Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: winchesterbroz    09/08/2011    2 recensioni
« Ti amo Sirius, ti amo come non ho mai amato nessuno. Così come si ama la cosa più importante al mondo, e se dovrò morire per amarti, allora sarà una morte più che giusta »
Decise di non avvicinarsi. Istanti, forse attimi si interposero tra i due.
Sirius avanzò di un passo ... poi due ... fin quando non si ritrovò che ad un minuscolo centimetro dalle labbra di lei, così deliziose. Le afferrò in una morsa docile, prendendole di soppiatto.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Sirius Black
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Bleeding Love.
 

Closed off from love
I didn’t need the pain
 Once or twice was enough
 And it was all in vain
Time starts to pass
 Before you know it you’re frozen
Leona Lewis.
 
 



Grimmauld Place n° 12 – 20 Novembre 1981
 
- Feccia, siete solo feccia! – urlò la donna del quadro senza alcun ritegno.
- Voi, traditori del sangue!- un altro grido, poi calò nuovamente il silenzio. Qualcuno aveva avuto la brillante idea di chiudere le tendine posteriori, così da donare nuova tranquillità alla dimora spettrale. Era una casa desolata e malmessa, sembrava addirittura abbandonata, purtroppo per lui così non era.
Scavalcò con abile maestria il cumulo di macerie lasciate su, al primo piano e riuscì a raggiungere il piano terra senza troppi intoppi. “Bump ... Bump ... Toc ... Toc ...”, quell’avviso di garanzia non poteva che essere dell’Ordine. I primi due colpi dati alla porta stavano a significare “Siamo noi”, gli altri due invece più repentini segnavano la nota distintiva di ognuno, così da caratterizzare il membro. Doveva essere lei. L’unica persona a dare colpetti in quel modo, senza però disturbare, emettere rumori sciocchi o fastidiosi. Sirius Black aprì la porta presentandosi alla nuova arrivata con un sorriso stampato in faccia. In fondo la felicità e la tristezza sono le uniche due cose al mondo impossibili da nascondere, e non era certo volere di Sirius privarsi di uno di quei momenti così rari in quel periodo. La donna dai capelli corvini entro in casa, lasciando cadere sul pavimento il golfino rosa.

- Black, cosa ci fai quì a quest’ora?- chiese lei, rimanendo immobile lì sulla soglia di casa.
-E’ pur sempre casa mia Bones, non ricordi?- un ghigno gli si dipinse sul volto senza esitazione. Non sembrava sorpreso di vederla, così come era sorpresa lei invece di vederlo lì, come un fantasma vagabondo in quella casa di matti.  Sembrava quasi che il tempo si fosse rallentato, Sirius sentiva il profumo della donna invadergli le narici, gli occhi spenti si accesero, il cuore iniziò a battere un pò più forte. Sentiva uno strano magone alla gola.
-Avresti dovuto metterti in salvo, lo sai questo? Credevo di trovare Remus, ho delle indicazioni da parte di Silente in persona- aggiunse, con tono freddo.
Il padrone di casa non fece nemmeno strada e si diresse verso la cucina, dove l’elfo domestico era intento a lucidare la collezione di struzzi appartenuta decenni prima alla padrona. Maragerth Bones, attraversò il corridoio per poi raggiungere l’accogliente cucina. I fornelli sembravano essere stati usati da poco, mentre da un lato il tè ancora bolliva nella teiera.

-I membri dell’Ordine sono in missione, torneranno a breve – fece una breve pausa.
- e comunque non ho voglia di parlare di guerra –
-Non ti capisco sai? – disse lei, assumendo a poco a poco un’espressione contrariata in volto; da donna forte qual’era non si sarebbe mai permessa di mollare la presa. Non quella volta.
-Nessuno è al sicuro Merge – il suono di quelle parole la fecero sussultare, quel nomignolo le era stato affibiato molto tempo prima proprio da quel Black, risentirlo sembrava quasi essere trafitti da una maledizione senza perdono. Non si torna indietro davvero ... non si torna.

- Cosa non capisci? – chiese incredulo e speranzoso.
- Cosa ci sia capitato. Qualche anno fa sembrava tutto così meraviglioso, qualche anno fa non avrei avuto bisogno di una banale scusa per vederti-
Le parole uscirono più veloci dei pensieri stessi. La fiamma ardeva, la stessa fiamma che ardeva tranquillamente nel cuore di Sirius.
- Non c’era bisogno di una scusa – disse lui testardo. La presunzione e l’orgoglio spesso, diventano le peggiori nemiche di noi stessi. A cosa serve poi? A cosa serve auto-commiserarsi? Per essere ripagati  forse, un bel giorno dell’autoconservazione impressa.
- Non vedo altro modo Sirri – un lieve sorriso accese le guance di un rosso vivace.
L’uomo rimase fermo immobile, la mano destra chiusa a pugno, l’altra poggiava sul tavolino.
Una lacrima rigò il suo volto, commovente pozzo di speranza e acidità.

- Non è più tempo ... non siamo più ragazzini. Ciò che è stato non può essere, ora. Non vorrei mai essere la causa della tua sofferenza. Non lo sopporterei – non riuscì più a sostenere lo sguardo. Quello sguardo così naturale e puro, circondato da capelli lucenti, occhi scuri e profondi, così tanto da perdersi.
- Non è una scusa. Secondo te cosa mi stai facendo ora? Non siamo più dei ragazzini. Non sono più quella bambina che ti prometteva amore eterno. Ora sono una donna, una donna che non può prometterti nulla, che ti dimostra invece quanto il proprio amore sia grande e forte. Non mi arrenderò Sirius, non finchè sarà tutto così come dovrebbe essere-
Sguardo fermo e quasi furente, i pugni serrati e le labbra tremolanti, sentiva le gocce di sudare attraversare la schiena delicatamente.

-Ti amo Sirius, ti amo come non ho mai amato nessuno. Così come si ama la cosa più importante al mondo, e se dovrò morire per amarti, allora sarà una morte più che giusta-
Decise di non avvicinarsi. Istanti, forse attimi si interposero tra i due.
Sirius avanzò di un passo ... poi due ... fin quando non si ritrovò che ad un minuscolo centimetro dalle labbra di lei, così deliziose. Le afferrò in una morsa docile, prendendole di soppiatto. Scivolava un languido bacio d’amore, mentre Kreacher dall’alta parte della stanza esibiva tutto il proprio disdegno.
L’amore avrebbe trionfato? Forse si. Come promesso dal destino Margareth Bones perse la vita pochi mesi dopo la dipartita dei coniugi Potter. Sirius non rivelò mai a nessuno il proprio amore segreto. L’avrebbe protetta a tutti i costi da una morte dolorosa, lei, amica, madre e compagna di vita. Aveva espresso il suo più grande desiderio, quello di morire per l’uomo  che amava.  No, Sirius non disse più nulla, nè riuscì ad amare più nessun’altra come lei. L’amore aveva trionfato, lasciando però una traccia indelebile nel cuore dei due amanti.
 
Sirius Black stava per morire. Avrebbe perso il suo caro figlioccio, ritrovato da così poco tempo. Avrebbe perso gli amici tutti. Avrebbe forse ritrovato in chissà quale angolo di chissà quale King’s Cross, la sua amata “pantera” dagli occhi della notte.
 
 
 
Angolo dell’autore.
Non c’è modo di esprimere la mia commozione nella stesura di questa one-shot. Ho sempre pensato che Sirius si fosse degnamente innamorato ma che ahimè la buona sorte aiuta sempre i più deboli, e Sirius di certo non è un debole.
Margareth è una ragazza che Sirius ha incontrato molti anni prima, ai tempi di Hogwarts per così dire. E’ una grande amica di Lily e di James.  Sirius se ne innamora, così come anche Remus (ciò che non ho trattato ma che tratterò altrove). Alla fine sceglie Sirius, a malincuore del nostro amato mannaro ovviamente. Ciò non toglie che Sirius sarà perennemente geloso dell’amata. I due si lasciano durante la I Guerra contro Voldemort, Sirius ha paura di mettere in serio pericolo Margareth. Questo è solo uno stralcio di tutto ciò che c’è dietro, spero di aver reso al meglio i due personaggi. (Margareth dovrebbe essere una zia di Susan Bones) nonostante ciò faceva parte dei Corvonero al tempo dei Malandrini.

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: winchesterbroz