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Autore: What the hell    05/08/2011    1 recensioni
Due ragazzi, figli di due famiglie nemiche si sforzano di stare lontani ma non riescono a resistere all'amore che provano l'uno per l'altra
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'autore:
Ciao a tutti questo è il secondo capitolo per modo di dire: la protagonista, Beatrice ritorna a casa e parla al telefono con il suo migliore amico, Simone... BUONA LETTURA :)
xoxo What the hell :) 

Torno a casa, dopo la giornata di oggi sono su di giri, mi sembra di essere fuori dal mondo è da tanto che non mi sento così felice. Il telefono squilla:è Simone.
"ehi! Ciao!". Dico allegra.
"ehi come va? Ho sentito che sei rimasta chiusa fuori con Marco. Ti sento allegra…".
Cacchio, ora ritorno alla realtà, ma ormai non ha più importanza…
"ehi?? Sei ancora lì?". Simone interrompe i miei pensieri.
"si, si ci sono". Dico
"allora?".
"ehm… bhè ecco…ricordi che ti avevo detto che mi sarei imposta di ignorarlo?".
"si me lo ricordo bene".
"ehm…non ci sono riuscita…noi ehm…ci siamo baciati". Ecco sono pronta a sentire il mio amico che scoppia, che mi dice che è sbagliato, che mi smonta in due secondi, e soprattutto che mi fa ritornare alla realtà e distrugge la mia felicità, senza neanche volerlo.
"voi cosa? Beatrice ti rendi conto della gravità di tutto questo?".
"Si ma io…. Lui aveva paura, soffre di vertigini, era così indifeso, per non farlo pensare l’ho fatto cantare poi ci siamo guardati negli occhi, mi ha cantato l’inizio di just the way you are di Bruno Mars tu lo sai che io adoro quella canzone! Adoro i suoi occhi, e poi lui si stava avvicinando, non ce l’ho fatta e il problema è che adesso qualsiasi cosa tu possa dirmi io non posso più farne a meno".
"no no! Beatrice! Ritorna tra noi! Quello ti vuole uccidere capito?!".
"no, suo padre, lui non centra niente, suo padre l’ha abbandonato…".
"e chi ti dice che non ti abbia detto una balla?".
"i suoi occhi, mi ha detto che non vorrebbe essere quello che è, mi ha presa quando stavo per cadere, e ha avuto paura per me, Simone, non sono così felice da tanto tempo, lo so che è stupido, ma io non ce la faccio, ci ho provato con tutte le mie forze, non resisto, davvero non ci riesco, non voglio ritornare a stare male, a questo punto non mi importa se mi deve uccidere che lo faccia…".
"ma Bea ti rendi conto di quello che stai dicendo? Sei completamente fuori?!".
"Simone, ascolta dimentichi un particolare, lui può uccidere me ma anch’io posso uccidere lui e poi tutta questa storia è stupida perché chiunque può uccidersi voglio dire tu sei mio amico ma che diamine ne sai che io un giorno non prendo un coltello e te lo ficco nei tuoi bei pettorali?".
"ma che vuol dire? Questa è una cosa diversa le vostre famiglie sono nemiche da anni! Che cosa diranno i tuoi se lo sapranno?".
"niente, loro non lo sapranno".
"e credi davvero di poterlo tenere nascosto?".
"ascolta questa è una delle giornate più belle della mia vita, non mi va di pensare e rovinare tutto, per una volta non voglio preoccuparmi, di niente".
"ma possibile che ti preoccupi per niente e per le cose serie te ne freghi?". 
  
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