era gelida e caratteristica. 
L'intero villaggio era ricoperto di neve. Non c'era nessuno per strada, fatta eccezione per un uomo sulla trentina che teneva per mano un bimbo di circa tre anni. L'uomo era Harry James Potter. 
Il bimbo che era al suo fianco era un ragazzino vispo, dagli occhi castani e i capelli arruffati e ribelli.
Sono li per una visita, così aveva detto Harry a suo figlio il piccolo James. Una visita molto particolare la loro, senza dubbio. Oggi in quel villaggio dove tutto aveva avuto inizio anni prima, James avrebbe conosciuto, se così si può dire, i suoi nonni. 
Harry con passi lenti si aggira tra le lapidi coperte dalla neve, fino a fermarsi davanti ad una doppia lapide.
Guarda il bimbo e gli sorride per tranquillizzarlo, poi si china vicino alla lapide per liberla dalla neve, mostrando così la fotografia di una giovane coppia sorridente. Si alza mentre fissa con aria assente le lapidi, l'ombra di un sorriso si annida sul suo volto. Il suo piccolo accompagnatore lo guarda un po spaesato e poi tira l'orlo del suo cappotto.
Harry si volta a guardarlo e sorridendo gli dice: << James, ti presento i tuoi nonni: James e Lily. Loro sono i genitori di papà >> il suono della sua voce era quasi un sussurro, segnato da un velo di malinconia.
James guarda la lapide con curiosità << Sono quelli della foto sul tuo comodino? >> Harry annuì. 
<< Io ho il nome del nonno? >> James si voltò verso il padre con il suo sguardo furbo e attese la risposta.
Quella ingenua domanda fece sorridere Harry << Si James, tu porti i nomi di mio padre e del mio padrino. >> 
<< E ora loro dove sono?Perchè non ci vengono a trovare? >> Harry avrebbe voluto rispondere << Verranno presto a trovarci, James >> ma non poteva mentirgli.
<< Non possono venire, piccolo mio. Loro ora sono in cielo >> << In vacanza?>> il bimbo guardava in maniera perplessa il padre.
<< No, James. Loro sono morti purtroppo, e dietro questa lapide ci sono i loro resti mortali >>.
Il piccolo rimase in silenzio per un po' poi tornò a guardare il padre << Quindi loro non mi conoscono? >>
<< Certo che ti conoscono James. Loro sono sempre qui con noi, e ci proteggono con la forza del loro amore >> Harry aveva paura di turbare troppo la vivace mente del piccolo James, anche se sapeva che il suo era un bambino fuori dal comune. Eppure lui era andato li con la ferma decisione di raccontargli una storia bella, seppur triste.
<< James tu sai che il tuo nome completo e James Sirius Potter vero? >> il bimbo annuì orgoglioso.
<< Ti sei mai chiesto perchè mamma e papà ti abbiano chiamato così? >> James alzò le spalle, ma non rispose aveva l'impressione che il padre si stesse preparando a raccontargli una bella storia, una come quelle che gli raccontava prima di andare a letto la sera.
<< Ho deciso di metterti i nomi delle due persone che più mi hanno influenzato, credo. Sai nonno e Sirius erano grandi amici. Papà non ha nessun ricordo di nonno e nonna e tutto quello che sa gli è stato raccontato da altre persone. Sirius è stato uno di queste. >> fece una pausa i pensieri non gli mancavano ma le parole si, con quali parole poteva presentare il legame tra James e Sirius a suo figlio se neanche lui era mai riuscito veramente a capirlo? << Il loro legame era forte, erano come fratelli. >> sorrideva già, erano come fratelli, e lui per un soffio non era riuscito a vivere con l'unico "membro" della sua famiglia.
Allontanò quei pensieri. << Grazie a loro ho imparato il valore dell'amicizia, quella vera, quella che sopravvive a tutto >>. James era confuso ed affascinato << Come te e lo zio Ron? >> Harry sorrise << Si, come io e lo zio Ron. Noi, come anche nonno e Sirius, ci siamo conosciuti tra i banchi di Hogwarts e d'allora non ci siamo più separati... >> la frase gli si era mozzata in gola, era vero lui e Ron non si erano mai separati, ma Sirius e suo padre si, e per colpa di Voldemort.
Era ancora difficile ammettere che loro non erano più con lui, anche se sapeva bene che ora loro erano insieme e gli piaveva immaginarli felici.
<< La cosa più bella che si possa avere nella vita James, è avere qualcuno che ci vuole bene, che ci è sempre accanto, senza pretese e senza secondi fini. Spero tanto che tu possa incontrare delle persone così nella tua vita. >>
<< Io ho te, mamma e gli zii >> rispose con aria risoluta. Harry sorrise, quel bambino era capace di fargli dimenticare tutti i brutti ricordi << Si hai noi, e saremo sempre con te >>.
Quella frase gli sembrava tanto familiare, e un velo di tristezza persave gli occhi di Harry. James notando lo sguardo del padre si stringe dolcemente alla sua gamba e disse con l'innocenza che solo un bambino può dimostrare << Ti voglio bene, Papà >>.
<< Ti voglio bene James Sirius >> 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: GraceBlack