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Autore: Vale11    05/08/2011    5 recensioni
La caposcuola Hermione Jane Granger aveva molto ascendente sugli studenti di Hogwarts, soprattutto da quando era finita la guerra. E Draco Lucius Malfoy stava cercando di sopravvivere al suo settimo anno. Non è mai stato da lui prenderle e non ridarle, non è mai stato da lui non reagire, non è mai stato da lui starsene buono e subire. Lo vide voltarsi un momento verso di lei, prima di affrontare le scale che portavano alla torre di astronomia. Lo vide reggersi al corrimano per costringere le gambe ad affrontare gli scalini, il braccio sinistro attaccato al petto. Non lo vide mai abbassare gli occhi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era tutto normale, no? Andava tutto bene. Quindi, non era tutto normale. Era diventato tutto normale solo da poco. Draco Malfoy non era abituato all’idea che tutto stesse andando per il meglio, si aspettava sempre che una folata di vento gli scompaginasse quel castello di carta che era riuscito a rimettere in sesto dopo mesi di allenamento psicologico.
Però era vero, andava tutto bene.
E la cosa, un po’, lo terrorizzava.
 
Hermione Jane Granger aveva dovuto ricorrere all’aiuto della mascotte di casa Weasley per riuscire a tirare su quella zip maledetta dietro la schiena. E poi aveva tirato su la zip a Ginny, che si era ritrovata nella sua stessa situazione pochi minuti dopo, correndo da un corridoio all’altro del Manor reggendosi il vestito come una disperata perché non riusciva ad allacciarlo. Vedere Ginevra Weasley correre per i corridoi del Malfoy Manor con una scarpa sola e il vestito che minacciava di crollare da un momento all’altro era stato qualcosa che Harry Potter non si sarebbe scordato tanto facilmente.
 
Ronald Weasley non era mai stato una cima, ma nessuno poteva dire che fosse stupido. Leggeva le persone come fossero state fumetti, con la stessa facilità con cui avrebbe scorso una striscia illustrata. Passare il capodanno al Malfoy Manor, in ogni caso, era una cosa che non si sarebbe mai immaginato. Draco l’aveva proposto il giorno dopo Natale, spiegando che magari i coniugi Weasley avrebbero gradito un po’ di privacy, e che il Manor era fin troppo grande per poterci stare solo in due. Hermione avrebbe rischiato di perdersi cercando il bagno, e se avesse trovato qualcuno che conosceva sulla strada non avrebbe rischiato di morire di fame. Ricordare lo scappellotto che Hermione aveva riservato al suo platinato privato lo faceva ancora ghignare come un invasato. Immaginarsi Hermione persa per i corridoi alla ricerca di un bagno non faceva che esasperare quella smorfia assurda.
 
Harry James Potter fissava le scale che portavano alle segrete del Malfoy Manor come se fosse ipnotizzato. Solo l’anno prima lui e Ron erano stati rinchiusi la sotto, e solo un anno prima Hermione era stata torturata dalla zia di quello che adesso era il suo ragazzo.
“Sono chiuse, sai”
Draco Malfoy gli era praticamente comparso accanto, non l’aveva nemmeno sentito arrivare. Aveva una faccia talmente disgustata, guardando quelle scale, che si stupì che non si fosse già vomitato sulle scarpe.
“Voglio dire, le segrete. Le ho chiuse. Ermeticamente. Sparite.”
Harry lo vide passarsi le mani sugli avambracci, continuando a fissare un punto poco al di sopra della sua testa.
“Dico sul serio, le ho chiuse. Non volevo che…”
“Malfoy. Ho capito. Le hai chiuse.”
Il ragazzo biondo che aveva di fronte annuì, tornando a fissare le scale.
“Non mi piaceva guardarle.”
“Posso immaginarlo. Non che anche a me stessero simpatiche.”
Harry Potter lanciò un’occhiata al suo compagno di chiacchiere, tirò su un sopracciglio.
“Malfoy, ma ti vesti solo di nero?”
Lo vide prendere fiato, sollevato dal cambiamento del soggetto in discussione.
“A Hermione non dispiace”
“Hermione è strana”
“Disse quello che girava con una fulminata in fronte”


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capitolo cortissimo e in straritardo, ma non mi faceva più internet.
dettò ciò, il prossimo sarà l'ultimo. allacciate le cinture, eccetera eccetera.
  
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