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Autore: Etiell    09/08/2011    5 recensioni
Il tenue calore creato dal sottile raggio di sole riuscito a penetrare nella tenda, prima che scomparisse tra le pesanti nubi, accompagnato dalla pura e fresca brezza mattutina di montagna contribuirono al mio risveglio.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ennis Del Mar , Jack Twist
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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eccomi qua con una one-shot che descrive i sentimenti provati da Ennis la mattina dopo aver passato la notte nella tenda con Jack :D spero vi piaccia...commentate in molti a prestoo xD

 

Il tenue calore creato dal sottile raggio di sole riuscito a penetrare nella tenda, prima che scomparisse tra le pesanti nubi, accompagnato dalla pura e fresca brezza mattutina di montagna contribuirono al mio risveglio.
Non aprii gli occhi e decisi di rimanere ancora per qualche minuto con la testa appoggiata allo scomodo cuscino creato dall’erba distesa sotto il piccolo e misero riparo che, in quel momento così tranquillo e magico creato dall’irrompere dell’alba, mi appariva come la più bella delle regge.
Mentre la mia mente cercava di tornare lucida e di lasciarsi alle spalle il mondo dei sogni mi resi conto che non sarei dovuto essere ancora dentro il mio castello tra il sonno e la veglia, il lavoro mi chiamava, dovevo andare da quelle maledette pecore, animali troppo stupidi per cavarsela da soli. Badare a delle pecore solamente per prendere qualche soldo bucato. Ma chi me lo aveva fatto fare? Pensai. Così alzai la testa dal mio guanciale provvisorio stropicciandomi gli occhi, forse in una maniera troppo violenta, cercando finalmente di aprirli al nuovo giorno. così decisero di accontentarmi e di percepire anche loro la tiepida luce del mattino e di non lasciare solamente l’onore alla mia pelle. Fu in quel momento che mi resi conto di non essere nella mia tenda. Non capivo perché fossi lì, nessun ricordo mi saltò alla mente, nemmeno il minimo particolare della sera prima finché non spostai lo sguardo dallo sconfinato cielo azzurro riempito dalle maestose Brokeback mountain e fu a quel punto che lo vidi dormire accucciato accanto a me. Jack.

 

 

Cominciai ad osservarlo, i suoi splendenti occhi azzurri erano ancora nascosti dalle palpebre e i suoi crespi capelli castani più scarmigliati del solito. Ma ad un tratto come se un fulmine mi avesse colpito, ogni cosa mi fu chiara, ogni particolare, ogni sensazione e ogni emozione provati la sera prima.  E mi ci volle un attimo a ricordare il momento del contatto tra il caldo e sodo corpo di jack contro il mio. Ricordai il mio insistente bisogno di spostare la sua mano dalla cinghia dei miei pantaloni che allo stesso tempo si contrapponeva alla voglia di lasciargli fare tutto quello che avesse voluto. Ricordai il profumo ella sua pelle insinuarsi sempre più a fondo nelle mie narici fino quasi ad impregnarmi l’anima. Ricordai le sue labbra che, con una delicatezza impressionate, mi sfioravano il collo e il viso. Le sue labbra morbide e calde furono la cosa più dolce e meravigliosa che avesse mai sfiorato il mio corpo. Ero come imprigionato in un vortice di passione e l’unica cosa che sembrava avere importanza era la voglia di non separarmi mai più da Jack.

Appena ebbi tutto perfettamente chiaro cercai di trovare un senso a quello che era successo la notte prima senza però riuscire nel mio intento. “io non sono così” pensai “io sono fidanzato con Alma, non sono così”.
Tolsi il mio sguardo dal suo viso rilassato e dolce come quello di un bambino e cercai di vestirmi nel modo più silenzioso possibile cercando di non svegliarlo. Non ce l’avrei fatta ad affrontare un suo sguardo, non ora almeno, finché non avessi chiarito la faccenda con me stesso. Uscito dalla tenda presi il mio cavallo e prima di montare in sella Jack si precipitò fuori dalla tenda, segno che la mia abilità nel fare piano era davvero minima.
« Ci vediamo per cena » mi disse mentre montavo sul cavallo ma io gli concessi solamente un breve e cupo sguardo, non saprei dire se fosse stato per orgoglio o per altro. Fatto sta che partii col mio cavallo per tornare al pascolo da quegli stupidi animali che avevano reso possibile il nostro incontro, senza rivolgergli nemmeno una parola.
Dopo qualche ora mi resi conto che la cosa fatta con Jack la sera prima mi aveva cambiato nel profondo. Avevo cambiato anche il modo in cui avrei guardato quel simpatico ragazzino con gli occhini azzurri da oggi in poi. Ma la verità era che le uniche persone che dovevano conoscere quello che era successo eravamo solamente noi due. Volsi lo sguardo verso l’accampamento in cui si trovava, sorrisi e quella situazione riuscì a farmi passare da matto che parla da solo. Ma era più forte di me, dovevo dirlo. Chiusi gli occhi e in un attimo e le mie parole si persero nel vento, parole che non avrei mai più detto, con la speranza che la brezza le avesse portate fino a lui.
« Jack, ti amo. »

  
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