Ecco il mio regalo (ingombrante? spero di no) per La Des/ Venenum. Tanti auguri di buon complenno. E che sia una giornata speciale.

Regali ingombranti

“Direi sacchetti rossi per i regali di Natale e verdi per gli acquisti personali.”

“E' veramente necessario, Hermione? Ma dove vivi, a Perfettinolandia?” ti chiede Sandra, la tua collega.

Hermione Granger questo Natale è una babbana.

Lavora in una libreria babbana, con colleghi babbani.

“Ok, facciamo come dici tu. Ma solo se adesso ci facciamo una pausa.” ti dice poi la ragazza lanciando gli ultimi sacchetti sotto il bancone e sedendosi a terra.

Fai lo stesso.

Il parquet della libreria è rovinato, gli scaffali sono stracolmi e impolverati.

Ma quel posto ti piace.

E' magico.

La campanella legata alla porta suona.

Ti alzi, ma il cliente ha già superato il primo muro di libri.

Sandra muove le labbra senza emettere nessun suono, ma si fa capire.

Vai tu, insomma.

Le lanci un'occhiataccia e ascolti il rumore dei passi del cliente.

Stai per girare l'angolo del corridoio, quando qualcuno ti sfiora la spalla.

“Hermione!”

Fai un salto.

“Harry.”

“Sorpresa!” esclama sorridente.

Sorridi anche tu. Iniziate a girare il negozio senza nemmeno parlare di libri.

Parlate di Ginny, di Ron, di voi.

Del Natale che si avvicina.

“Ehi.” dice fermandosi davanti allo scaffale dei libri per bambini. “Oddio, sembrava davvero lui.”

Ti porge un libro. Prima di guardarlo, noti le dita arrossate di Harry, le nocche screpolate.

Poi, Merlino.

Un vecchio con un cappello a punta e una lunga barba bianca.

Un libro per bambini babbani.

Eppure quell'immagine non ha nulla di babbano.

“Lo compro. Dai, è Silente. Il nonno di Silente, una cosa del genere.” dice Harry sorridendo ancora.

Anche tu ridi.

Vi avvicinate alla cassa, Sandra si è rimessa in piedi, sta sgranocchiando una barretta di cioccolato.

“Sandra, ti presento Harry.”

Deglutisce e arrossisce, poi si pulisce la mano sulla divisa e gliela porge.

“Molto piacere.”

“Vuoi un pacchetto regalo, Harry?” dici sorridendo ancora, guardandolo.

“Oh, no. No, grazie. Ormai mi sono rovinato la sorpresa.”

“Oh, Harry.”

Harry cerca il denaro nella giacca, poi nei pantaloni, poi di nuovo nella giacca. Alla fine lo trova e lo mette sul bancone.

Non riesci a non smettere di sorridere, Harry è così buffo.

Mentre ti godi la visione del tuo migliore amico imbarazzato infili il libro in un sacchetto e ci metti un fiocco argentato.

“Verrai a trovarmi per Natale?” gli chiedi porgendogli la busta.

“Che Natale sarebbe senza Hermione?”

Harry si sporge sul bancone, ti prende la testa tra le mani e ti schiocca un bacio sulla fronte.

“Sandra, è stato un piacere.”

La porta si riapre.

Qualche fiocco di neve entra mentre Harry si alza il colletto della giacca.
Ti fa un ultimo cenno e se ne va.

“Non avevi detto rosso?”

“Non era un regalo. Era per lui.” rispondi distrattamente continuando a fissare la porta.

“Non parlavo del sacchetto. Parlavo del fidanzato.”

“Oh, oh. Oh. Harry non è il mio ragazzo. E' il mio migliore amico.”

“Ah, meglio così. Hai trovato il mio regalo di Na...”

“E' fidanzato.” dici così di scatto da spaventarti. Solo in quel momento ti accorgi di non aver sbattuto le palpebre per troppo tempo.

“Ehi, ehi. Scherzavo Hermione. Non ti scaldare.”

“No, scusa. Io...”

“Tu quest'anno vorresti un regalo che Babbo Natale difficilmente riuscirà a calare dal tuo camino.”