Chiuse gli occhi, stringendoli forte.
Scosse la testa una, due, tre volte cercando di scacciare quel male che provava ormai da un pò di tempo all'addome:
i medici che lo avevano visitato la chiamavano colica.
Avevano detto che era per questo motivo se era diventato così irrequieto, tanto da obbligarlo a ritirarsi dal lavoro.
Una fitta più dolorosa delle altre lo costrinse a girarsi, cambiando la posizione, ma il dolore, per quanti sforzi
facesse, non passava con nulla.
Avevano provato medicinali di ogni tipo e il più assoluto riposo non era bastato.
Guardò negli occhi la persona di fronte a lui mentre questa gli accarezzava la testa affettuosamente, parlandogli; ma
non capiva più quello che gli stava dicendo.
Non comprendeva da cosa derivasse tutta quella stanchezza che gli stava piombando addosso come un macigno - forse il
forte dolore stava indebolendo il suo corpo a dismisura?
Lui non lo sapeva.
Sapeva solo che tutti quelli che aveva conosciuto parlavano di quella sensazione come di una cosa sinistra, odiosa.
Chissà perchè, poi. A lui pareva così bello quel dolce temore che accoglieva le sue membra spossate.
Chiuse nuovamente gli occhi e si sdraiò, cullato da quel calore che gli scorreva lungo tutto il corpo e liberò la mente
da ogni pensiero, liberandosi finalmente del dolore.
Inspirò profondamente un'ultima volta e poi spirò.
« E' morto? »
« Sì, ormai il dolore e il non far più nulla lo stavano uccidendo. »
« Bhe, » la figura guardò il corpo privo di vita sdraiato sulla paglia « è un vero peccato. Era un ottimo cavallo. »
Citando wikipedia: "le coliche sono una causa di mortalità alta, nei cavalli" u.ù
Partecipa al GI Challange con il prompt 1981: "simile a colica, che provoca colica" e "odioso, inviso, detestabile, tetro, sinistro, cupo" .
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