Lui guardava me,io guardavo lui,si inginocchiò e mi chiese la mia mano,io avevo le lacrime agli occhi e gridai di sì,la nostra storia d'amore era come un romanzo di Nicholas Sparks,anzi molto meglio,eravamo due ragazzi innamorati,siamo cresciuti insiem.....Aveline ! Aveline ! Svegliati devi portare i tuoi cugini dalla zia Luanne.
Mi svegliai e mi ritrovai mia zia ‘’Era solo uno stupido sogno troppa fantasia ho’’ dissi.
Andai nel bagno mi feci una bella doccia fredda,era una giornata particolarmente fuocosa,beh era metà luglio!
Mi misi un jeans,sandali e una maglietta semplice,mi sistemai i capelli e presi la borsa con un libro ovviamente.
Vivo con i miei zii e cuginetti da tre anni,sto crescendo senza genitori,mia madre non può prendersi cura di me,mentre mio padre è in carcere,non ho una bella vita ma mi posso ritenere fortunata ad avere una casa e una famiglia anche se per loro sono una schiava,fanno fare tutto a me,pulizie e adirittura babysitter però ricevevo qualche spicciolo da mettere da parte per andare all'Università,ho 12 anni ma già penso all'Università,mi sono già programmata il mio futuro,ho tutte le idee chiare,sono sempre stata così.
Mi sono dimenticata di una cosa piccola ma anche molto importante; la presentazione.
Mi chiamo Aveline Leehale sono nata a Londra nel 2004,amo leggere e scrivere,ho gli occhi verdi e i capelli rossi mossi,ho la frangetta,la mia pelle è chiara e ho gli occhi grandi,tutto qui .Non ho nulla di speciale o qualcosa che mi abbia segnato la vita.
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Portai i miei cugini da mia zia Luanne,andai verso la fermata del bus e iniziai ad aspettare e aspettare, finche arrivò l'autobus e andai dalla mia amica Georgia,anche se è un'amica falsa e mi ha fatto soffrire molto le voglio bene,lei è l'unica amica che ho.
Appena arrivata davanti alla porta di Georgia iniziai a suonare il campanello e mi aprii il fratello maggiore,Alexander.Lui era molto simile a lei,capelli biondi,occhi marroni,alto e magro ''Cosa vuoi fare? Stare lì a morire di caldo ?'' mi disse,ridacchiai ed entrai,mi fece accomodare nel salone e mi diede un bicchiere di tè freddo ''Aspetta che Georgia sta facendo la doccia,tra poco arriva''.Mi fece delle domande,le solite domande,come stavo,come sto passando l'estate e cavolate del genere.
Arrivò Georgia e mi prese per il braccio portandomi nella sua stanza,raccontandomi cosa fece la sera precedente con il suo fidanzato per il loro sesto mesiversario . Io feci finta di ascoltare,ma avevo la testa tra le nuvole. Georgia si arrabbiò perchè capii che non la stavo seguendo e disse sussurrando e ridacchiando ''Ecco perchè non ha un ragazzo,non ascolta mai nessuno'' sentii quello che mi disse e mi arrabbiai molto con lei ‘’Come si permette questa cretina a dirmi così?’’ pensai tra me e me,mi veniva di prendere il vaso di fiori che aveva nella scrivania accanto a me e buttarglielo in testa,lei si girò e prese il cellulare e in quel preciso istante il vaso di fiori si alzò e arrivò in testa a Georgia,ma io non presi nulla,stetti lì ferma a guardare la scena,il vaso che cadeva lentamente sopra la sua testa,ridacchiai,in effetti la scena era abbastanza buffa. Subito dopo lei si mise a gridare ''Aveline ,che cavolo fai? Basta,vattene immediatamente dalla mia casa'' io risposi ''Io non ho fatto niente , è successo magicamente'' mi fece scendere dalle scale e mentre aprivo la porta per andare via lei gridò alle mie spalle ''La magia non esiste stupidina,adesso vattene e non ritornare mai più,sei matta''.
Andai a casa a piedi,mi scendevano delle piccole lacrime,persi l'unica amica che avevo.