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Autore: herms    05/08/2011    6 recensioni
Una breve one-shot su Minerva McGranitt, che dopo la Battaglia di Hogwarts si ritrova a fare un discorso ai sopravvissuti.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Eccomi con una nuova ff, che ha passato il primo turno al contest Order vs Death Eaters Second Edition.

A fine storia il punteggio e il giudizio :)

Buona lettura!

Herms

 

 

 

 

Titolo: Non è questo il giorno
Rating: Giallo (per la tematica)
Genere: Malinconico
Avvertimenti: One-shot
Gruppo: Ordine
Personaggi: Minerva McGranitt, breve apparizione di Albus Silente solo sotto forma di ritratto.
Prompt/Citazione: Nodo
Note: Nulla di particolare da dire, se non che ho impiegato una vita a inventarmi qualcosa per il promt.

 

 

 

 

 

 

NON E' QUESTO IL GIORNO, Minerva McGranitt.

 

 

 

 

Minerva appoggiò la testa sulla sua nuova scrivania da preside, spossata.

La Guerra Magica era finalmente terminata. Certo, ci sarebbe stato ancora un lungo periodo di lotte, diviso tra la ricerca dei Mangiamorte fuggiti e trai processi che sarebbero seguiti, ma Voldemort era stato finalmente sconfitto.

La sua testa pareva essere sul punto di esplodere, dal male che le causava. Sentiva ancora rimbombare nelle sue orecchie il rumore delle esplosioni, le grida dei parenti dei caduti, il sibilare delle maledizioni che volavano sopra le teste dei combattenti.

Sciolse quello che restava del nodo che le aveva tenuto fermi i capelli durante quella notte.

I primi raggi di sole entrarono dalla finestra scaldandole il viso e asciugando la prima lacrima solitaria che le era scesa lungo la guancia. Non aveva mai versato una lacrima dall'inizio della Guerra, ma forse a quel punto poteva spendere qualche goccia d'acqua per tutti gli amici che aveva visto morire. Silente, Piton, Lupin, Tonks, il giovane Weasley.

Ma si risollevò: c'era ancora molto da fare.

Nodi da sciogliere, dubbi da chiarire.

Con un respiro profondo si voltò, affrontando due occhi azzurri ancora lucidi per la commozione.

- Mi devi delle spiegazioni, Albus – disse, la voce stanca ma decisa.

- Lo so. Ti racconterò tutto, dal principio. - rispose il vecchio senza perdere il sorriso malinconico che aleggiava sulle sue labbra.

Fu così che ogni dubbio fu dissipato. La ricerca silenziosa da cui era stata esclusa per anni, la morte di Silente già programmata in anticipo, il sacrificio di Harry perché parte di Voldemort morisse con lui, il modo in cui il ragazzo non era morto.

Si appoggiò più pesantemente allo schienale della poltrona, chiudendo per un attimo gli occhi.

Ogni pezzo era al suo posto. Ogni scelta, ogni mossa intrapresa le appariva chiara, elementare. Giusta.

Solo una cosa ancora non capiva, una cosa che si chiedeva da anni ma sulla quale non si era mai voluta esprimere per rispetto a Silente.

- Come lo sapevi? Come hai fatto a fidarti di lui così ciecamente? Cosa ci hai sempre tenuto nascosto? - sussurrò più a se stessa che al ritratto, che però comprese subito di chi stesse parlando.

- Credo che ti ricordi, Minerva, un'amicizia singolare nata qualche anno fa tra queste mura, tra un Serpeverde e una giovane Grifondoro, separati dal destino in Case opposte -

Un barlume di comprensione cominciò a farsi strada nella mente della donna, mentre Silente continuava a parlare, spiegando come si fosse evoluto il rapporto per uno dei due.

- L'amore – bisbigliò, leggendo tra le righe di quei comportamenti che aveva scrutato senza comprendere per anni. Scosse la testa, lo spettro di un sorriso sulle labbra.

- Sempre la base di ogni cosa, a quanto pare – commentò alzandosi in piedi e lisciando le pieghe della gonna. - A più tardi Albus. -

Si era già richiusa la porta alle spalle, quando Silente rispose al saluto.

Percorse i corridoi a testa bassa, tentando di trovare le parole. Non sapeva cosa avrebbe detto, ma doveva farlo. Lì, nella sala Grande dove era appena entrata, tutti i sopravvissuti condividevano il loro cordoglio e si guardavano attorno alla ricerca di un appiglio in quel mare di lacrime. Potter si era dileguato appena terminata la battaglia assieme a Weasley e alla Granger, e nessun altro in quella Sala se la sentiva di dire qualche parola di conforto.

Salì sul palco, prendendo il posto che per lungo tempo era stato occupato da Silente.

Non ebbe bisogno di alzare la voce per richiamare l'attenzione generale, poiché tutti, poco alla volta, si voltarono nella sua direzione.

C'era dolore in quegli occhi che la fissavano desiderosi di una qualche forma di conforto.

- Vorrei solo dire qualche parola. – cominciò la donna, la voce roca per la commozione – Vorrei che ricordassimo insieme tutti coloro che hanno combattuto in questa guerra, tanto coloro che sono morti lottando apertamente per la causa in cui credevano quanto gli eroi silenziosi che hanno combattuto nel buio per anni, rischiando più di tutti per amore – proseguì, scambiando uno sguardo di comprensione con Potter che era appena rientrato nella Sala assieme ai due compagni. - Non sentitevi in dovere di festeggiare questa vittoria, perché la morte non va festeggiata.

Verrà il giorno in cui ci sveglieremo e capiremo che è tempo di brindare a questa vittoria.

Verrà il giorno in cui ripenseremo ai caduti con un sorriso dolce sulle labbra e senza macigni a pesarci sul cuore.

Ma non è questo il giorno. Oggi è il giorno del cordoglio, del ricordo, e delle lacrime. Sfogatevi come sentite, nessuno vi giudicherà deboli. Domani accompagneremo i nostri cari nel loro ultimo viaggio, in un funerale a cui potrà partecipare chiunque lo desideri. -

Il silenzio calò sulla Sala, mentre le prime lacrime cominciavano a scorrere.

- Un'ultima cosa. Ricordate sempre questo giorno, insieme a coloro che hanno dato la vita per voi. Giovani uomini e donne, compagni da poco riuniti, figli, genitori. E se in futuro sentirete di non volere andare avanti pensate a coloro che si sono sacrificati perché voi poteste farlo, e fatevi coraggio. Domani è un nuovo giorno, e il sorgere del sole asciugherà le nostre lacrime. -

Nessun applauso seguì quel discorso, nessun cenno di approvazione. Solo sollievo e liberazione, e un peso in meno sui cuori dei sopravvissuti.

Avrebbero festeggiato in futuro, ma non era quello il giorno.

 

 

 

 

 

 

 

Non è questo il giorno, di Herms (Premio speciale Giuria)

Grammatica e ortografia: 9/10

Allora, per quanto riguarda la grammatica, non hai ottenuto il massimo a causa di 4 errori di punteggiatura (i due punti e le virgole) e 2 di battitura (un “li” invece di “il” ed un altro in cui hai saltato una lettera).

Stile e lessico: 10/10

Per quanto riguarda lo stile ed il lessico sei andata alla grande: lo stile era una vera e propria meraviglia e il lessico era incantevole.

Caratterizzazione personaggi: 10/10

La tua McGrannitt era perfetta, proprio come ce l'ha mostrata la Rowling. Brava!

Originalità: 10/10

Una storia molto bella e originale, ti meriti il punteggio pieno anche qui.

Utilizzo Citazione/Prompt: 10/10

Mi ha fatto piacere l'utilizzo che hai fatto del prompt, davvero meraviglioso. Complimenti

Gradimento personale: 9.5/10

Mi è piaciuta moltissimo, forse troppo. Complimenti, davvero.

Punti Extra Giudicia-2: 9/10

E' una storia bella e particolare, non avevo mai letto nulla di simile. Una storia perfetta, quasi da 10.

Totale: 67.5/70

 

 

 

 

Ringrazio le giudiciE soprattutto per il premio Giuria!

   
 
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