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Autore: Danian Ramone    05/08/2011    2 recensioni
Avril Lavigne - Innocence Ero la persona più felice della Terra in quel momento, avrei urlato al mondo che ero felice, che amo Frank e che siamo più forti del mondo intero. Questo stato di beatitudine, era la felicità, questa che stavo sentendo, quella mattina all’alba, insieme a te.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avril Lavigne - Innocence

La mia mano sul tuo viso, le dita tra i tuoi soffici capelli neri, le mie labbra sulle tue, la sabbia e il mare con il riflesso della Luna piena.
I miei occhi si spalancarono, per poi chiudersi di nuovo, lentamente, e avere ancora quella visione del sogno appena interrotto, ciò che era successo la sera precedente, appena prima di addormentarci sulla spiaggia di Belleville in pieno luglio, che la sera si svuotava completamente, non essendoci nessun bar-pub o cose del genere, e andava benissimo così. C’era silenzio. L’unico suono percettibile in quell’ambientazione era l’acqua che veniva spostata lievemente dal venticello delle solite sere estive, che tanto bastava per necessitare almeno di una felpa addosso.
Eravamo io e te, da soli, in quel fantastico scenario, seduti appena prima della battigia. Tenevo le gambe incrociate e tu poggiavi il mento alle tue ginocchia, mentre guardavi affascinato la Luna piena di quella sera, ed io stavo li ad osservarla dal riflesso dei tuoi occhi. Mi ero perso, in quei tuoi bellissimi occhi, come ogni volta che avevo l’occasione di poterli scrutare in ogni minimo pigmento di quelle iridi color nocciola. La luce lunare li rendeva ancora più belli, e rendeva ancora più bello il tuo profilo, di cui avevo studiato ogni lineamento, quella sera. Quel naso da eterno bambino, la tua bocca così.. perfetta, il tuo mento poggiato sulle ginocchia e le mani attorno alle gambe, di cui potevo solo intravedere i tatuaggi, data la scarsa luce.

I think about the little things that make life great 

Rimasi così tanto tempo a fissarti, senza spiccicare parola,che mi ritrovai a pensare a quello che significavi per me, come se solo la tua presenza possa farmi aprire gli occhi per dare un senso a tutto ciò che mi circonda. Già, è proprio con te che sono riuscito a trovare un senso alla mia vita. Sono con te, ed è come se il tempo si fermasse a posta per farmi osservare tutto quello che ho e che non ho mai notato, per poi dargli un valore proprio, dalle persone ai My Chem e Bandit.. Ecco cosa ho imparato con te, bisogna dare valore a tutto ciò che si ha, dare valore alla propria vita. Quando tutto appare un totale schifo, bisogna tener conto di tutto quello che abbiamo e di quello che siamo. Non bisogna permettere a niente e nessuno di sminuire la nostra vita, perché la vita.. è bella, sempre. Quello che avrei dovuto capire qualche anno fa, quando ho avuto quel problema con alcool e droga, quando ho tentato il suicidio, ma tu questo lo sai benissimo. Quando mi dicesti che tu ci saresti stato sempre, che avremmo combattuto insieme contro quello schifo che mi lacerava lo stomaco e il cervello, questo lo sai. Sai anche che sei stata l’unica persona che ha voluto prendersi cura di me, anche quando ho cercato di rifiutare il tuo aiuto, semplicemente perché pensavo che, per essermela data alla pazza gioia, avrei dovuto pagarne le conseguenze, che non meritavo l’aiuto della persona migliore del mondo, che sei tu.
«Non è bellissima?» mi dicesti sottovoce, riferendoti alla Luna che non smettevi di fissare, come se ti avesse ipnotizzato. “Mai quanto te..” avrei voluto risponderti, ma pensavo fosse troppo smielato e mi avresti preso in giro. «Già..» mi limitai a rispondere con tono incerto. «Credi nei lupi mannari?» mi chiedesti, distogliendo finalmente lo sguardo dalla Luna,alla quale avevi dato esclusivamente attenzione per buona parte della serata, per poi sdraiarti sulla sabbia, tenendo le mani dietro la nuca. Mi sdraiai anche io a quel punto. «Solo nei fumetti» ti risposi, accennando un sorriso « ..e tu? » «io, si che ci credo, penso anche che siano proprio fighi» mi rispondesti,fingendo di essere serio, «sarà, ma preferisco di gran lunga i vampiri» ti dissi ridacchiando. Cominciammo a parlare di quelle solite cazzate, che riempivano la maggior parte delle nostre conversazioni, di quelle che non vorrei che finissero mai, insignificanti che riuscivano a strapparmi un sorriso e distogliere la mente dalla vita complicata in cui mi ero ritrovato. Come sai bene, per tutto questo tempo, non ho fatto altro che prendermi in giro. Ho sposato Linz: la cazzata più grande che potesse capitarmi di fare. Io non amo quella donna, mi ero solo sforzato di farlo o almeno sforzarmi di non amare te. Esatto, non amarti, Frank, è impossibile. Sai, dopo che una persona diventa parte integrante della tua vita o te la salva, rendendola più bella, è impossibile distaccarsi da essa. Ognuno di noi ha il bisogno fisico e mentale di essere almeno quel minimo felici per portare avanti ogni singola giornata. Ecco perché senza di te non ce l’avrei fatta e avrei mandato tutto a quel paese, facendomi tutto quel male atroce per scomparire dalla faccia della terra, perché vivere in quel modo non avrebbe avuto senso. In realtà, nemmeno questa situazione ha senso; abbiamo sposato due donne, perché ad un certo punto ci siamo rifiutati categoricamente di andare avanti e fare ciò che il cuore ci imponeva. Siamo stati due stupidi, Frank. Dovevi essere tu, l’uomo della mia vita. Eri mio almeno per quella sera, comunque, anche se me ne stavo con quello sguardo da ebete e fissarti mentre tu continuavi a parlarmi di quanto faccia schifo il film Dragon Ball Evolution – discorsi insignificanti.. fino ad un certo punto magari- , con quel tuo repertorio di espressioni, che ormai conoscevo benissimo, che usavi quando eri molto preso dal discorso che stavi facendo, alternando lo sguardo su di me e il cielo.
Smettesti di parlare, ad un certo punto, come se avessi notato che quella sera stavi parlando decisamente troppo –anche se a me fa sempre piacere sentire la tua voce, ti ascolterei parlare per ore e ore e mi addormenterei con essa-.
 Ti sdraiasti su un fianco, tenendo la testa poggiata su una mano. Avevi i capelli pieni di sabbia, ma non importava, continuavo ad essere affascinato da quei tuoi occhi, che brillavano più di quella fottuta Luna piena, che non hai smesso un attimo di ammirare, ma adesso eri me che stavi illuminando, quando sorridesti come imbarazzato –come se fossi capace di leggere i miei pensieri—abbassando leggermente la testa e passarti la mano sul collo. Ti sorrisi, cos’altro potevo fare? Ero come impotente davanti alla tua bellezza. Si Frank, sei dannatamente bello, ecco.
Ti avvicinasti a me, giusto quel poco che ci divideva, per poi poggiare le mani sulla sabbia, con le tue braccia tese tra la mia testa. Ci guardammo negli occhi, giusto il tempo che tu poggiassi i gomiti e ti avvicinassi ancora di più al mio viso, fino a poter sentire la collisione dei nostri respiri affannosi per l’emozione.
Presi il tuo viso tra le mani e premetti le mie labbra sulle tue la prima volta, la seconda, la terza. Cominciasti a baciarmi il collo,  da sinistra verso destra, per arrivare al mento e alle labbra. 

--

Waking up I see that everything is ok 
The first time in my life and now it's so great 
Slowing down I look around and I am so amazed 


Lentamente comincia a prendere conoscenza strofinando gli occhi con le dita per poi cercare di mettere a fuoco e capire un po’ la situazione. Ero pieno di sabbia ovunque, quindi cercai di rimediare cercando di toglierne un po’ con le mani con goffaggine. Alzai lo sguardo e, smettendo di preoccuparmi dei vestiti sporchi di sabbia, rimasi incantato dal Sole che sorgeva sul mare riflettendosi in esso, dando un tono di arancione e rosa a quella tavola azzurra. Le nuvole erano di un tono di rosa particolare e lilla, e l’odore del mare dava quel senso di libertà e purezza che mi faceva sorridere. Mi voltai e vidi te che dormivi rannicchiato su te stesso per il freddo della notte, con il cappuccio della felpa sulla testa.  Mi sdraiai su un fianco vicino a te e cominciai ad osservarti intenerito, vedendo che mentre dormivi tenevi la bocca semi aperta, un vizio che non hai mai tolto.
Sembravi così tanto un angelo, mentre dormivi, con quella luce ripresa dai colori che il Sole dava alla spiaggia che ti illuminava il viso.
In quel momento avrei voluto stringerti a me, come fai tu tutte le volte che io crollo tra le tue braccia dopo ogni concerto, stanchi e sudati da fare quasi schifo, solo che non volevo disturbarti dal tuo sonno. Non potetti fare a meno di accarezzarti una guancia, per poi avvicinarmi al tuo viso, poggiare la testa sul braccio a guardarti dormire. Era tutto così bello, come se tutto andasse davvero bene ed era.. perfetto, lo fu ancora di più quando sentii la tua mano che stringeva la mia, che tenevo ancora sul tuo viso. Apristi gli occhi molto lentamente, arricciando il naso accecato dalla luce del Sole che ti finiva dritta sul volto. Avvicinai la tua testa al mio petto, per ripararti da quel bagliore fastidioso. «Buon giorno..» ti sussurrai, per poi abbassare la testa e darti un lieve un bacio sulle labbra, mentre a stento riuscivi ad aprire gli occhi. «Buon giorno..» mi rispondesti sorridendo con aria stordita. Ti strinsi tra le mie braccia, più che potevo, respirando ancora la brezza marina.

I found a place so safe, not a single tear 
The first time in my life and now it's so clear 
Feel calm I belong, I'm so happy here 
It's so strong and now I let myself be sincere 
I wouldn't change a thing about it 
This is the best feeling 



«Gee..» mi dicesti con aria stanca. «Si?» risposi. «Sei bellissimo, sai? Anche se sono talmente pigro da non riuscire ad aprire gli occhi, ma non ho bisogno di conferme» dicesti lentamente, come sotto sforzo.«Non vorrei contraddirti, ma non lo sono e poi ..» «Lo stai già facendo, stronzo.» mi interrompesti con un finto tono incazzato, alzando la testa, sgranando gli occhi, facendoti passare tutta quella “pigrizia” che dicevi di avere. Ti accarezzai e ti baciai; riuscivo a sentire le tue labbra inarcarsi in un sorriso. Cominciai ad accarezzarti i capelli, mentre tu tenevi il mio busto tra le tue braccia.  «Non mi è mai capitato di svegliarmi la mattina e vedere che va tutto bene, che tutto è così .. perfetto qui, insieme a te.» ti dissi guardandoti dritto negli occhi, sperando che tu abbia recepito bene quello che volevo dirti, che ero sicuro di aver trovato il posto a cui appartengo. «Frank..» cominciavo a sentire quel solito fastidio al naso, che sento quando mi stanno per scendere le lacrime. A quel punto cominciai a vedere tutto sfocato, per le lacrime che mi rifiutavo di far scendere. Ero ridicolo. Mi accarezzasti, per poi tenere le tue braccia attorno al mio collo. «E’ tutto ok, tesoro..» mi dicesti. In effetti, non so per quale preciso motivo stessi piangendo, forse era la paura di poterti perdere un’altra volta. «Per favore, non andare, via un’altra volta. Ho bisogno di te e .. » non ce la feci più, scoppiai in lacrime. Odiavo piangere, soprattutto davanti a te, mi faceva sentire a terra, decisamente. Mi accoccolai a te, mentre tu mi stringevi ancora più forte. «Terrò stretto questo amore, con tutte le forze che ho..» mi alzasti la testa tenendomi il mento con le dita e ritrovare le nostre labbra a pochi millimetri di distanza, «te lo giuro.» mi dicesti sotto voce. Ti feci sdraiare con uno spintone, per poi posizionare le mi ginocchia tra i tuoi fianchi. Mi porgesti le mani, per tirarmi a te e ritrovare i nostri visi uno di fronte all’altro. «Ti amo, Frank» ti sussurrai all’orecchio singhiozzando. «Io ti amo» di dicesti prendendo con forza il mio viso tra le mani, fissandomi negli occhi. «Capisci? Me ne frego di quello che la gente pensa, perché io .. io ti amo..» mi dicesti ancora, sorridendo come mai ti avevo visto fare. «Si..si..» ti risposi singhiozzando ancora, per poi far scorrere ancora lacrime, che mi asciugasti con il palmo della mano. Mi baciasti,mentre le mie lacrime cadevano sul nostro bacio,il miglior bacio mai ricevuto, in cui ci facemmo coinvolgere completamente; il cervello non ragionava e il corpo andava per conto suo. Ero la persona più felice della Terra in quel momento, avrei urlato al mondo che ero felice, che amo te, Frank Iero, e che siamo più forti del mondo intero. Questo stato di beatitudine, era la felicità, questa che stavo sentendo, quella mattina all’alba, insieme a te. 

This innocence is brilliant, I hope that it will stay 
This moment is perfect, please don't go away, I need you now 
And I'll hold on to it, don't you let it pass you by 


It's the state of bliss you think you're dreaming 
It's the happiness inside that you're feeling 
It's so beautiful it makes you wanna cry 


Oddio, si, lo so.. è smielatissima da fare schifo, spero che nessuno abbia perso i sensi per il diabete, se è così, scusatemi D':
Mi è uscito tutto fuori per la canzone Innocence, di Avril Lavigne, dove ho cercato di descrivere quello stato d'animo in Gerard quando sta con Frank (capitan ovvio).
Pur non avendo mai visto Frank e Gerard sotto quest'ottica, in una fanfiction, pensavo fosse un'idea carina, anche se alla fine il risultato è quello che è..
Meglio che me ne vado prima che mi vedo arrivare bottiglie in testa (??) per le troppe idiozie 
Grazie a tutti quelli che leggono e che recensiscono, e un saluto alle Fuckin Killjoys \m/
xoxo Danian!


ps: con questa one shot partecipo al concorso dell'estate, quindi.. niente, basta. Ok. Vado. Ciao. Vi amo, tutti. ;_;

   
 
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