E se...?
"E se ti baciassi?”
Kazuha fissò il suo migliore amico come se fosse pazzo.
"Come, scusa?”, disse, credendo di non aver sentito bene.
"Ho detto”, ripeté lui, senza una sola, minima traccia di imbarazzo nella voce, “e se ti baciassi?”
Lei rimase per qualche secondo in silenzio, poi si avvicinò a lui.
"Se tu mi baciassi...”, rispose, prendendolo in giro, “ti manderei al diavolo.”
Il detective alzò un sopracciglio.
"Lo ripeto ancora una volta”, sbuffò, “e se ti baciassi?”
"Perché mai chiedermelo?”, lo guardò la ragazza con aria di sfida, “fallo e basta.”
Il moro si fece serio e poi si chinò verso di lei, cingendole la vita.
"Sei sicura?”, domandò, quasi sottovoce.
"Potrei anche non esserlo”, alzò le spalle lei, mostrandosi disinvolta, anche se in realtà era impaziente e imbarazzata.
"Devi dirmelo, Kazuha”, la fissò intensamente negli occhi il detective.
"Basta parlare”, rise piano lei, “è il tuo momento, Heiji.”
Il ragazzo prese un bel respiro profondo e poi posò un dolce bacio sulle labbra della sua migliore amica, di cui era innamorato da tanti, troppi anni.
"Il nostro”, la corresse sorridendo.
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