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Autore: Lalage Hecox    07/08/2011    3 recensioni
Salve a tutti! Questa è la prima fanfiction che io abbia mai scritto... E' venuta così,di getto. Ho voluto scrivere un momento di assoluta tenerezza tra Ron e la sua Herm,il primo momento di tenerezza in assoluto della coppia. Molto probabilmente è una fic molto/troppo romantica,da carie ai denti! Ma mi sentivo così oggi :DD ci vuole un pò di sano romanticismo ogni tanto...! Mi raccomando,fatemi sapere cosa ne pensate,critiche positive o negative che siano!
Lalage Hecox
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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NIENT'ALTRO.


“Aspetta,ti prego,non andare.”

Ron pronunciò queste parole mentre afferrava il candido braccio di Hermione, con il timore di averla fatta davvero grossa questa volta. Dal tono della sua voce si capivano molte cose: si capiva quanto l’alto e lentigginoso ragazzo dai capelli rossi ci tenesse alla sua compagnia di studi, si capiva che era consapevole del fatto che il suo non mettere in azione il cervello prima di parlare poteva risultare offensivo la maggior parte delle volte, si capiva che avrebbe preferito farsi colpire da uno schiantesimo piuttosto che ferire la sensibilità della ragazza.
Lui era innamorato,si capiva.
Ma lei? Cosa si nascondeva dietro l’altezzosità della ragazza? Era tutta una maschera per proteggere il suo essere più profondo dagli attacchi altrui o davvero lei era così disinteressata ai tentativi di lui di avvicinarla? Perché preferiva sprofondare nella sua poltrona preferita davanti al camino della sala comune del Grifondoro e nascondersi dietro la sua copia di ‘Storia di Hogwarts’ piuttosto che unirsi a lui e Harry in discussioni di natura decisamente più piacevole? Eppure Ron era convinto nel suo intimo di non esserle così indifferente: varie volte lei sembrava essersi risentita di alcune frasi prive di tatto che lo smilzo ragazzo le aveva gettato addosso,come unica arma che possedeva per ottenere delle conferme da quel blocco di ghiaccio che in fondo era Hermione. E se in realtà non fosse stato davvero così? Se era tutto frutto della’appassionata immaginazione di Ron? Se lui avesse semplicemente letto erroneamente questi messaggi da lei inviati? Se lui non fosse minimamente stato nei pensieri di lei come qualcosa in più che un amico? Se lei in realtà fosse innamorata di qualcun altro,nella peggiore (perché ancora più dolorosa) delle ipotesi lei si rivelasse essere innamorata di Harry?

“Se,se,se… non posso continuare a torturarmi con tutti questi se…! Io voglio solo che lei sappia cosa sento io,indipendentemente da quelli che sono i sentimenti di lei nei miei confronti… Per la barba di Merlino,sembra facile detta così…! Basta Ronald Weasley,stai diventando un uomo, non puoi continuare ad avere timore dei tuoi sentimenti! Posso farcela,posso farcela,devo farcela! Ora o mai più…”

                                                                                                                                                                                       ***************

“Adesso mi hai proprio stufato Ron!”

Queste le parole che giusto un attimo prima Hermione aveva sputato in faccia al rosso. Come si permetteva a trattarla così? Cosa gli aveva detto il cervello quando aveva deciso di dirle in faccia che era un cubetto di ghiaccio che non riusciva ad entrare in contatto con le proprie emozioni? Che poi una frase del genere detta da lui era davvero una barzelletta! Lui che le dimostrava il suo affetto solo punzecchiandola,lui che non aveva avuto il coraggio qualche anno prima di invitarla al Ballo del Ceppo,lui che non la degnava mai di uno sguardo,una parola gentile… lui,Ronald Weasley,ragazzo dalla profondità emozionale di un cucchiaio veniva a fare la predica su come si dimostrano le proprie emozioni a lei! Ma per favore!

Eppure le parole ‘assurde’ che Ron le aveva appena proferito qualche dubbio in Hermione lo avevano fatto nascere… Lei era convinta che non ci fosse nient’altro da capire riguardo ai suoi sentimenti nei confronti del suo compagno grifondoro: era evidente che pendesse dalle sue labbra,era evidente che lo rimproverasse solo per difesa. Era evidente che Hermione non fosse sicura di se stessa,che non fosse sicura soprattutto dei sentimenti di Ron. Era evidente che Hermione fosse innamorata. Era altrettanto evidente però che non si sarebbe liberata facilmente del suo orgoglio per cercare di mettere un fine (lieto,possibilmente) a questa diatriba amorosa.

“Cos’altro avrà da capire quello stupido? Ogni volta che parla lo guardo adorante e sperando di non essere notata mi nascondo dietro i miei libri! Cavoli,ci fosse un libro che mi potesse aiutare a gestire questa cavolo di situazione…! E invece no,in questi pasticci sentimentali non c’è incantesimo che ti possa venire in aiuto! E adesso che vuole,perché diavolo mi sta trattenendo il braccio?”

                                                                                                                                                                  ***************

-“ Hermione,ti prego ascoltami: io… non… ehm…”

-“Cosa vuoi? Ti prego di risparmiarti qualsiasi altro commento tanto pungente quanto inutile sulla mia sfera sentimentale.”

-“Miseriaccia,non rendermi le cose più difficili di quel che già sono! “   Prima che lei potesse anche solo pensare di ribattere qualcosa,lui,preso da un’ improvvisa scossa di coraggio, le poggiò un dito sulla bocca, la sua bellissima bocca pensò.

-“ Lo so già che sono un cretino,che non sono bravo a fare questi discorsi e che ho la sensibilità di un Ippogrifo arrabbiato. Voglio solo dirti che non è stata mia intenzione ferirti… davvero. E già che ci sono devo dirti un’altra cosa…”

-“Non penserai davvero di cavartela così signorino!” sbottò Hermione liberandosi dall’impedimento che Ron le aveva posto sulla bocca. “Sei stato davvero poco carino nei miei confronti,ma non solo oggi! Non ho intenzione di continuare a tolle…”

Ron non seppe mai cosa la sua Herm non avesse intenzione di continuare a tollerare. Stufo di non essere in grado di prendere in mano questa situazione,stufo di non essere in grado di entrare in contatto con le sue emozioni (perché sì,quell’accusa era chiaramente riferita a se stesso più che a lei),stufo di non poter cedere alla tentazione di stringere il corpo di lei al suo, prese la nuca di lei e avvicinò la propria bocca a quella della ragazza. Lei era così contenta di non dover continuare la sua stupida invettiva contro il ragazzo che amava. Lui era così contento di sapere che non si era sbagliato: lei lo desiderava,e lui,forte di questa certezza non desiderava altro. Nient’altro che potersi sentire tutt’uno con lei.Nient'altro che sentire le sue orecchie arrossire mentre la tiene stretta a sè. Nient’altro.
  
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