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Autore: ChiaBBlack    04/08/2011    0 recensioni
Una storia sul passato che ritorna.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fenrir Greyback | Coppie: Draco/Harry, Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Pochi mesi dopo l'arrivo di Albus a Howgarts, il ragazzo aveva già stretto molte amicizie ed era sicuro che molti professori provassero una particolare simpatia nei suoi confronti.

Insomma, Albus Severus Potter era davvero felice! Anche se ogni notte prima di andare a letto pensava con una certa malinconia ai suoi genitori; il famoso Harry Potter e sua moglie Ginny. Certo loro gli scrivevano spesso e più volte aveva sentito le sue papille gustative fare i salti di gioia alla vista dei biscotti fatti in casa, ma era più forte di lui; gli mancavano.

Era sempre stato così, al contrario dei suoi fratelli, Albus era molto emotivo. Sua sorella Lily invece, anche se ancora troppo piccola per frequentare Howgarts, girava per casa dandosi un sacco di arie e vantandosi di conoscere molti più incantesimi di lui. Cosa che, oltretutto, Albus temeva potesse essere vero. Suo fratello era tutto il contrario di loro due. James Sirius era infatti molto sicuro di sé e attirava le attenzioni di tutti con la sua simpatia e i suoi scherzi. Non aveva ottimi voti ma era volenteroso di dimostrare ai suoi amici e a chiunque lo incontrasse, che non avrebbe deluso le aspettative di coloro che l'avrebbero voluto simile al padre.

Così la vita a scuola trascorreva velocemente e Grifondoro, la casa a cui entrambi i fratelli appartenevano, aveva molte probabilità di vincere la Coppa del Quidditch, grazie soprattutto alla bravura del portiere della squadra, Rose Weasley. Per quanto riguarda la Coppa delle Case invece non c'era molto da fare, le frequenti punizioni che la professoressa di Trasfigurazione assegnava al minimo rumore, faceva sì che l'ambita coppa spettasse quasi sempre a Corvonero. La professoressa Andromeda Black favoriva quella casa, ne era la CAPOQUALCOSA e sua figlia era APPARTENUTA proprio a quella. I Grifondoro si rammaricavano spesso del fatto che la McGranitt fosse diventata preside e che quindi non potesse più insegnare.

Un giorno, poco prima delle vacanze di Natale, arrivarono due gufi particolari, non erano i soliti due che James, Albus e Rose erano abituati a vedere. Scoprirono poi che si trattava di due gufi del ministero e che le lettere che essi portavano erano molto simili;

 

Cari Albus e James,

come va la scuola? Ci mancate molto e siamo felici di sapere che vi siete trovati bene. Purtroppo questo Natale lo dovrete passare a scuola perché il Ministero della Magia ci ha affidato un compito importante.

A presto, vi vogliamo bene

Mamma e papà

 

James andò subito a dirlo ai suoi amici così da poter organizzare le vacanze, mentre Albus parlava con Rose delle lettere, triste perché non avrebbe rivisto i suoi genitori per molto tempo.

Poco dopo anche Rose se ne andò e si diresse verso il tavolo dei Serpeverde per stare con il suo migliore amico Scorpius.

Albus cominciò a scrivere la lettera di risposta e cominciò a fantasticare, senza pensare a quello che in realtà poteva essere successo. La nube di tacita eppure ovvia sicurezza che proteggeva la scuola non gli permetteva nemmeno di pensare a cose spiacevoli.

 

 

Nel frattempo a casa Potter, Ginny si stava accordando con Teddy, il figlioccio di Harry, per poter mandare Lily da lui per le vacanze; insieme a Hugo, il secondo figlio di Ron ed Hermione.

Nel frattempo suo marito era di sopra che faceva i bagagli. Il Ministero l'aveva richiamato e gli aveva chiesto di abbandonare temporaneamente il suo ruolo di Cercatore in favore del suo vecchio lavoro di Auror. Era stato Ron Weasley a suggerire il suo coinvolgimento.

Nelle ultime settimane erano stati commessi alcuni atroci omicidi. Essi erano riconducibili ad una loro vecchia conoscenza...

Ne aveva parlato con sua moglie ed Hermione gli aveva rivolto uno sguardo terrorizzato. Anche lei aveva pensato subito a Greyback. Erano anni che il lupo mannaro era scomparso dalla circolazione e tutti avevano cominciato a pensare, rassicurati, che fosse morto.

 

Il giorno seguente si ritrovarono tutti a Malfoy Manior per chiedere alla famiglia Malfoy se fossero venuti a conoscenza di alcune informazioni. Fu Astoria ad aprire la porta e offrì ai suoi ospiti della Burobirra appena acquistata. Quando essi furono entrati si trovarono davanti la famiglia Malfoy quasi al completo, Draco stava parlando con i suoi genitori e quando si girò e vide il gruppo dei suoi ex-arci nemici, sospirò.

Non era chiaro quali fossero i suoi pensieri ma in ogni caso si mostrò educato ed ospitale. Finalmente Harry cominciò a parlare delle ragioni della loro visita; “Avrete certamente sentito degli omicidi degli ultimi giorni... il Ministero ritiene che potrebbero essere opera di Greyback.” prima di essere interrotto dalle parole di discolpa di Lucius, Harry si affrettò a continuare, “Sappiamo che voi non avete avuto niente a che fare con lui dal processo, ma magari ne avete sentito parlare o siete in possesso di informazioni che potrebbero esserci utili” concluse. Era sempre meno convinto di quello che diceva e sentì la mano di Ginny stringere la sua, anche lei doveva aver notato che i sorrisi sulle facce di Draco e dei suoi genitori erano scomparsi, mentre Astoria sembrava molto turbata. Harry era sicuro che Draco le avesse raccontato tutto del suo passato. Del resto erano tutti presenti al loro matrimonio ed era evidente che i due si amassero molto.

“Beh,” cominciò Lucius, “Forse io so qualcosa.”.

Il quel momento fu chiaro che ne erano tutti stupiti. Narcissa cercò la poltrona più vicina e vi si adagiò con una grazia che lasciava senza fiato.

Da lì cercò lo sguardo del marito e non lo lasciò mai per tutto il racconto che seguì.

“Poche settimane fa, quando ho aperto la finestra della nostra camera da letto ho trovato lì fuori un gufo. L'ho riconosciuto immediatamente – un gufo nero come il petrolio che macchia le acque marine e altrettanto pericoloso – aveva passato molti giorni qui mentre il Signore Os... Voldemort aveva deciso di fare della nostra casa il suo quartier generale.

Ho preso la sua lettera e sono sceso al piano di sotto, lasciando il gufo fuori dalla finestra, non volevo che tu lo venissi a sapere ora che avevamo ritrovato la tranquillità, Cissy.... in poche parole Greyback mi chiedeva di nasconderlo in casa mia per qualche giorno e di proteggerli; non si è mai azzardato a chiedermi di partecipare ai suoi piani criminosi. Aveva bisogno di tempo e protezione.

Quando ha ricevuto la mia risposta e se l'è vista negata.... Beh il giorno dopo ho saputo che lui era stato qui. Aveva ucciso due dei pavoni che girano per il mio cortile. E poche ore dopo, con l'arrivo della Gazzetta del Profeta, ho letto del suo primo omicidio.”

Ron non lasciò a nessuno il tempo di pensare, avido di scoprire il nascondiglio del lupo ringraziò Lucius e gli chiese se per caso sapesse dove avrebbero potuto trovare Greyback.

Lui parlò di una caverna all'interno di una foresta a qualche chilometro da Diagon Alley.

“Allora che facciamo, ci andiamo subito?” chiese Harry a Ron, dopotutto era lui l'Auror.

“Vengo con voi!”. Padre e figlio sapevano di essere in debito con loro e si offrirono di aiutarli.

Hermione guardò Ginny, era proprio quello che speravano, che i loro mariti non fossero lasciati soli. Certo loro li avrebbero accompagnati, ma cosa avrebbero potuto fare contro un lupo mannaro?

 

 

Due giorni dopo; Harry, Ron, Hermione, Ginny, Draco e Lucius si trovarono a Diagno Alley e si incamminarono velocemente fino al limitare della foresta.

Ron non si fidava completamente dei Malfoy e chiese a sua moglie e sua sorella di rimanere lì, sapendo che avrebbe dovuto 'combattere' per convincerle ma alla fine, appoggiato da Harry, le convinse.

Draco non era certo contento di rischiare la sua vita per loro anche se non il suo odio era scomparso da molto tempo, sapeva che suo padre si sentiva molto in debito e cercava, spesso senza riuscirci, di nascondere l'orgoglio che provava per la sua famiglia che era riuscita a non eseguire gli ordini di colui che li aveva fatti soffrire per tanto tempo. Lui non era mai riuscito a fare una cosa del genere ed era grato ad Harry Potter e ai suoi amici per averlo sconfitto. Ormai Lucius stava invecchiando e non avrebbe mai voluto che andasse da solo. - Prima si muovevano prima sarebbe tutto finito -

 

 

“Ok, allora andiamo.” disse Ron, “Io e Lucius andremo a destra, Draco...tu e Harry andrete a sinistra, ci troveremo poi davanti alla grotta e se non l'avremo ancora trovato vi entreremo... se vedete qualcosa sparate delle scintille verdi dalle bacchette!”

Harry era contento di vedere che il suo amico aveva questa capacità di comandare e che quindi a lui non spettava altro che fare del suo meglio. Ne aveva avute fin troppe di queste responsabilità.

Mentre Ginny ed Hermione aspettavano e sussultavano ad ogni rumore, Lucius portò Ron davanti alla caverna che non avevano ancora incontrato niente e nessuno.

Harry e Draco avevano camminato per molto immersi in un silenzio imbarazzante, non si erano mai parlati davvero dalla fine della Grande Battaglia. Inaspettatamente Draco si rivolse ad Harry “Mi dispiace” disse.

Anche a me – pensò Harry, mi dispiace che sia successo tutto questo.

Si sarebbe aspettato che continuasse a parlare, ma sapeva che Draco non era bravo a parlare dei suoi sentimenti e se li teneva per sé la maggior parte delle volte.

Ben presto si ritrovarono anche loro nei pressi della caverna e avevano solo visto un marciotto. Avevano imparato a difendersi da lui già al terzo anno di scuola, grazie a Remus Lupin. Gli faceva ancora male pensare a tutti i suoi cari morti, ma doveva preoccuparsi di quelli che gli erano vicini ora.

Entrarono senza esitazioni nella caverna e vennero investiti da un odore strano ma decisamente sgradevole; era odore di morte. Atterriti, si guardarono in torno e videro dei vestiti... probabilmente di Greyback. Vicino a questi c'era molto sangue e Ron provò un fortissimo desiderio di uscire da lì. Si girò, deciso a farlo, e vide un uomo che aveva sperato di non vedere mai più. Lui era lì e l'avevano visto anche tutti gli altri. Era umano, ma per quanto tempo ancora?

Era il 31 luglio e la luna ormai stava per diventare piena. Dovevano aver girovagato per ore nella foresta.

Harry cercò di dire qualcosa ma l'uomo stava cominciando la trasformazione e dovevano fare qualcosa prima che fosse troppo tardi.

Draco era molto turbato e spaventato, sapeva bene che non doveva scappare. Era già fuggito troppe volte.

Improvvisamente Greyback urlò e la trasformazione si completò. Era raccapricciante vedere un uomo ricoprirsi di peluria, i vestiti che si laceravano e le unghie crescere paurosamente. Ron sperò che non avesse fatto niente a Hermione.

Lucius ed Harry avevano fatto un passo avanti e avevano tirato fuori le loro bacchette, quando si scossero, anche Draco e Ron impugnarono le loro.

“Stupeficium!” Draco e suo padre sorpresero i due amici che non sapevano come comportarsi davanti ad un lupo mannaro.

Greyback venne Schiantato più volte, ma ogni volta si rialzava. Ad un certo punto, sotto gli occhi sgomenti di tutti, si lanciò verso Ron. Fu tutto così veloce che non ebbero il tempo di difendersi, più tardi non seppero nemmeno dire come fosse stato possibile.

Lucius aveva saldato il suo debito. Si era messo in mezzo.

Greyback gli saltò addosso e fu come essere investiti da un treno con le zanne. Draco scansò Harry e in un atto di disperazione, scagliò la sua prima maledizione senza perdono. Uccise il lupo e, il volto rigato dalle lacrime, lo spostò per poter vedere il padre. Non era morto, non ancora. Ma era uno spettacolo orribile e tristissimo.

Ron ed Harry non sapevano come sentirsi. Non nutrivano una particolare simpatia per Lucius Malfoy, ma lui aveva sacrificato la sua vita per Ron, per quello che Harry aveva fatto per loro e, forse per la prima volta aveva fatto qualcosa di coraggioso e buono. Per sua scelta.

Sentirono la conversazione tra padre e figlio anche se non avrebbero voluto. Non avrebbero dovuto permettere che li accompagnassero.

“Padre...”

“Draco, non stare male per me. Probabilmente questa è la cosa migliore che avrei potuto fare. Era l'ultimo dei seguaci di Voldemort ed ora è morto. Tu l'hai ucciso. Dì a tua madre che la amo.”

Pronunciate queste parole chiuse gli occhi e Harry e Ron si allontanarono. Sentirono dietro di loro un rumore di ramoscelli spezzati e videro Narcissa che doveva essersi Materializzata. Urlava e piangeva, aveva sentito qualcosa dentro di lei rompersi e ora si stringeva al figlio.

Questa visione fece sentire Harry come se avesse appena visto un Dissennatore, ma non poteva difendersi da questo. La disperazione che aleggiava intorno a Narcissa Malfoy lo svuotava. Era la disperazione di una moglie, così simile a quella di una madre. In quel momento la donna gli fece venire in mente Lily, sua madre. Se ne andò, incapace di fare altro.

Vedendo i loro mariti e amici così stravolti, Hermione e Ginny dovettero intuire qualcosa, ma solo quando Ron sussurò “Lucius”, capirono. Ron andò da Hermione e le asciugò le lacrime le che stavano bagnando il viso.

Harry si lasciò cadere a terra, ripensando al fatto che quando qualcuno moriva, lui era sempre lì, incapace di salvarlo. Ginny intuì i suoi pensieri e gli si avvicinò, sperando che la vicinanza di chi lo amava bastasse a compensare un po' delle sue perdite.

Dopo quelle che sarebbero potute essere ore, oppure solo minuti, come di comune accordo si alzarono e si materializzarono a Malfoy Manior.

Videro subito che i Malfoy dovevano essere già tornati e, sentendosi terribilmente in colpa per aver lasciato Narcissa e suo figlio da soli in un momento del genere, salirono di corsa le scale; seguendo i singhiozzi che riuscivano a sentire fin dal cancello.

Il corpo di Lucius era stata adagiato sul letto. Hermione pensò che non avesse più l'aria arrogante che lo contraddistingueva, ma sembrava più vecchio che mai. Narcissa e Draco erano in piedi davanti al letto e Draco cercava di consolare la madre. Si girò e li vide. Non sapevano cosa dire e lui sarebbe stato furioso per la loro passività se non avesse visto Hermione, la SaputellaMezzosangue, piangere per la sua famiglia. Capì che era stato tutto così stupido. Si sedette e cominciò a piangere. Narcissa non si reggeva in piedi e Ron le si mise accanto, sostenendola. Rimasero così per tutta la notte, accompagnando i Malfoy nel loro dolore.

 

 

La notizia della morte di Lucius Malfoy si sparse in fretta ad Howgarts e Scorpius fu subito mandato a casa, accompagnato da Rose che era riuscita ad avere il permesso. Al e James aspettarono il giorno dei funerali per dare un addio ad una persona che non avevano quasi mai visto, il nonno di un Serpeverde... a quanto pareva la sua morte non aveva addolorato molte persone.

Quello era un giorno molto caldo ed era una vera tortura mettersi i pantaloni lunghi per essere presentabili. Ma Ginny insistette su questo punto e loro capirono che entrambi i loro genitori stavano soffrendo. Insieme a loro c'erano anche Andromeda e qualche amico di vecchia data di Lucius, qualche suo compagno di scuola. La maggior parte della gente che avevano considerato amici era in prigione.

Quando comparvero i Malfoy erano il ritratto del dolore. Avevano perso la freddezza glaciale che li caratterizzava e Draco aveva gli occhi lucidi e teneva per mano Astoria. La signora Malfoy, la vedova Malfoy, cercava di trattenere le lacrime.

Il piccolo Scorpius era vicino alla bara, una bara grande, di lusso; e teneva in mano un fiore. Un fiore bianco e azzurro.

Harry, Ron, Hermione e Ginny tornarono a casa stremati dall'avventura e dal dolore, ma rincuorati.

Sapevano di aver trovato un amico e questo li riempiva di un calore indescrivibile. Draco era sempre stato così solo, ma ora poteva contare su di loro.

  
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