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Autore: agaetis    09/08/2011    1 recensioni
Una One shot Drarry nata da un mio sogno, senza alcuna pretesa, scritta perché presa da un momento di ispirazione.
Una meravigliosa giornata al sole passata su una spiaggia spagnola.
(Partecipa al concorso One shot dell'estate)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Te amo, Furetto

 



Stavano insieme da più di due anni e niente. Nessuno sapeva ancora niente.

A vista di tutti, Harry Potter e Draco Malfoy erano felicemente, assolutamente, semplicemente single.

Peccato però che i due se la menassero da troppo tempo.

Quell’estate, dopo il loro ultimo anno a Hogwarts, avrebbero dichiarato a tutti la loro relazione.

Draco era stato giorni interi a pensare a cosa dire ai suoi amici, a come rispondere alle loro domande e a come apparire sempre al meglio possibile.

Ma avvenne tutto velocemente, e senza preavviso, proprio com’era iniziato.

 Finita la scuola e finita la guerra, molti dei ragazzi di Case diverse si erano avvicinati fra loro, stringendo diverse amicizie anche piuttosto inusuali. Non tutti si sarebbero mai aspettati di vedere Luna Lovegood a braccetto con Blaise Zabini, a nome di tutti il suo migliore amico.

Era quindi cosa ormai normale organizzare giornate da passare insieme in una delle spiagge Spagnole. Le passaporte erano diventate estremamente comode per ogni viaggio.

Quel giorno Harry, Ron e Hermione erano arrivati con la passaporta successiva, avendo perso quella degli altri perché troppo lenti a prepararsi.

Gli amici del moro stavano litigando come al solito, e sul viso di quest’ultimo era stampato un sorrisetto beffardo. I due da quando stavano insieme avevano triplicato il numero delle litigate, che perlopiù erano assurde.

« Oh avanti, Ron! Non te la prendere così tanto! » disse Hermione ormai isterica.

« Hermione! Mi hai levato dalle mani il mio ultimo bignè! » Ron era furioso, e Harry non ne capiva più il motivo. Il tutto sembrava una gag comica, forse anche mal riuscita.

« Ti ho spiegato, amore, che ti faceva male mangiarne dieci di fila »

« E chi se ne frega! Mica ci sei tu dentro al mio stomaco! »

« Dio mio… è impossibile parlare con te, Ronald Weasley! » affermò Hermione affranta da quel discorso. « E tu che ne pensi, Harry? » cercò aiuto nel suo amico.

« Assolutamente niente »  rispose il Grifone con un sorriso sghembo. In quelle sciocche discussioni non prendeva più posizione, e i due lo sapevano.

Si tolsero velocemente i vestiti per raggiungere gli amici che stavano giocando a palla in mare.

Harry riconobbe subito Luna che stava lanciando la palla a Ginny, Dean che stava schizzando Cho, Neville che rideva e scherzava con la Parkinson. E il suo lui, ovviamente.

I capelli bagnati gli incorniciavano il viso, e risplendevano alla luce del sole. I suoi muscoli non troppo accennati erano messi in risalto dall’acqua e dalla sua lieve abbronzatura.

I compagni fecero spazio ai tre ritardatari che si aggiunsero al cerchio che avevano formato per giocare a palla. Non a caso Harry finì proprio affianco a Draco. Tuttavia non lo salutò col calore tipico di un rapporto duraturo, agli occhi degli altri si chiamavano ancora per cognome.

« Potter » fece Draco con un cenno del capo salutando il ragazzo al suo fianco.

« Ciao Malfoy » rispose l’altro, non riuscendo a trattenere un sorriso.

Iniziarono a passarsi la palla e a ridere insieme fra l’acqua azzurra, cristallina, di quella spiaggia meravigliosa.

C’erano alcuni ragazzi e ragazze estranei agli occhi di Harry. Erano molto silenziosi, e di un colorito vistosamente più scuro del suo e di quello dei suoi amici. Probabilmente erano Spagnoli, conosciuti lì per lì in spiaggia. Ebbe la conferma poco dopo sentendoli parlare.

Harry non sopportava più di doversi nascondere a quelli che più lo conoscevano. Ai suoi compagni di avventure, alle persone che gli erano state affianco quando più ne aveva avuto bisogno. Anche per Draco era difficile, e lo sapeva. Ogni volta dicevano che era quella buona per parlarne, ma non capitava mai l’occasione giusta.

Dovevano darsi una mossa, e se Draco non lo era, Harry era pronto.

Successe tutto in un attimo.

La palla era andata al largo e Dean la stava andando a prendere, quando una giovane ragazzina spagnola si avvicinò, senza dare nell’occhio, a Draco. Al suo Draco, pensò precisamente Harry, che non poteva stare che a guardare.

La ragazzina era abbastanza bassa in confronto al Serpeverde, ma molto intraprendente, agli occhi di tutti.

Avvicinò d’un tratto Draco a sé mettendosi sulle punte, e al biondo gli ci volle qualche secondo per rendersi conto delle labbra della ragazza che sfioravano le sue. Era scioccato. Non conosceva la ragazza in questione e non voleva essere brusco sebbene non si aspettasse nulla di simile. Prese il viso della giovane fra le mani, allontanandolo gentilmente. Si sa, la classe non è acqua.

« Oh no, cara. Non è proprio il caso » le disse mantenendo un falso sorriso, convincente per chi non lo conosceva, ma non per Harry che era rimasto esterrefatto a osservare quella scena senza poter fare nulla.

« No, no, no. Dame un’altra oportunidad, mio amor, por favor!” esordì la ragazza ad alta voce, provando a riavvicinarsi, ma allontanata dallo stesso Draco.

« Ti ho detto di no! » gli ripeté più forte, in modo che capisse chiaramente le sue intenzioni.

La ragazza, che secondo Harry avrà avuto all’incirca quattordici anni, rimase interdetta dall’urlo che le oltrepassò le orecchie. Aveva gli occhi lucidi, e le lacrime non aspettarono a rigare il suo viso triste. Indietreggiò verso i suoi amici, stava per andarsene, come loro stavano per ricominciare a giocare a palla, e un’altra occasione sarebbe andata sprecata per Harry. La ragazza non aveva colpe, e sarebbe stato giusto che lo capisse.

Basta.

Vagava ancora un insolito silenzio fra i ragazzi, e Harry prese la palla al balzo.

Si fece avanti, per sé, per Draco, per il loro amore.

« C’è un motivo, chica, se Draco ti ha respinto così. Vero, mi amor? » disse Harry prendendo sottobraccio il suo ragazzo, e facendo sì che lui lo guardasse, per dargli uno scioccante bacio sulle labbra. Un bacio allegro, felice, liberatorio.

« H-Harry » sussurrò Draco scioccato dall’intraprendenza del moro, che dal canto suo, stava ridendo, e la gioia che usciva da tutti i pori lo contagiò in poco tempo.

« Te amo, Furetto » confessò finalmente senza timore di essere giudicato.

Beh, che dire.

La ragazza si consolò in fretta, facendosene una ragione e tornando a ridere e a scherzare. Non proprio la stessa reazione di Ron. Il rosso ci mancò poco che non svenne in acqua, con Hermione al suo fianco che lo trattenne da un braccio. A tutti ci volle un po’ per ingoiare la notizia, ma nel giro di qualche schizzo e qualche risata tutto tornò come sempre. A differenza delle loro dita perennemente, e felicemente, intrecciate.




Note dell'autrice:
una semplice one shot scritta dopo aver fatto un sogno. Un sogno che comprendeva Draco al mare, e Harry che lo baciava davanti a tutti, e nella testa mi è balenata questa idea che ho preferito mettere subito per iscritto. :)
Forse sarà banale, noiosa, e non catturerà la vostra lettura, o forse chissà, l'apprezzerete.
Mi farebbe comunque piacere saperlo, come sempre. :)
Baci, Mara :)

 

   
 
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