Allora, questa storia è nata da "un esercizio", diciamo così. Con una canzone e una foto si doveva creare un piccolo racconto. La canzone è "Don't" di Jewel mentre la foto è la vetrata di una finestra, quando piove, con una mano poggiata sopra.
Disclaimer: Questa storia, che è il frutto della mia fantasia ed ha il solo scopo di divertire, è stata scritta con tutto il rispetto per Billy Boyd, attore che apprezzo molto. In più, la canzone citata (i pezzi in corsivo) è "Don't" di Jewel che ne possiede tutti i diritti.
DON'T
© JulyAneko
Aspetto. E mi sembra che sia una vita. Sospiro e capisco che è solo colpa mia, sono io che ho voluto arrivare fino a questo punto. Mi alzo dalla poltroncina e mi avvicino alla grande vetrata davanti a me. Si vedrebbe un bel panorama se non continuasse a piovere incessantemente. Già, piove. Forse è solo il tempo che mi fa sentire così malinconica. Abbasso lo sguardo e scuoto la testa, capisco che sto solo cercando di mentire a me stessa. Ormai lo sto facendo da molto tempo e lo sto facendo anche con te.
Non avvicinarti
troppo
Non respirare così dolcemente
Non parlare così teneramente
Non cantare
Non sdraiarti così vicino
Come risvegliata da quella porta che si apre fisso
lo sguardo su di te che sorridendomi ti avvici. Non vorrei che fosse così
ma sento il cuore che comincia a palpitarmi velocemente in petto, vi poggio
una mano quasi paurosa che tu possa sentirne il rumore. Lo so che non dovrei
ma è così.
Ti avvicini ed io vorrei abbracciarti. Ti avvicini e con calma io mi allontano
da te. Non posso stare in queste condizioni, mi capisci? Io non vorrei ma mi
fa male starti accanto. E tu questo non lo sai. Per te, ora, sono solo un'amica
di vecchia data con cui una volta hai condiviso una bella storia. Già.
E tutto questo mi fa male, molto male. E così, senza che tu lo sappia,
mi ferisci, in ogni tuo gesto, in ogni tua parola. Ma tu non c'entri, sono io,
in realtà, che mi faccio del male.
Ti avvicini di nuovo per mostrarmi una foto di noi due insime, scattata chissà
quando. Ti sporgi e sento il tuo respiro regolare sulla mia pelle. Ho quasi
un brivido e velocemente prendo la foto spostandomi da te cercando di concentrarmi
su quell'immagine. Ma anche quella mi fa pensare.. ed essere malinconica. Siamo
noi due seduti sulla sabbia, tu che mi cingi le spalle col braccio e schiacci
la tua guancia contro la mia. Dai riflessi si può intuire che ci doveva
essere un fuoco lì accanto. Probabilmente era stata scattata all'ultima
festa sulla spiaggia a cui avevamo partecipato insieme. Tanto tempo fa.
Le mie labbra si contrassero in un sorriso triste. A quei tempi non dovevo preoccuparmi
poi molto.
Ti sento chiamarmi e porgermi un album di foto che subito prendo e inizio a
sfogliare sedendomi sul divanetto in fondo alla stanza. Altre foto. Altre foto
di noi due insieme.
Mi fermo un attimo poggiando le mani sull'album come a cercare di darmi una
calmata. Non va bene che mi senta così irrequeta, ma tutto il mio sforzo
viene reso vano appena ti sento sedere vicino a me e sfiorare con la spalla
la mia. E così, senza che tu lo voglia, fai scattere in me uno strano
meccanismo che mi incita a non sopportare la tua presenza così vicina
a me.
Senza accorgerti di nulla inizi a parlare, a ricordare quella serata, quella
festa.. e la tua voce è come un grido nel mio cuore, ma lento.. perché
le mie orecchie percepiscono solamente tutto quell'entusiamo e quella tenerezza
che metti in ogni tua singola parola..
Cerco di negare la mia irritazione sorridendo un poco. Anch'io ora ricordo perfettamente
quella serata e della sbronza che poi mi sono presa! E come se mi leggessi nel
pensiero lo dici "E poi a fine serata ti sei presa quella bella sbronza!
Mi facevi davvero ridere! Ti sei pure messa a cantare quella canzone.. come
faceva?" ti poggi un dito sulla punta del naso e prego perché tu
non te la ricorda, e prego perché tu non ti metta a cantarla.. Ma si
vede che non sono ascoltata perché tu, battendo improvvisamente le mani,
incominci a cantarne il ritornello. "Please, don't let me fall in love
with you again". Quella semplice ed unica frase.
Ti prego, non farmi innamorare di te di nuovo
Quella semplice ed unica frase. Ora ti sto odiando.
Parché mi fai questo?
Velocemente scuoto una mano in aria e ti faccio smettere dicendo che fuori sta
già diluviando. In realtà tu canti benissimo. No, in realtà
tu fai tutto benissimo. In realtà tu sai fare qualsiasi cosa bene.
E ti odio ancora di più. O meglio, mi maschero in questo odio perché
so esattamente che quello che provo per te è tutt'altro che odio..
Ti prego lasciami
dimenticare
Tutti quei sorrisi dolci
Tutta la passione
Tutta la pace, tutto il calore, tutto il dolore
Tutti quei cieli azzurri
Dove le tue parole erano la mia libertà
All'improvviso mi alzo e mi avvicino nuovamente
a quella vestrata. Mi mette ancora più tristezza addosso vedere tutto
quel buio fuori, tutta quella pioggia. Non mi accorgo che senza volerlo ti ho
fatto intuire questo mio disagio. Ti alzi e mi vieni accanto scrutando anche
te un punto indefinito fuori dalla vetrata o forse.. solo le goccioline di pioggia
che scivolando sul vetro.
Ti sento sospirare e mi volto a guardarti e capisco cosa hai sentito. Ora anche
tu riesci a sentire quest'aria che per me sta diventando irrespirabile.
Anche tu ti volti a guardarmi e mi sorridi. Ed io sento un altro tonfo al cuore.
Sei così bello quando sorridi.. in realtà la tua bellezza non
è palese, tu sei un tipo, una persona che va scoperta piano piano e apprezzata
nel suo insieme.. Ed è stato così per me, lentamente.. a poco
a poco mi sono innamorata di te, scoprendoti un po' alla volta.
Velocemente, senza che mi renda conto di niente sento il tuo petto premersi
sulla mia schiena e le tua braccia stringermi a tenermi stretta a te. E il mio
cuore ormai ha preso libero volo ed il rumore dei suoi battitti mi sembra assordarmi.
Senza sembrare né agitata né scortese cerco di divincolarmi da
quell'abbraccio ma sembra che tu non voglia lasciare la presa. Mi sibili nell'orecchio
cercando di farmi calmare, perché lo capisci, vero? Ora capisci questa
mia inquietudine?
E così chiudo gli occhi cercando di darmi un contegno, di calmarmi. Respiro
regolarmente e quando riapro gli occhi vedo il tuo braccio scostarsi un poco
da me così da potermi mostrare un'altra foto. Siamo sempre noi, ma stavolta
il cielo è azzurro e sereno, è giorno. Siamo in piedi, tu che
mi sorridi dolcemente mentre io sfioro le mie labbra alle tue. Non avevo mai
visto questa foto. Era tenera, era dolce. Ed ecco che quel senso di malinconia
invade nuovamente il mio animo. Quella foto. La mente immersa in quei ricordi.
Quella felicità, quella serenità, quei sorrisi, quel calore, quella
passione, quell'amore...
No! No! No! Voglio solo dimenticare tutti quei momenti! Voglo slegarli dal mio
cuore.. e basta. Non voglio più dipendere da te, non voglio più..
Ti prego, non farmi innamorare di te di nuovo
Abbasso lo sguardo e cerco nuovamente di togliermi da quell'abbraccio e stavolta tu mi lasci andare. Già. Mi lasci andare. Ed è così che deve essere per me. Mi decido ed alzando lo sguardo ti sorrido, ferma e calma, ma allo stesso tempo, lo so, i miei occhi mi tradiscono e ti inviano una muta preghiera. Non voglio più essere trattata così.. perché non voglio più innamorarmi di te, non voglio più essere innamorata di te! Voglio volare via.. con le Mie ali!
Troppe volte
Mi sono preoccupata troppo
Sono stata sul margine
E ti ho visto tenere la mia mano
E ho imparato troppo bene
Che non potrei nascondermi da quegli occhi
No, non sono i miei occhi che mi hanno tradita.
Non è qualcosa che ho fatto, è che tu mi conosci. Tu mi conosci
troppo bene. Ed è ora che mi preoccupo, nel mio nervosismo e nella mia
agitazione, perché ho paura.. quasi paura di te.
Il mio cuore rallenta i battiti, la mia mente allenta il fiume dei suoi pensieri
ed ora.. sento un'insolita calma dentro di me. Una calma come prima di una grande
sofferenza. Ma, ma io ho già sofferto, no?
Tiro le labbra ancora in un sorriso ma lo so che ormai non ti inganno più.
Ti vedo scuotere la testa e sorridermi dolcemente come io so che sai fare solo
tu. Ti vedo avvicinarti al divano, mettere la foto nell'inserto e tornare nell'altra
stanza con in mano l'album per riportarlo al suo posto.
Ed io sono calma.
Ti prego, non farmi innamorare di te di nuovo
Ed io sono calma. Un tuono improvviso mi rimbomba nelle orecchie e velocemente mi volto verso la vetrata per guardare fuori. Ora è finita sul serio, vero? E me lo chiedo col sorriso sulle labbra, respingendo le lacrime che gridano e si lamentano di voler uscire dai miei occhi. Ed io poggio una mano sul vetro freddo della finestra, seguo con lo sguardo lo scorrere lento di una goccia ed è lì che mi chiedo.. perché aggiungere altre lacrime a questa pioggia incessante?