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Autore: Satiel    03/08/2011    1 recensioni
mio primo lavoro in assoluto!!!recensite e siate pietosi,parla di maria quella volta ad acri
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non mi capitava da tanto di dover correre a perdifiato per riuscire a seminare qualcuno,in genere sono sempre stata agile e veloce,anche Roberto mi faceva sempre i complimenti di come fosse snello e sinuoso il mio corpo.Se ripenso che i suoi commenti non erano sempre risevati alle sessioni di addestramento ancora mi sento avvampare il viso...
Mi manchi  Roberto,ogni notte sogno di te.
Ma non devo pensarci sennò cado.Sto facendo un gioco pericoloso oggi,non pensavo di arrivare a tanto.Onestamente credevo che quell' assassino non mi avesse notata,che diavolo ci faceva in città poi?,ma mi sono sbagliata .Devo essergli rimasta impressa da quella volta che abbiamo combattuto insieme contro Buchard,si, ancora me lo ricordo, e devo dire che alla fine  non credevo che mi lasciasse andare ,credevo che mi avrebbe uccisa o gettata in qualche squallida prigione per tutta la vita,visto che mi aveva raccontato che cosa avrebbe fatto dopo con il frutto dell' Eden.
E' da lui che sto scappando adesso ,rinchiudermi in una torre forse lo farà desistere ,speriamo che non abbia tempo da sprecare in una arrampicata.
Sembra che ogni pensiero logico mi abbia abbandonato,mi viene tanto da ridere se penso che ho considerato che questo basti a fermarlo,come se per lui fosse un problema eseguire simili acrobazie! Ma questi piccoli sotterfugi mi servono per mantenere il controllo sui miei nervi,per impedirmi di crollare,di pensare che ora sono una preda,la sua preda.
Ha una presa molto salda,questo lo ricordo bene, e ricordo l'odore del suo corpo quando per una breve frazione di secondi ci siamo ritrovati vicinissimi... un uomo davvero fuori dal comune,estremamente affascinante sotto ogni aspetto...così misurato e composto nei suoi gesti,nulla sembra sfuggirgli...
E nemmeno io.
E' riuscito a scalare la torre e mi sta davanti.Bene.Molto bene,scopriamo le carte in tavola.
Mi abbasso il cappuccio,gli sorrido e gli faccio un cenno che sottintende a grandi promesse,lo invito ad avvicinarsi a me.
Lui non se lo fa ripetere due volte,nessuna incertezza lo trattiene, e mi ritrovo travolta dal suo impeto,dalle sue mani,dal suo desiderio.
Mi avvolge nel suo abbraccio mentre mi bacia, quasi mi toglie il respiro,fa scendere le sue mani sui miei fianchi,e dolcemente ,in contrasto a tutto il suo fuoco di prima ,mi adagia  su un mucchietto di paglia,sotto di sè,e adesso che mi tiene stretta riprende con più dolcezza,quasi con amore.
Non posso negargli nulla,mentre mi fa sua.

Altair non smette un istante di farmi mute promesse con il tocco delle sue dita,come se bastassero a riempire il vuoto che le parole che non mi può dire mi lasciano in petto.
E non posso fare a meno di notare come cerchi di non farmi sentire sporca, purificata dalla sua presenza, ma cosa ancora più stupenda vuole che io mi senta sua,pretendendo da me quelle stesse  promesse.
Se ne va ,ma continua a rimanere con me,continuo a vedere il suo sguardo mentre fissa la mia anima nascosta in fondo ai miei occhi ogni istante.
Adesso so che cosa cercava ad Acri e so che smetterò molto presto di fuggire credendo di essere insegiuta da qualcuno.
Dall' alto della torre riesco a vedere tutto.
Maria Thorpe.

  
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