Una visita inaspettata

Il Signore Oscuro, abbandonatosi sul letto matrimoniale presente nell'appartamento abbandonato eletto sua provvisoria dimora, si rilassava immaginando come sarebbe stato il regime di terrore che, avendo riacquistato i vecchi poteri, avrebbe a breve instaurato: battute di caccia al Babbano in compagnia di qualche Mangiamorte, sottoposizione alla Maledizione Cruciatus di tutti quegli stramaledetti Auror che gli davano la caccia, uccisione di quel moccioso di Potter che appena un mese prima gli era sfuggito di mano per l'ennesima volta....

Un rilassante silenzio cullava i progetti per il futuro dell'Oscuro Signore.

Non c'era un solo Mangiamorte che l'avrebbe disturbato quel pomeriggio a quell'ora: nessuno di loro era così folle da disturbare il Mago Oscuro più potente del secolo.... eccetto forse....

“Mio Signore, una persona desidera vederLa, dice di avere informazioni importanti per Lei”

“CODALISCIA!”, urlò Voldemort, fortemente tentato di scagliargli contro la Maledizione Cruciatus, “come osi disturbare il tuo Signore mentre sta riflettendo? Dille di tornare più tardi!”

“Ehm... troppo tardi, mio Signore, l'ho già fatta entrare”

“E va bene, dì a questa persone di accomodarsi... con te faccio i conti dopo!”

Chi Morgana poteva essere? Quasi nessuno sapeva del suo ritorno...

La risposta arrivò immediatamente. Una ragazzina di non più di sedici anni agghindata secondo la peggiore concezione di Babbana varcò la soglia della camera da letto. Il suo vestito di paillettes rosa shocking e le collane e orecchini luccicanti facevano nettamente contrasto con l'arredamento freddo e polveroso del cubicolo. I suoi riccioli biondi arrivavano fino alle spalle. Era alta e magra ma con le curve al punto giusto. La faccia era impiastricciata con prodotti vari di chiara origine non magica.

“Chi sei, sudicia Babbana? Quali informazioni puoi avere di cui io, il mago più potente di tutti i tempi, non posso essere al corrente?”

“Non sono una Babbana, sono una strega. Il mio nome è Mary Susan Leanne Amelia Elettra Bonsoir e sono Vostra figlia, Sire”

“Mia figlia? Questo non è possibile! Ti prendi forse gioco di me?”

“No, Signor Voldemort, sono sicura! Mia madre è quella Nata Babbana francese che vi siete portato a letto durante la festa di fine scambio culturale tra Hogwarts e Beauxbatons nel Suo ultimo anno di scuola... certo, può essere che fosse troppo ubriaco per ricordare, capisco, anche me succede sempre... l'ho ededitato da Lei, Signor Voldemort.... ”

“Io NON vado a letto con Nate Babbane, sporca Mudblood, lo escludo nella maniera più assoluta, inoltre dovresti essere molto più vecchia se ciò fosse vero... e questi scherzi stanno cominciando a darmi sui nervi... shaaakassaissa!”

Un serpente che sonnecchiava acciambellato nell'angolo della stanza si svegliò all'improvviso e cominciò a strisciare verso Voldemort.

“No, no, gliel'assicuro, io sono Sua figlia, è che ho ereditato il potere di sembrare più giovane quando voglio da mia mamma, Tamara, forse il nome se lo ricorda... In tutti questi anni ho girato tutta l'Inghilterra per trovarvi, temevo foste morto... ho dovuto addirittura sedurre questo Vostro servitore - che non è una gran bellezza eh! - per farmi rivelare che siete qui e siete ritornato, ma ora sono al colmo della gioia... sono troppo felice di conoscerti finalmente, Papà Voldy!”

“Adesso BASTA! Questo è davvero troppo! AVADA KEDAVRA!”

Un lampo di luce verde usci dalla bacchetta di Voldemort.

La ragazza cadde a terra, senza vita

“CODALISCIA! VIENI SUBITO QUI!”

“Sì, mio signore!”

L'uomo dal viso da topo non fece neanche in tempo a varcare la porta della stanza che...

“Crucio!”

Codaliscia si accasciò a terra, ogni parte del corpo gli bruciava terribilmente.

“E con questa siamo a dieci solo questo mese! È l'astinenza sessuale che ti rende così idiota quando hai di fronte una donna o hai qualche antenato Troll? Non so perché continuino a venire queste stupide Babbane, forse hanno letto quanti Galeoni ho alla Gringott sul Settimanale delle Streghe e vogliono ereditare... comunque sia, per l'ultima volta, IO-NON-HO-FIGLIE! Sono vergine, per Salazar! Come te lo devo dire?”

Codaliscia tentò di parlare: “Ma, mio Signore...”

“CRUCIO!”

Minus riprese a contorcersi a terra, gemendo.

“Ringraziami perché ti ho risparmiato la vita, almeno, pezzo di idiota!”

“Grazie, mio Signore, io...”

“La prossima volta che mi porti una di queste non sarò tanto clemente, sappilo. Nagini sarebbe molto felice di mangiare un bel topino per mandar giù quelle marmocchie inutili. Ah, a proposito, togli tutta quella bigiotteria dal cadavere, non vorrei mai che a Nagini facesse venire il mal di stomaco, o peggio”.

“Sì, mio Signore, lo faccio subito”.

“Bravo... e fai in silenzio, 'ché vorrei riposare”.

Note dell'autrice: Inizio col dire che preferisco scrivere storie introspettive e romantiche, le demenziali mi vengono proprio MALE, quindi non Cruciatemi. Quando leggo in una Fanfic con OC in cui quest'ultima è presentata come la figlia di Voldemort, personaggio di cui per sette lunghissimi libri l'unica cosa che sappiamo per certo SEMPRE è che non sa amare, mi scappa sempre un sorriso, a meno che la suddetta non sia nata per partenogenesi come le amebe (e non capita molto spesso, devo dire...). Ho pensato come avrebbe reagito il vero Voldemort, quello che tutti noi conosciamo dall'inizio dei sette libri di cui sopra, se queste sedicenti figlie si fossero presentate da lui. Il fatto che i primi nomi della protagonista siano proprio Mary e Susan è puramente voluto.