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Autore: Lily Inuzuka    08/08/2011    6 recensioni
E se Tamaki ne combinasse un'altra delle sue? Bene, ecco come ha portato il Carnevale all'Host Club.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'HikaruxKaoru'
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 A cat ears,

Oggi è Martedì Grasso, 8 Marzo 2011.

Ovviamente l' Host Club non può non organizzare qualcosa in onore di quest'evento.

Tamaki, the King, ha insistito talmente tanto da convincere persino Haruhi, che per poco non gli mollava un ceffone, a travestirsi, inutile dire che ha scelto tutto lui.

-Tutti gli Host a rapporto! - gridò.

- Che c'è Re? - chiedemmo io, Hikaru e il resto del gruppo in coro.

- Noi dobbiamo assolutamente fare qualcosa in onore del Carnevale per far divertire le nostre clienti! - annunciò solenne.

- Ma è una festa cattolica, siamo in Giappone! Abbiamo altre credenze! - fece notare Haruhi.

- Haru-chan, però noi ci travestiremo lo stesso vero? Io voglio fare il coniglio! Anche se i conigli mangiano le carote e a me le carote non piacciono. Io farò il coniglio che mangia le fragole. - disse timidamente Honey.

Inutile dire che si sciolse sia Haruhi che il resto delle clienti che, intanto, si erano radunate attorno al cerchio creato da noi per parlare.

Le suddette clienti difatti sussurravano fra loro cose come “è così carino! Tamaki e gli altri non possono impedirgli di travestirsi per questo “Carnevale” “ o “E' così dolce! Non vedo l'ora di vederlo vestito da coniglio!” o ancora “Chissà da cosa si vestiranno gli altri, sarà uno spasso! “.

- Bene, se Honey, il più grande del gruppo, vuole festeggiare noi lo appoggeremo! - annunciò il Re.

Certo, come se fosse stato Honey a voler vedere, decisamente troppo più degli altri, Haruhi in un abito da principessa, o da coniglio, o da qualunque altra cosa.

Insomma, eccomi qui, vestito da gatto, con un assurdo costume e delle altrettanto folli orecchie da micio, il tutto rigorosamente bianco.

Di solito alle donne si danno i vestiti da gatto, ma, visto che Haruhi a detta di Tamaki non poteva essere vista in quelle condizioni da altri, è capitato a me il costume da gatto.

Beh, ovviamente Haru-chan è stata costretta a vestirsi da principessa e casualmente il Re ha scelto di fare il principe.

Mi alzo da terra, cercando di togliere l'erbetta che, nel lasso di tempo in cui sono stato seduto, si è attaccata al mio bianco costume peloso.

Osservo attentamente tutti i membri di quella che, alla fine, è un po' la mia famiglia.

Tamaki parla animatamente con Haruhi, la quale lo guarda alquanto annoiata e stanca, probabilmente le starà parlando con il suo solito modo da padre protettivo.

Non capirà mai che non è suo padre e i suoi sentimenti non sono affatto quelli di un genitore.

Kyouya siede su una delle sedie poste appositamente da noi in giardino, ha posato il computer sul tavolino, starà architettando una delle sue bravate per guadagnare soldi.

Chissà perché, lui è l'unico a non indossare un costume.

Honey, vestito da coniglio, parla e scherza con Mori-sempai, che dovrebbe essere un orso, quei due saranno anche cugini, ma non si assomigliano proprio!

Il primo è allegro e estremamente dolce, il secondo è serio e sembra quasi freddo.

E per ultimo c'è Hikaru, mio fratello, che proprio in questo momento si sta dirigendo verso di me.

- Kao-chan, perché te ne stai qui solo? - mi chiede dolcemente.

Naturalmente la mente perversa di Tamaki non poteva che farlo vestire da cane, visto che io sono il gatto e secondo alcuni suoi ragionamenti - che non ha voluto spiegarci - avremmo attirato più fan se lui fosse stato il mio “opposto”.

Diamine però se non è bello vestito così! Con delle orecchie da cagnolino in testa e il naso colorato di nero con una matita per gli occhi, di quelle che usano le donne.

Perché Tamaki ne possedesse una rimane un mistero.

Sono imbambolato, continuo a passare lo sguardo fra i lineamenti del suo viso, poi agli occhi e infine alle labbra.

Diamine, vorrei davvero baciarlo.

- Kaoru, sveglia! Pianeta terra chiama il mio onii-chan! - mi scuote leggermente le spalle.

- Sì, sì, ci sono. - rispondo.

- Cosa' avevi? - mi chiede.

- Nulla, pensavo. -

- Ultimamente sei strano, fratellino. - mi dice sedendosi e facendo cenno a me di mettermi accanto a lui. - Sei sempre pensieroso. -

- Davvero? Non mi sembra, sono solo un po'... stanco. - sussurro flebilmente.

Vorrei potergli dire tutto, ma vengo improvvisamente colto da una codardia acuta.

No, non posso assolutamente dire a mio fratello “Sì, difatti mi ritrovo spesso a pensare a te”.

Appoggio la testa al muro e chiudo gli occhi.

C'è un leggero venticello che gioca con i miei capelli e, suppongo, quelli di Hikaru, è piacevole, è come se qualcosa mi stesse cullando.

Apro lentamente gli occhi, avendo quasi paura che quella bella sensazione di calore sia stata un sogno, ma ciò che vedo mi sorprende.

Ho la testa poggiata sulle gambe di mio fratello e lui mi culla dolcemente, quasi fossi un bambino.

Ho caldo, di sicuro sono arrossito.

- Kao-chan, sai che sei carinissimo con queste orecchie e i baffi? - mi dice, sorride radioso.

- Miao. - faccio finta di essere un gattino affettuoso e cerco timidamente di fare le fusa.

- Oh, ma che bel micetto. - mi accarezza la testa quasi fossi un piccolo gatto.

Piano piano sotto le sue cure mi rilasso totalmente, ignorando il profondo imbarazzo.

Sono totalmente invaso da una sensazione di calore e protezione, vorrei non spostarmi mai da qui e restare a dormire tutto il giorno.

Santo cielo! Sembro davvero un gatto così però!

- Miao? -

Mugolo qualcosa di incomprensibile per fargli capire che lo sto ascoltando.

- Dormi. - mi sussurra piano. - Non fare finta. -

- Non ho voglia di dormire. - rispondo.

Se non lo fai ti costringerò a vestirti da gatto tutti i giorni, anche per uscire. - ghigna.

Maledetto, lui e i suoi ricatti.

- E perché dovrei vestirmi proprio da gatto? - chiedo. - E se lo facessi io il cane una volta? Wof! - aggiungo poi alzando leggermente il busto e avvicinandomi al suo viso.

- Perché sei carino vestito da gatto, e poi... sei più sexy. - spiega, mi sorride dolcemente, quando io avrei una voglia tremenda di sbatterlo a terra.

Quando fa così mi fa avvampare!

Sto zitto, non so cosa rispondergli senza accentuare maggiormente il mio color pomodoro.

Appoggio nuovamente la testa sulle sue gambe, fingendo di aver sonno.

- Notte, micetto mio. - mi sussurra all'orecchio.

- Miao. -

Mi addormento, faccio uno strano sogno.

Sento solo la voce di mio fratello sussurrarmi che mi ama e quasi inconsciamente rispondo “Anche io” nel sonno.

Beh, dopotutto i sogni riflettono i desideri delle persone.

In questo momento Hikaru sta sorridendo per le mie parole, ma io, troppo preso da credere tutto irreale, quello splendido sorriso pieno d'amore e solo per me me lo sono perso e non lo vedrò.

Almeno fino a quando non mi renderò conto che amo mio fratello e che non devo essere imbarazzato nel rivelarglielo.

   
 
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