- Hai sentito? - sussurrò Frank tendendo l’orecchio – E’ l’allarme
Mi guardò con occhi terrorizzati, pieni d’angoscia e si precipitò ad afferrare la sua Spectre M4 da sotto la branda, chiudendo gli occhi si fece il segno della croce.
- Non credo sia un esercitazione
Concluse infilandosi l’elmetto mimetico. Io lo guardai con gli occhi sbarrati, riuscivo a sentire il terrore farsi larga strada nella mia mente ventisettenne. Ero giovane per morire, non poteva finire così. Afferrai la mia Spectre, uguale a quella di Frank, e mi cacciai nervosamente l’elmetto in testa allacciandolo sotto il mento con le mani tremanti. Uscii dalla stanzina e percorsi i corridoi fiocamente illuminati fino ad uscire da quella sorta di baracca dove stavamo stipati noi soldati. Il generale, con occhi duri e dispiaciuti di chi guarda un bambino impugnare un fucile, ci ordinò di dividerci in squadre. Frank non era con me, era nel battaglione numero sei, io nel numero tre.