Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Claudia Ponto    04/08/2011    1 recensioni
Un nuovo pirata veleggia per i sette mari in cerca di fortuna, solcando le impetuose acque insieme alla sua ciurma che sogna di trovare la ricchezza e la fama.
è pirata alquanto bizzarro, ha degli hobby particolari ed è un continuo divertimento per i suoi compagni, ma è coraggioso impavido e soprattutto avventuroso. Niente lo può fermare e niente frenerà la sua favolosa vita piratesca.
Terza Classificata, a parimerito al contest:  [Originali e Multifandom] Nice to Meet You - Presentaci il tuo personaggio
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Wild Stormer Hickok dormiva profondamente.
Come ogni pomeriggio ovviamente.
Russando sonoramente ovviamente.
Colpa della assurda passione per i castelli di carte da gioco che lo teneva impegnato ogni notte: non andava a dormire fino a quando non completava il lavoro iniziato. Fossero poi castelli normali: creava vere e proprie fortezze provviste di torri altissime, circondate da cinta murarie, ponti e piccole case, talmente grandi nel complesso da occupare un’intera stanza.
La ciurma di pirati, suoi compagni d’avventura, ammirava quelle spettacolari opere, soprattutto negli ultimi tempi in cui “l’artista” stava cominciando a realizzare qualcosa di diverso dal solito come persone o animali, creature mitologiche e meraviglie della natura; ma la parte più divertente era quando il capitano le distruggeva, seccato dallo spazio che esse occupavano.
La faccia da cucciolo dispiaciuto che il ragazzo, che in realtà aveva 30 da poco compiuti, assumeva era esilarante.
Per fortuna era un tipo che si riprendeva subito, soprattutto dopo una buona dormita, altrimenti quell’espressione avrebbe rammollito tutti quanti.
Erano dei pirati, non delle donnicciole.
Un grido da parte della vedetta avvertì gli uomini terra in vista: Stormer balzò in aria per la sorpresa, cadendo dalla ringhiera delle scale sulla quale era solito sdraiarsi. Gli uomini risero per la buffa caduta, prendendolo in giro e “rimproverandolo” per l’ennesima volta che lo avevano avvertito di non mettersi a dormire in quel posto. Lui fece altrettanto, ormai abituato alle prese in giro dei suoi compagni.
 
Stormer era il più giovane della sua banda.
Originario del Mare Meridionale, si era unito ai pirati all’età di 14 anni, lottando e protestando con tutte le sue forze contro il parere del padre per riuscire a salire a bordo, ma… a differenza di come qualcuno poteva immaginare sentendo la sua storia, non aveva scelto di seguire quella strada perché voglioso di avventura e di allargare i propri orizzonti come la maggior parte dei suoi coetanei. Al contrario, da piccolo era tutto l’opposto: riservato, facilmente impressionabile e fifone.
Si era sempre detestato per quel suo carattere da debole.
All’epoca avrebbe dato la propria vita pur di essere forte come gli altri, o meglio ancora, come un pirata. Sicuramente salire di nascosto a bordo di una nave fu il suo primo, vero e proprio atto di coraggio, e a distanza di tanti anni, si considerava soprattutto maledettamente fortunato per non essere stato gettato in pasto agli squali dopo essere stato scoperto.
Il capitano lo aveva lasciato a bordo solo con l’accordo che si sarebbe dato da fare nel ruolo di mozzo, sgobbando ogni giorno per guadagnarsi il pane quotidiano e imparare a cavarsela da solo. Nel corso degli anni, i vecchi lupi di mare gli avevano insegnato alcuni trucchi del mestiere, aiutandolo a diventare quello che era attualmente.
E non solo.
 
<< Forza branco di lumache di mare! Muovete le chiappe se volete farsi una scampagnata prima di rimettervi al lavoro! >> urlò il vice-comandante, assestando ai ritardatari che scendevano dalla nave dei calci nel fondoschiena.
<< Tranquillo Legstrong, non siamo così stolti da perderci l’unica visita alle famose Isole Sabaody. Dovresti ben sapere che quando c’è da divertirsi, siamo più veloci del vento. Claro muchacho? >> rispose Stormer, dandosi una sistemata al proprio abbigliamento: indossava un cappello da cowboy amaranto dalla larga visiera rotonda decorato da entrambi in lati con una chioma di piume colorate, una giacca di pelle marrone con le frange su cui erano attaccate centinaia di spille che rappresentavano i simboli delle carte del Poker, pantaloni a zampa d’elefante neri con motivi di fiori e stivali muniti di speroni, e come tocco finale un foulard rosso cremisi, con una fantasia di cuori, legato al collo che gli arrivava fino allo stomaco.
In molti consideravano alquanto pacchiano il suo abbigliamento, ma a lui piaceva indossare quel genere di cose, forse perché lui stesso era diventato strano.
Da bravo pirata, il primo luogo in cui volle mettere piede fu il Rip-Off Bar per farsi un goccio e divertirsi con qualche bella donna se possibile, passando dapprima per i Grove in cui la legge non poteva creare scocciature ai loschi individui che li animavano, ridendo e scherzando esageratamente senza curarsi delle persone che li osservavano.
<< Tu sei troppo piccolo per l’alcool: vai al Luna Park a giocare, moccioso. >> disse uno degli uomini al pirata.
<< Diciamo che lui l’alcool non deve berlo proprio, se ci teniamo a rimanere vivi. >> gli fece eco un altro.
<< Oh avanti, solo perché l’ultima ho alzato un pochino il gomito ne fate un dramma. Claro muchacho? >> rispose Stormer, mentre giocava con un mazzo di carte, e ripetendo per l’ennesima volta le sue parole preferite nella lingua madre.
<< Un pochino? Ragazzo, ci hai quasi ucciso l’ultima volta che hai toccato bicchiere! Tu non hai il senso della misura! >>
<< Mi piace il rhum… >> rispose il cowboy con voce da bambino indifeso. Prima che qualcuno lo fermasse, il ragazzo corse in direzione del bar non appena il dolce odore della sua bevanda aleggiò nell’aria: entrò nel locale e si fiondò dritto sul bancone ordinando il boccale più grande che avessero, ignorando la confusione delle risse che si stavano svolgendo in quel preciso istante: i suoi occhi color nocciola brillarono intensamente per la gioia quando un grosso boccale di rhum, pieno fino all’orlo, gli venne servito, e augurandosi da solo “Salute”, sollevò il bicchiere sulle sottili labbra circondante da una barbetta scura. Non poté nemmeno sorseggiare una sola goccia della bevanda quando questa gli esplose tra le mani, imbrattandogli la camicia di schegge di vetro e liquore, lasciandolo interdetto e senza parole. In mano gli era rimasto solo il manico del boccale, e nient’altro.
Sedie e tavoli volavano dappertutto a causa dei pirati casinisti; normalmente non gliene sarebbe fregato nulla, ma quando gli rovinavano una bevuta, la calma e l’allegria se ne andavano rapide come un colpo di cannone, e a quel punto nessuno riusciva a frenare la collera che ribolliva nel suo corpo.
<< Ehi! Ammassi di letame di balena! >> urlò Stormer al gruppo più “vivace”, il quale si voltò incuriosito nella sua direzione.
<< Si! Dico a voi branco di mucche di mare! Mi avete rovinato la bevuta! Nessuno può farmi una cosa del genere senza pagarne le conseguenze! Claro muchachos?! >> interdetti, i banditi non dissero nulla, al contrario, afferrarono le loro pistole e gliele puntarono contro.
<< Piccoletto, hai la lingua troppo lunga. >> disse il più grosso del gruppo.
Stormer rimase serio, fissando le pistole impassibile; mise due dita in bocca e fischiò acutamente, talmente forte da assordare i clienti del Bar che balzarono in aria colti alla sprovvista: quando il fischio ebbe fine un rombo si susseguì, la terra cominciò a tremare e gli oggetti non fissati con essa, preoccupando la clientela che abbandonò le proprie gozzoviglie con timore crescente, fino a quando la parete non esplose spargendo frammenti di legno ovunque. Uno Yagara Bull munito di sella e cinghie, dalle squame verde scuro e strisce nere, ruggì a pieni polmoni facendo dondolare il lungo collo avanti e indietro minacciosamente, costringendo così i pirati ad arretrare mentre il suo spavaldo padrone gli saliva in groppa.
<< Non mi piace quando qualcuno mi punta addosso giocattoli come i vostri. >> disse con un ghigno. Alzò le braccia ed esse, come per magia, si trasformarono in due mitragliatrici cariche e pronte a sparare.
<< Queste sono veri cannoni capaci di fare male. Claro muchachos? >> e con quell’ultima nota, cominciò a far fuoco. I proiettili volarono ovunque, costringendo alla fuga i pirati che urlarono e scapparono a gambe levate.
<< Ecco, ci risiamo. >> si limitò a dire un compagno, fissandolo serio mentre si divertiva a mettere a ferro e fuoco l’edificio.
 
Wild Stormer Hickok non era un semplice pirata.
Lui era un cowboy.
Il cowboy dei 7 mari.
Il fuorilegge che cavalcava le onde per depredare gli incauti ricconi che lo solcavano, con l’aiuto della sua ciurma, del suo fidato amico Yagara Bill e anche al Frutto del Diavolo che aveva mangiato e lo aveva reso un’arma vivente, facendo riecheggiare da ogni parte del mondo l’esplosione della sua leggenda.
 
  

**********************************************************************************
Terza Classificata, a parimerito al contest:  [Originali e Multifandom] Nice to Meet You - Presentaci il tuo personaggio 
Il cowboy dei sette mari
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Claudia Ponto