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Autore: Himeelly    09/08/2011    0 recensioni
Guardò in basso e vide che era un paletto di legno, Derek la stava uccidendo. Emma non si oppose, perchè lei ormai era morta psicologicamente, non aveva voglia di vivere l'eternità da sola, circondata da persone che la odiavano. Caddea terra, stava morendo, lo sapeva.
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Emma si svegliò in un lunghissimo corridoio, non ne vedeva la fine. Cominciò a lungo il corridoio, sentì un rumore inquietante, cominciò a correre in preda al panico. Dopo aver percorso una buona parte di corridoio si ritrovò davanti Alysha, furente, che le gridò contro. "Emma io sono stufa di essere la tua servetta!" Proprio dietro Alysha vi era Kyla che annuiva e anche quest'ultima le gridò contro. "A volte mi chiedo come tu faccia a essere così stupida." Emma le superò arrabbiata, sconvolta, preoccupata e triste. Ma Elisabeth la sua adorata sorellina, le bloccò il tragitto. "Ecco la preferita di mamma e papà, lei è perfetta, lei è simpatica, lei è tutto. Io sono solo uno sgorbio, un errore." Le disse con voce pacata e glaciale.
Emma sapeva benissimo che quando parlava così sua sorella era arrabbiata. Continuò a camminare fino ad arrivare a un grande salone da ballo. Al centro vi era Derek con addosso uno smoking, che lo faceva apparire ancora più perfetto. Iniziarono a ballare, "meno male che almeno tu mi vuoi ancora. Ti Amo" gli sussurrò lei all'orecchio. Lo udì sogghignare e poi si sentì qualcosa pungerle al petto, esattamente all'altezza del cuore. Guardò in basso e vide che era un paletto di legno, Derek la stava uccidendo. Emma non si oppose, perché lei ormai era morta psicologicamente, non aveva voglia di vivere l'eternità da sola, circondata da persone che la odiavano. Cadde a terra, stava morendo, lo sapeva. Derek sparì nel nulla, rimase sola e moribonda nella stanza. Si accorse che la sala era piena di specchi. Guardò il suo riflesso, ma non sentiva che quel riflesso le appartenesse, non più. Era perfetta, con lunghi capelli biondi con boccoli perfetti, la pelle candida come la luna, senza un'imperfezione. Gli occhi erano semichiusi, ma si intravedeva il colore nero che li faceva sembrare due pozze di catrame, le lunghe ciglia nere le conferivano l'aspetto di una bambola di porcellana. Il tutto aumentato dal bellissimo vestito rinascimentale che indossava. Ma sul vestito vi era una macchia rosso scuro, era il suo sangue. Vide il suo corpo esplodere in mille pezzi, come se fosse stata sul serio una bambola di porcellana rotta. Si accorse che lei era diventata invisibile, non aveva più un corpo, seppe che era condannata a girovagare così per l'eternità. Poiché per i vampiri, come lei, non vi era un aldilà ne buono ne cattivo, vi era solo il nulla.
   
 
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