10/08/2011
4 recensioni
- Che ne sarà di noi? - chiese Peter in uno squittio.
- Non pensarci, Pete! - disse Sirius, arruffandogli i capelli.
- Già, che ti importa? - riprese James – L’importante è che saremo insieme, il resto è irrilevante -
- Ben detto, Jemie - fece eco Remus, continuando a guardare il cielo.
- C’è un’ultima cosa che vorreste fare prima di andarvene da Hogwarts? - chiese poi.
Peter scosse la testa freneticamente.
- Che cosa non abbiamo fatto in questi sette anni? - sorrise Sirius, scoprendo i denti bianchi.
- James? - interrogò l’ultimo.
Il ragazzo non rispose. Continuava a fissare un’alta finestra su una torre.
- Oh! - lo scosse Sirius.
- Volete vedere cosa desidero fare? - chiese
Tutti annuirono silenziosamente.
- Non muovetevi da qui - li ammonì.
Si tolse da sotto il mantello, seguito dagli sguardi curiosi degli amici.
Fece un profondo respiro e, con tutto il fiato che aveva in gola, iniziò ad urlare
- EVANS! EHI EVANS! -
- Che cavolo fai, Ramoso? - lo riprese Sirius in un sussurro.
- O adesso o mai più - fu la sola risposta.
Nel frattempo alcune luci andavano accendendosi dietro diverse finestre.
- EVAAANS! -
Finalmente si accese anche la luce della sua stanza, mentre alcune teste iniziarono a fare capolino.
- POTTER, MA SEI IMPAZZITO? - la voce di Lily giunse da lontano.
James impiegò qualche secondo a focalizzarla.
- EHI EVANS… - riprese.
- NO, POTTER! NON ESCO CON TE! - lo troncò subito la ragazza.
- OH, CHISSENE IMPORTA! IO DEVO DIRTI UN’ALTRA COSA! - fece una piccola pausa.
- NON POTEVI DIRMELA DOMANI? -
James fece per aprire bocca, quando degli strilli più vicini attirarono la sua attenzione.
- Potter! Ti ha dato di volta il cervello? Tornatene immediatamente nel tuo dormitorio! - Una McGranitt, coperta in testa da una ventina di bigodini rosa, sbraitava contro di lui.
- Ma è importante, professoressa! - cercò di ribattere.
- POTTER, FILA! - gli ordinò, prendendolo per un orecchio.
James venne trascinato fino all’entrata del castello, accompagnato dalle silenziose risate dei malandrini, ben nascosti sotto il mantello.
Stava per varcare la soglia del castello ,quando, approfittando della presa allentata della professoressa, sgattaiolò via dalle sue mani e tornò sotto l’agognata finestra
- EVANS…IO TI AMO! - riuscì finalmente a dirle.
Lily scomparve dietro il vetro, rossa come un peperone, mentre James venne colpito in pieno da un incantesimo della McGranitt che lo fece levitare da terra e lo trascinò all’interno del castello.
Quando il pesante portone si richiuse, Sirius, Remus e Peter scoppiarono in una fragorosa risata. Quattordicesima Classificata:
Valerie90: Notte prima degli esami
Lessico e Grammatica: 9.8.10 punti
Originalità della storia: 9/10 punti,
Rispetto delle regole: 5/5
IC del personaggio: 9.5/10
Giudizio personale: .8.8/10
Tempi di narrazione: 4.9/5
Totale 47/50
Sto praticamente morendo dal ridere è un momento così comico e così dolce da fare quasi tenerezza…
Ok, ignorando la prima frase che è quasi senza senso passiamo ai giudizi!
Nella grammatica ho tolto quel pochino poiché la fic mi sembra un po’ troppo piena di dialoghi e un po’ troppo vuota di descrizioni e pensieri. Per quanto riguarda l’Originalità l’ho trovata abbastanza innovativa, ma credo che avresti potuto svilupparne meglio la trama, sembra quasi che sia un capitolo “rubato” da qualche long.
Ho tolto dei punti all’IC per la maniera in cui si chiamano i personaggi tra di loro: Jamie, Pete? Sarà che sono “tradizionale” ma Ramoso e Codaliscia li avrei visti senz’altro meglio.
Quel punto nei verbi è stato invece tolto a causa della parola venne che non mi sembrava molto adatta in certi casi e che avresti potuto sostituire. Il giudizio personale è stato molto influenzato da ciò che ho detto sopra, inoltre leggendo le prime righe ero convinta che James volesse fare qualcosa con i Malandrini come suo ultimo atto ad Hogwarts e devo dire che ci sono rimasta un po’ male.
La dichiarazione, così come la presenza di una Minerva McGranitt in bigodini, mi ha fatto invece morire dal ridere. Complimenti! (Sono morta u.u)