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Autore: Castiel Who    09/08/2011    4 recensioni
"In quel singolo Hobbit era racchiuso tutto ciò che amava e aveva amato; nel suo abbraccio si sentiva come a Casa Baggins in una calda e luminosa giornata di inizio estate."
[Frodo/Sam]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frodo, Sam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Hobbit's Love'
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Titolo: When Everything is Home
Autore: Castiel Who

Genere: Romantico, Sentimentale
Personaggi: Frodo Baggins, Samwise Gamgee, Meriadoc ‘Merry’ Brandybuck (citato), Peregrin ‘Pippin’ Took (citato)
Pairing: Frodo/Sam
Rating: PG15
Avvertimenti: Slash, Fluff, One-shot
Timeline: Quando la compagnia alloggia a Gran Burrone
Note: Ho lasciato i nomi originali dei personaggi perché per qualche strano e oscuro motivo, li preferisco ai nomi della traduzione italiana.
Note2:"Olfatto" nella Big Damn Table.
Disclaimer: Frodo, Sam, Merry, Pippin, Rivendell, la Contea e l’intera Terra di Mezzo non sono miei, ma appartengo a quel genio di Tolkien.

 

Nella casa di Elrond le notti non erano assolutamente silenziose come nella familiare Contea. A rompere la quiete notturna vi era l'incessante suono delle cascate che facevano da sottofondo ad ogni ora. A essere sinceri, era rilassante e, nella sua pacifica continuità, conciliava il sonno piacevolmente.

Nonostante ciò, quella notte niente era in grado di far prendere sonno al giovane Hobbit che continuava a rigirarsi nel proprio letto. Non c'erano versi: ogni posizione assumibile gli era scomoda e sebbene le lenzuola fossero candide e profumate, in qualsiasi modo le mettesse gli tornavano superflue, ma se le allontanava da sé, non avrebbe chiuso occhio finché queste non fossero tornate ad avvolgerlo.

Frodo si alzò dal letto con uno sbuffo sonoro, desideroso di trovare un po' di pace interiore. Aveva sentito una gran quantità di storie lontane, di posti sconosciuti alla sua razza e dove avrebbe voluto trovarsi. Era stato un lieto sogno fino al giorno in cui non si fu avverato. Da quel momento l'unico posto in cui sarebbe voluto essere era la Contea, la sua casa.

Colto da una forte nostalgia, si incamminò silenzioso fuori dalla camera, diretto nella stanza vicina. Lì dormivano i due cugini e il suo giardiniere che era anche - all'insaputa persino dei suoi parenti -, il suo amante.

Merry giaceva su un lato russando lievemente, Pippin si girava di tanto in tanto con un sorriso contento nel sonno. Beato lui che riusciva a dormire e fare dei bei sogni, riuscirci era un vero dono, per il giovane Baggins.

Si mosse furtivo fra i tre letti assurdamente troppo grandi per la Gente Piccola. Quando fu vicino al letto di Samwise si fermò e, passato un momento di esitazione, si accostò al suo orecchio. I respiri del giovane non erano ancora lunghi e profondi, se era addormentato, lo era senza dubbio da poco.

Si avvicinò ulteriormente mormorando dolcemente: "Sam, sei sveglio?"

Sam aprì gli occhi con sorpresa, sorrise e appoggiò la fronte su quella di Frodo. "Non riuscite a dormire, signor Frodo?"

"No. Mi sento solo in quel letto, a dir la verità". Confessò accarezzandogli gentilmente il petto, "così freddo, così vuoto..."

Le dita sottili si allacciarono negli spazi in mezzo ai bottoni della camicia del giardiniere e lo avvicinò poco più a sé; le labbra a un soffio le une dalle altre si sfiorarono senza incontrarsi del tutto come in un gioco sensuale.

Il tranquillo suono di Pippin che si voltava nel sonno li ridestò da quel momento ricordandoli che non erano soli nella stanza. Nessuno dei due poteva essere certo di quale sarebbe stata la reazione dei due Hobbit, ma sicuramente, erano certi di non volerlo sapere.

"Forse é il caso di andare a riempire quel letto, mio caro", disse Frodo a voce così bassa da poter essere a malapena sentito persino da Sam.

Il giovane giardiniere non ebbe bisogno di parlare: bastò un cenno col capo per ritrovarsi subito in piedi e condotto per mano verso la camera vicina, ma abbastanza lontana da occhi e orecchie indiscreti. Frodo lasciò che si potesse stendere tra le candide lenzuola ad attenderlo, le braccia aperte in un caldo invito. Lo accettò di buon grado: in un attimo fu fra le sua braccia, il capo pigramente appoggiato sul petto e una gamba avvinghiata a quella del compagno. Lo strinse a sé con più forza che poté e in lui ritrovò la loro amata Contea.

Con un sorriso sornione, si volse verso il suo volto rilassato e dagli occhi chiusi, la pace dipinta in ogni lineamento. Affondò il proprio viso nell'incavo del suo collo, chiuse gli occhi e ci lasciò un lieve bacio. Per lui, Samwise non era uno Hobbit qualsiasi a cui pensare distrattamente quando in una conversazione si viene a parlare del suo giardino. In quel singolo Hobbit era racchiuso tutto ciò che amava e aveva amato; nel suo abbraccio si sentiva come a Casa Baggins in una calda e luminosa giornata di inizio estate.

Inspirò profondamente con il naso premuto sulla pelle dell'altro perdendosi nel suo odore che adorava più di qualunque altro. Sapeva di casa, di campi coltivati, del rigoglioso bosco, di fresca acqua del fiume e di tutto ciò di più dolce che potesse mai essere passato nella sua semplice vita. Tutti quei meravigliosi odori riusciva a sentirli in un'unica persona e per un lungo momento perse i contatti con il luogo in cui era, ritrovandosi nella sua accogliente caverna Hobbit libero da qualunque fardello o preoccupazione.

"Lo sai, mio adorato Sam? Hai un buonissimo odore.", mormorò appena prima di addormentarsi.

"Sono lusingato", rispose e gli lasciò un dolce bacio fra i riccioli castani.


Fine

   
 
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