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Autore: 365feelings    03/08/2011    1 recensioni
«Mi fai spazio nel tuo ritratto?» chiese Sir Cardogan, cercando di nascondere il suo stupore ed entrando con notevole difficoltà. Mai avrebbe pensato di trovare la sua armatura d’intralcio.
«Non siamo il tuo cuscino!» rispose lanciando uno sguardo eloquente al proprio seno gigante.
[Sir Cardogan/Signora Grassa] Tanti auguri Alex!
Affetta da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'No line on the horizon'
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Autrice: KumaCla
Titolo: Amor, che nel pensier mio vive e regna
Pairing: Whispers in the Walls - Sir Cardogan/Signora Grassa
Warnings: One Shot - Commedia
Note: Ci ho messo una vita a trovare il titolo per questa orrenda storia, poi Petrarca mi ha ispirata. In notevole ritardo, dunque, pubblico la risposta alla sfida Alex e colgo l’occasione per farle gli auguri di buon compleanno (in ritardo pure questo). Quindi tanti auguri, cara. E grazie di aver creato il CoS e di prenderti cura di tutte noi <3

 

A Hogwarts le scale si muovono, ci sono i fantasmi e i quadri parlano. Parlano sempre, a tutte le ore del giorno e della notte, ininterrottamente, senza mai stancarsi. Si muovono, vanno a trovarsi, non restano mai soli. Ed è quando sono insieme che si dedicano all’attività che più amano: raccontare pettegolezzi. Non c’è cosa che loro non sappiano, tresche che non conoscano, litigi ignorati o peggio, segreti che avrebbero dovuto restare tali.
Correva l’anno 1994 e i sussurri concitati dei quadri rivelavano che Sir Cardogan stesse corteggiando la Signora Grassa. Alcuni - gli uomini - si ritrovavano ai tavoli per fare le proprie puntate su questo nuovo amore: c’era chi scommetteva che il povero Sir Cardogan non avrebbe cavato un ragno dal buco e altri che pronosticavano la resa della Signora Grassa. Altri, o sarebbe meglio dire, le altre e quindi tutte le leggiadre fanciulle in età da marito sapientemente dipinte sospiravano, sognando un simile corteggiamento. Non mancavano però le vecchie zitelle, che inasprite dall’età si chiedevano, maligne, che cosa potesse trovarvi Sir Cardogan nella Signora Grassa.
Ma tutti sapevano che il prode cavaliere soleva paragonare la sua dama ai frutti più succosi, alle rose più profumate, agli astri più splendenti, rivelando un inaspettato animo poetico, nascosto sotto l’armatura che sfavillava con orgoglio.
Quello che segue è un momento rubato alla loro intimità da un ascoltatore silenzioso.

 

 

 

 

Amor,
che nel pensier mio
v i v e e r e g n a

 

«Mio prode compagno, mio valente servitore! Il cuore mio arde d‘amore per quella dama dalle gote lisce e rubiconde come pesche! Son senza scampo ahimè, l‘ora mia prossima è ormai, se colei verso cui nutro questo straziante sentimento non rivolgerà su di me sguardo amorevole e con le sue soffici labbra non pronunzierà parole d‘amore.»
Sir Cardogan, incurante di poter svegliare qualcuno, anche quella notte si slanciò in uno dei monologhi - che per una volta non avevano a che fare con la guerra -, rivolgendosi, almeno apparentemente, al suo pony.
«Numerose battaglie abbiamo combattuto insieme e più volte la Nera Dama abbiamo evitato, ma ora nemico più grande e crudele mi coglie. La mia signora mi tormenta con i suoi silenzi e con i suoi enigmatici sorrisi. Mi permette di andarla a trovare, di ascoltarla, ma non mi lascia baciare quelle nivee mani! Ahimè, ahimè, come sono ridotto. Tuttavia lei è l‘unica, l‘unica dico, che al mio fianco può stare. Una donna con una tempra minore non sarebbe stata in grado di resistere a quel Sirius Black e poi riprendersi, in così breve tempo per giunta! Ancora è scossa da tremiti di terrore, al ricordo, ma come resiste! Se solo ci fossi stato io l‘avrei difesa a costo della vita. Per fortuna sono riuscito a farmi collocare a due quadri di distanza da lei. Mio caro destriero, lei sì che è una vera matrona, non lo credi anche tu?»
Nel dipinto una lieve brezza scuoteva le fronde verdeggianti degli alberi in lontananza e al centro, su un bel prato, brucava tranquillo un pony, ormai rassegnato a dover sopportare il peso del suo cavaliere. Era un grazioso animale, pacifico e sonnolento. Strappava senza troppa convinzione fili d’erba e di tanto in tanto scuoteva la coda.
Il pony neanche si preoccupava di ascoltare ciò che Sir Cardogan andava a blaterare.
Mentre però ruminava con assoluta tranquillità, una molesta mosca andò ad infastidirlo, ronzando sempre più vicino alle sue narici, sino a sfiorarle.
Per il fastidio l’animale scuotè la folta criniera.
Sir Cardogan travisò il suo gesto e lo colse come una conferma di ciò che aveva appena detto. Quindi riprese con più foga a parlare della sua amata, giungendo alla conclusione che sarebbe subito andato a trovarla, poco importava l’orario. Sapeva, infatti, che quella notte avrebbe fatto le ore piccole perché sarebbe andata a trovare delle amiche, glielo aveva detto lei stessa.
Con fare baldanzoso si avviò verso il quadro della Signora Grassa e quando la vide i suoi occhi si accesero di un’abbagliante luce.
Era bella la sua donna, con folti riccioli corvini e penetranti occhi neri.
«Sir Cardogan!» esclamò sorpresa.
«Mia dolce Signora. Siete uno splendore.»
Il cavaliere osservò il lieve rossore che si impossessò delle sue gote e la trovò ancora più bella.
«In ogni caso l‘ora è tarda.» cambiò il discorso lei, cercando di assumere un tono solenne e intransigente.
«Ma io vi amo!»
La Signora Grassa avvampò e si guardò attorno con aria preoccupata: sapeva bene quanto i pettegolezzi girassero veloci nel castello e il più delle volte era lei stessa a diffonderli.
«Non fare simili affermazioni in pubblico! Potrebbero sentirci!»
«Suvvia, non c‘è nessuno!» ribatté il cavaliere con aria di supplica, stando ben attento a nascondere la gioia: finalmente, dopo tanti corteggiamenti, il tono si era fatto più confidenziale.
«Non stare lì impalato sulla cornice, qualcuno potrebbe vederti!»
«Mi fai spazio nel tuo ritratto?» chiese Sir Cardogan, cercando di nascondere il suo stupore ed entrando con notevole difficoltà. Mai avrebbe pensato di trovare la sua armatura d’intralcio.
«Non siamo il tuo cuscino!» rispose lanciando uno sguardo eloquente al proprio seno gigante.

Il mattino successivo, secondo la legge per cui ciò che è segreto naturalmente non resta tale, tutta la scuola seppe dell’incontro notturno tra Sir Cardogan e la Signora Grassa e la natura del loro discorso.









 

Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »


 

 
   
 
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