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Autore: Stregatta    08/08/2011    7 recensioni
- Scendimi di dosso. -
- A-ah. L'ultima volta mi hai morso, quando ti ho lasciato andare. -

{In BellDom e in guerra tutto è lecito.}
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jus in BellDom

Quanto sarà più alto di lui? Tre dita o quattro a dirla tutta... Più i chilogrammi di differenza che nel corso degli anni sono diminuiti ma gli permettono di mantenere pressoché intatta la supremazia fisica nei confronti di quel coso, lì, con la faccia paonazza premuta contro il tappeto peloso di poliestere e le mani bloccate a terra dalle sue.
- Ti calmi? -
Matt mugugna indignato ed incoerente, divincolandosi per quel poco che gli è concesso dalla stretta e dal peso corporeo di Dom.
- Ho detto... Ti calmi? -
Non è mai una minaccia; ha il tono sollecito di un ragionevole invito a scendere a più miti consigli. Il che ogni volta suona paradossale, se confrontato alla violenza con la quale si affrontano: graffi e morsi, come due fiere affamate – il leopardato ti si addice proprio, stronzo.
Litigano per motivi strani, per scazzi che chissà da dove vengono e perché non rimangono dove stavano prima. Di quei moti misteriosi ed inconsistenti Dom ha solo imparato a riconoscere l'odore con un anticipo ridicolo – qualche cruciale secondo che basta a cambiare le carte in tavola di una discussione altrimenti animata ma adulta, il genere di battaglia dalla quale Matt esce sempre vincitore perché ha quel modo di portare acqua al suo mulino e di colpirti, alla fine, con una cattiveria che non è neanche cattiveria, forse.
Matt, semplicemente, cura i suoi interessi con la determinazione di un bambino che all'asilo adocchia un giocattolo nel cesto, lo rimira, immagina tutto ciò che potrebbe fare solo con quel gioco e nessun altro e poi, per un'esitazione di troppo, se lo vede sfuggire da sotto il naso per via di un bambino che non conosce i suoi piani... E non sa nemmeno a cosa è disposto pur di riottenerlo.
Ma quando le parole si esauriscono è Dom a prendersi la vittoria, a colpirlo nel modo più umiliante possibile.
Sdraiato sotto di lui può a malapena respirare, figuriamoci parlare.
Boccheggia, più per la rabbia che per una reale pressione eccessiva di Dom sulla sua gabbia toracica, e vuole ancora lottare, vuole sempre lottare. Di ritirate strategiche neanche l'ombra.
- Scendimi di dosso. -
- A-ah. L'ultima volta mi hai morso, quando ti ho lasciato andare. -
- Farò il bravo, coglione. -
- Lo so che farai il bravo, prima o poi... E io aspetterò proprio qui, seduto su di te. -
Ridendo, Dom si sistema meglio sul suo improvvisato giaciglio vivente.
- … sei scemo?! Non sono un cazzo di tappetino da yoga, stronzo!! -
- Infatti, sei pieno di ossa spigolose... Tranne qui. -
- No, no... Dom! Dom, il sol... Solletico no! -
- E anche un po' qui... E anche qui, mi sa. -
Dom ride, cavalcando un Matt più agitato di prima e scosso dagli spasmi di un riso isterico ed incontrollabile.
Continuando a reggere i polsi di Matt con una mano sola, smette per un attimo di stuzzicare l'amico e resta immobile, attendendo che riprenda a respirare normalmente e chiedendo ancora una volta, quasi teneramente: - Ti calmi, allora? -
La maglietta leggera di Matt si è spostata: lo scollo ampio ora gli scopre non solo la nuca ma anche qualche centimetro di spalla bianca, stretta e puntuta.
- Ow. Sei un pesantissimo bastardo. -
E Matt è in grado di sopportarlo grammo per grammo, bastardata dopo bastardata – preferisce fingersi più fragile e ingenuo di quel che è in realtà, ma non è l'unico.
- Ma taci... Tanto lo so che ti piace quando ci vado giù duro. - sussurra roco Dom, prima di stringere le labbra sulla pelle umida della schiena, lì dove è impossibile far notare qualcosa se si è abbastanza accorti da non permetterlo, e succhiare forte fino a lasciare una piccola impronta violacea.
E a questo punto la battaglia può dirsi conclusa.


… potete perdonare il terribile gioco di parole del titolo (ma dopo tutto... Jus in bello, jus in BellDom, suona bene lo stesso *coff*)?
Tutto ciò nasce da quello che il buon Howard si lasciò sfuggire innocentemente nel rilasciare un'intervista a Q, cioè che spesso e volentieri lui e il meno buono Bellamy se le danno di santa ragione... E che Matt morde. Morde. Morde. That kinky little bastard.
Nonostante prenda spunto da vicende reali, il fatto appena descritto non sussiste e non oserei mai affermare con certezza il contrario; inoltre... Chi li conosce? Chi me dà li sordi pe' scrive su 'sti due? Ma manco li vojo, ahò.
Cheers, grazie e vivubì a prescindere. ♥

   
 
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