Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ChiaBBlack    04/08/2011    0 recensioni
Uno dei momenti più importanti della vita di Teddy Lupin, figlio di Remus Lupin e Ninfadora Tonks.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Uomini in vestiti da sera e donne in abiti lunghi ed eleganti, Teddy Lupin si aggirava per la sala da ballo della casa di Horace Lumacorno.

Quella sarebbe stata l'ultima festa del vecchio professore, ormai prossimo alla pensione, ed egli aveva invitato tutti i suoi ex alunni che negli anni avevano fatto parte del suo club di privilegiati.

Teddy era stato preso sotto la sua ala fin dal suo primo giorno ad Howgarts, sospettava che fosse per l'amicizia che Lumacorno provava per i suoi genitori, entrambi morti nella Grande Battaglia venticinque anni prima.

Siccome era stufo di sentirsi ripetere da sua nonna, Andromeda Black, e dalla moglie del suo padrino, Ginny Weasley, che era pronto per cercarsi una fidanzata; cominciò a guardarsi intorno. Venticinque anni non gli sembravano comunque un'età adatta a cercarsi una moglie. Perché era questo che tutti si aspettavano, anche senza aver mai tirato fuori la parola 'matrimonio'.

In realtà, anche se non l'aveva mai detto a nessuno – e in effetti faceva un po' fatica ad ammetterlo anche con se stesso – gli piaceva un po' Victorie, la figlia di Bill Weasley.

Beh forse non gli piaceva un po'. La verità era che da quando l'aveva vista a scuola, avevano sette anni di differenza per cui quando lei era al primo anno, lui era già all'ultimo; lui era rimasto folgorato dalla sua bellezza. Victorie era incredibilmente simile alla madre, Fleur. Aveva i suoi stessi capelli biondi e mossi e identici occhi azzurri; anche se i suoi erano meno freddi e splendevano sempre.

Era una ragazza allegra e spensierata e lui si sentiva a disagio a provare quei sentimenti per una bambina che era quasi imparentata con lui.

Naturalmente anche lei prese subito parte alle feste di Horace, era un'ottima studentessa.

Non si parlarono quasi mai, ma erano passati tanti anni e sebbene si fossero visti molte volte a causa dell'amicizia che legava le loro famiglie, lui non aveva idea di come comportarsi. Sapeva soltanto di provare ancora qualcosa per lei e cominciò a cercare la sua bellissima chioma e la sua figura slanciata in mezzo agli altri invitati.

Dopo un po' sentì una voce dolce e allegra allo stesso tempo chiamare il suo nome. Prima ancora di girarsi esclamò:“Victorie!”. Era sicuro che fosse lei.

Infatti voltandosi si trovò davanti una ragazza di diciotto anni dall'aspetto raggiante, i capelli raccolti e pochi ciuffi perfetti ad incorniciarle gli zigomi. Si soffermò sugli occhi; lo sguardo che lei gli rivolgeva gli fece immediatamente capire che era felice di vederlo e si chiese se anche lei per caso potesse intuire quello che provava per lei solamente guardandolo.

Dopo aver parlato per quelli che sembrarono minuti interminabili di cose che apparivano decisamente futili, lui le chiese di ballare. Lei, piacevolmente sorpresa, accettò.

Così si diressero verso il centro della pista e ben presto si ritrovarono con le mani intrecciate e gli sguardi fissi l'uno negli occhi dell'altra. Victorie indossava un lungo vestito che le fasciava i fianchi e le metteva in risalto il seno, le braccia nude che portavano a delle mani perfette con solo un anello.

Dalla grazia con cui si muoveva pareva impossibile che avesse ai piedi delle scarpe così seducenti ed eleganti allo stesso tempo, ma con un tacco molto intimidatorio.

Non c'era alcun dubbio sul fatto che avesse cercato fin da piccola ad imitare lo stile invidiabile della madre.

 

 

Ballarono per ore e quando smisero non sapevano nemmeno da che musica si fossero lasciati trasportare, tanto erano immersi nelle profondità degli occhi della persona che tenevano stretta.

Victorie propose di prendere qualcosa da bere e poi uscirono nel piccolo giardinetto che circondava la proprietà del professore.

Teddy, che era già stato in quella casa prima, condusse la sua dama sul ponte che attraversava un laghetto dalle acque scintillanti e la portò fino ad un bellissimo albero i cui fiori sembravano ignorare le usanze degli altri arbusti. Essi non accennavano minimamente alla chiusura, anzi, pareva proprio che si fossero aperti da poco. Teddy ne prese uno, scegliendolo tra i più belli, e lo mise nelle mani di Victorie.

Nonostante la mancanza di romanticismo in quel gesto così pieno di imbarazzo, lei arrossì.

Finalmente Teddy capì che doveva assolutamente trovare il coraggio di dire qualcosa a Victorie, non poteva accettare di lasciar passare quella sera senza rivelarle i suoi sentimenti.

“Victorie..” cominciò, “è da molto tempo che ogni volta che ti vedo, il mio cuore batte un po' più veloce...” forse era meglio lasciar perdere, non gli veniva in mente niente di meno banale. Forse un po' si vergognava e non riusciva a trovare le parole giuste.

Allora decise che il sorriso che lentamente si stava formando sulle labbra della ragazza significava che avrebbe potuto davvero aprire il suo cuore.

“Dal primo giorno che ti ho vista ad Hogwarts ho pensato che eri bellissima, prima di allora ti vedevo solamente come una ragazza quasi della famiglia, eri come una sorella.

Poi, man mano che il tempo passava, ho cercato di esserti più vicino ma l'imbarazzo ha quasi sempre avuto la meglio e poi...eri troppo piccola e avevo paura di quello che avrebbero potuto pensare gli altri di te, di noi.

Ora però mi importa solo di quello che penserai tu, di me.”

Detto questo si chinò verso di lei e la baciò.

Inizialmente fu un bacio dolce, in cui Teddy ebbe giusto il tempo di pensare che il suo corpo continuava a sorprenderlo, da un momento all'altro una preoccupazione feroce l'avrebbe assalito.

Victorie avrebbe risposto al bacio?

Si.

Lei gli mise la mani intorno al collo e lui si sentì felice come non lo era mai stato. Il bacio si fece più profondo ed entrambi si trovarono schiacciati contro l'albero, sperando solo che nessuno venisse mai a separarli.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ChiaBBlack