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Autore: Sonnyx94    02/08/2011    2 recensioni
Sotto il sole d'agosto, in California, Joe e Demi si rincontreranno dopo tanto tempo. E chissà se l'amore potrebbe rinascere, se torneranno ad essere amici come prima o se questo sarà davvero il loro ultimo incontro, l'ultima opportunità per dirsi definitivamente addio...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole caldo dell’estate Californiana baciava la pelle pallida di Demi. Ogni suo muscolo era perfettamente rilassato e la musica risuonava nella mente della ragazza attraverso le cuffie dell’i-pod.
Era finito così il periodo più buio e più duro della sua vita. Si era sentita sola, all’inizio. Molti amici le avevano voltato le spalle o semplicemente avevano preferito rimanere in silenzio per paura di dire anche una sola parola sbagliata.
Ma lei di certo avrebbe preferito una parola sbagliata a quel silenzio così assordante che le aveva riempito l’inverno.
Ora sotto il sole cocente di agosto, sentiva di poter ricominciare. Le cose non sarebbero mai tornate come prima, ma poteva sforzarsi e fare sì che andassero meglio per lei, per tutti.
La sua famiglia ne aveva passate abbastanza e ora si sentiva pronta a riprendere in mano la propria vita, con una grinta nuova e cercando di assomigliare sempre più a Demi, che ad altre star venute prima di lei.
Il giorno dei Do Something Awards era alle porte, anzi era proprio il giorno dopo. Il suo nuovo disco aveva fatto così tanto successo e i suoi fan le avevano dato tutto l’appoggio di cui aveva bisogno, era solo un po’ preoccupata dell’incontro con gente che non vedeva e non sentiva più da tempo.
Persone come Joe, con il quale avrebbe dovuto dividere il palco e con il quale forse avrebbe dovuto cantare, perché la loro canzone Make a Wave sarebbe stata premiata.
Ma probabilmente era meglio pensare al da farsi nel momento in cui si fossero trovati faccia a faccia, che rovinare una bella giornata di sole come quella.
 
Quella sera, per la prima volta dopo tanto tempo, Demi aprii il computer per consultare qualche sito di gossip, giusto per non trovarsi impreparata l’indomani, nel caso fossero arrivate domande su falsi pettegolezzi.
I suoi genitori e il suo manager glielo avevano sconsigliato, ma da sempre Demi faceva di testa sua.
E stavolta dovette ammettere che forse, ma proprio forse, per una volta avrebbe fatto bene a dare loro ascolto.
Su un sito di gossip era scritto a caratteri cubitali: Demi Lovato finisce in riabilitazione per la rottura con Joe Jonas.
E da lì le cose iniziarono ad andare di male in peggio. Non aveva più letto alcun gossip da quando era finita in riabilitazione e a giudicare dalla valanga di diavolate che si erano inventati i giornali sul suo conto, aveva fatto davvero male.
Non era ancora riuscita a perdonare Joe per come l’aveva ferita, ma di certo non avrebbe permesso che gente come i giornalisti parlassero così di una persona che non aveva nessuna colpa.
 
Così l’indomani, dopo essere stata chiamata sul palco con Joe e dopo avere cantato insieme con un po’ di imbarazzo, decise di fare una cosa.
Prese in mano il microfono, si fece coraggio e iniziò a parlare – E’ stato davvero un periodo duro per me e tra tutte le cose che mi sono successe, non ho avuto il tempo di accorgermi cosa mi stava accadendo intorno. Ieri sera sono venuta a conoscenza di alcune voci, voci molto brutte, riguardo Joe.
Su alcuni giornali è uscita la notizia che è per colpa sua che sono finita in riabilitazione. Vorrei mettere in chiaro una cosa, perché non voglio che persone innocenti vengano incolpate di colpe che non hanno.
Joe non è la causa dei problemi che ho avuto e non lo è nessuno. La bulimia è una malattia, come lo è il raffreddore, come lo è il cancro.
È una cosa seria e non è giusto che dei giornalisti mettano in giro storie del genere solo per creare pettegolezzi, per occupare le pagine di un giornaletto sul quale non si sa che scrivere o per pagarsi l’affitto e le bollette.
Sono finita in riabilitazione perché avevo un problema, IO, io e solo io. Non me l’ha causata nessuno. Ero malata prima che Joe mi conoscesse e lo sono ancora, perché da cose come queste non si guarisce. Possiamo fare solo del nostro meglio per evitare che prendano il sopravvento su di noi e che influenzino la nostra vita fino a portarci alla morte.
Ripeto è una cosa seria, sulla quale non si può e non si deve scherzare.
Voglio bene a Joe, anche se il nostro rapporto è cambiato, sono successe delle cose in passato, ma questo non cambia il fatto che gli voglio bene. Le cose cambiano, le persone cambiano e non si possono fare colpe. È la vita. La vita è fatta di persone, che possono restare come andarsene. Tutti se ne vanno prima o poi, ma restano sempre nel nostro cuore.
Joe è una persona fantastica, mi è stato vicino in tanti brutti momenti e per questo non finirò mai di ringraziarlo. Non smetterò mai di dirgli grazie per essere stato il mio migliore amico per anni e per i tanti bei momenti passati insieme.
Quindi non voglio che venga attribuita a lui la colpa per qualcosa che non ha fatto. –
Demi si girò verso Joe, che la guardava negli occhi per la prima volta, quella sera. No, la guardava negli occhi per la prima volta da mesi.
Solo in quel momento Demi realizzò quanto le fossero mancati quei due occhi castani, quanto le fosse mancato lui.
E alla stessa cosa pensò Joe. Aveva iniziato a capire quelle cose nell’esatto istante in cui avevano cantato insieme.
Capiva quanto gli fosse mancato il sorriso di Demi, la sua risata, la sua pelle liscia e bianca come la neve, il suono della sua voce, i suoi abbracci.
-Mi dispiace Joe per questo malinteso, non avrei mai voluto che tutto questo accadesse -  disse Demi facendo un passo verso di lui.
Allora Joe non si seppe più trattenere e davanti a migliaia di spettatori e a tutte le telecamere, le mise un braccio sulla schiena e l’attirò a sé. La strinse in un abbraccio che per troppo tempo aveva conservato, le mise una mano tra i capelli, annusandone il profumo, il suo profumo. E le sussurrò –Tu non ti devi scusare di niente, non devi farlo mai-
Un –wooooow- generale si alzò dalla folla e Demi si staccò con gentilezza dall’abbraccio di Joe, aveva le guance arrossate.
 
Più tardi dietro le quinte, Demi si stava preparando per tornare a casa.
Uscita dal camerino, si era messa la borsa sulle spalle e si stava dirigendo verso l’uscita quando una voce, dal fondo del corridoio chiamò il suo nome.
Si voltò e non fu affatto sorpresa di vedere Joe, lo aveva riconosciuto dalla voce.
Le corse incontro e prima di cominciare a parlare, lasciò che le donne delle pulizie si levassero di mezzo.
-Volevo ringraziarti per quello che hai detto prima su di me- esordì –Quei paparazzi non sapevano più che inventarsi-
Demi gli sorrise –Non ti preoccupare, ho solo detto quello che pensavo- e fece per andarsene ma Joe la bloccò.
-Quindi è vero che mi vuoi ancora bene?- chiese incerto.
Demi si voltò di nuovo verso di lui, riusciva a percepire quella luce di speranza che si colorava negli occhi del ragazzo ogni volta che aspettava una riposta.
-Joe, io ti ho sempre voluto bene. Te ne volevo prima, te ne voglio adesso e te ne vorrò sempre- e sul viso di Joe si dipinse un sorriso magnifico, quello dove gli si formava una fossetta sulla guancia, come i bambini.
-Siamo ancora amici?- la domanda uscì dalle labbra del ragazzo prima ancora che lui stesso se ne accorgesse.
-Mi hai ferita- rispose Demi, non aveva intenzione di nascondergli la verità, era sicura che non sarebbe stato giusto, né per lei né per lui.
-Ma non per quello che tu credi. Non mi hai ferita per avermi lasciato o per esserti portato dietro la tua nuova ragazza al nostro tour, no questo è niente in confronto al dolore che ho provato quando sono stata portata via. Quando mi hanno portato in riabilitazione. Quando ogni mattina mi svegliavo e vedevo che non c’eri, quando nell’ora delle visite vedevo che non arrivavi. Lì, lì tu mi hai ferita.
Non sai quanto è stato brutto non vederti lì, vicino a me. Avevo paura, Joe. Ero terrorizzata e tu non eri lì, vicino a me. Non eri lì a dire una delle tue stupide battute, non eri lì a tenermi la mano e a dirmi che sarei stata meglio e che avremo superato tutto insieme.
Non c’eri Joe. Non c’era il mio migliore amico. Non c’eri tu. Lo capisci?-
Mentre Demi parlava, entrambi gli occhi dei ragazzi avevano cominciato a riempirsi di lacrime. Demi ormai piangeva, le lacrime le scendevano così rapidamente che non si potevano nemmeno intravedere sulle guance, restava solo la loro scia come testimonianza del loro passaggio.
Joe nel frattempo si stava logorando, maledicendosi per averla lasciata sola, per essere stato troppo codardo per non essere andato nemmeno una volta a vedere come stava. Ma in quel momento aveva pensato che fosse la cosa giusta da fare, perché probabilmente lei non avrebbe voluto vederlo.
-Quindi alla tua domanda, non so dare risposta. Io ti voglio bene, Joe. Sul serio. Ma mi hai ferita troppo e non so se riusciremo a tornare amici come prima. Ho bisogno di tempo, tempo per ingranare la cosa. Tempo per riflettere. Tempo per ricordare cosa eravamo.-
-Aspetterò- disse lui, forzando un sorriso –aspetterò tutto il tempo che vorrai-
-Ora se non ti dispiace, vorrei fare io una domanda a te e ti prego riflettici e rispondi sinceramente.- disse la ragazza –Mi vuoi bene?-
In quel momento Joe sentii che il cuore gli scoppiava nel petto –Sempre- fu la risposta.
Prima di andarsene Demi gli regalò uno dei suoi migliori sorrisi, quelli che teneva solo per lui. O almeno, Joe sperava fosse ancora così.
Non gli importava cosa sarebbe successo di lì in avanti, voleva Demi, la voleva indietro. Voleva la sua migliore amica e avrebbe fatto di tutto per quel sorriso che spesso e volentieri lo confondeva.
Così Demi uscì dall’edificio, il profumo dell’oceano raggiungeva il cuore della città. Il sole estivo le baciava la pelle.
Bè dopotutto l’estate non era ancora finita.

  
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