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Autore: Temari    10/08/2011    6 recensioni
- "Onodera Ritsu si chiedeva quanto gli ci sarebbe voluto per morire a causa del troppo stress, della mancanza di sonno e di un'adeguata dieta.
Però, al momento, il suo problema principale era non svenire prima di arrivare all'ascensore, altrimenti chi l'avrebbe sentito Takano-san..." -
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ritsu Onodera, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! =D
Dopo un pò eccomi di nuovo con una fic su Sekai-Ichi...! Volevo scrivere una drabble, invece mi sono dilungata, haha ^^; Bè, pazienza - meglio!

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
Temari


The Pains of the Young Onodera
 



 

        Ritsu ciondolò oltre le porte di vetro scorrevoli della Marukawa con occhi vitrei, quasi senza vita per colpa del sonno che teneva prigioniero il venticinquenne - dormire sul pavimento, appena oltre l'ingesso di casa davvero non faceva miracoli quando si trattava di ricaricare le batterie per un altro massacrante giorno di lavoro... soprattutto quando il lavoro era quello dell'editore.
        Quotidianamente, Onodera Ritsu si chiedeva quanto gli ci sarebbe voluto per morire a causa del troppo stress, della mancanza di sonno e di un'adeguata dieta. Venticinque anni erano davvero troppo pochi per una fine così misera... e non l'aveva ancora fatta pagare ai suoi ex-colleghi che l'avevano denigrato quando faceva l'editore nella compagnia di suo padre!!
        "Non posso certo tirare le cuoia in questo modo!" pensò irritato.
        Però, al momento, il suo problema principale era non svenire prima di arrivare all'ascensore, altrimenti chi l'avrebbe sentito Takano-san... l'avrebbe sgridato per tutto il santo giorno, rendendogli la vita ancora più impossibile del solito
ed era l'ultima cosa di cui avesse bisogno.

        Finalmente davanti all'ascensore, si rese conto, mentre premeva il pulsante, che l'effetto dell'energy drink che si era scolato sulla metro iniziava a fare effetto: la sua vista non era più annebbiata e sbattere le palpebre non gli costava più un'enorme fatica, perfino la tracolla e la borsa con i 'name' che si era portato a casa non sembravano più pesare come un macigno. Era ancora stanchissimo, ma andava leggermente meglio.
        Il
ding! che segnava l'arrivo dell'ascensore lo risvegliò dalla trance in cui era caduto mentre pensava, le porte si aprirono e lui le oltrepassò, già pregustando di gettarsi sulla sua sedia, premendo poi il pulsante con scritto '4' con la mano libera.
        "Ah! Aspetta un secondo per favore, devo salire anche io!!" disse una voce femminile, fastidiosamente alta per le povere orecchie stanche di Ritsu, che proveniva da dietro una pila di libri. Ritsu spostò un piede in avanti per bloccare le porte e lasciare salire la donna - il suo cervello era ancora troppo intontito per pensare lucidamente e decidere che una donna così allegra di prima mattina non era una buona cosa, visto com'era ridotto.
        "Grazie mille." sospirò la donna, prima di aggiungere, "Oh, potresti premere il 5? Sai com'è, con tutti questi volumi mi è impossibile." Ritsu fece quello che gli era stato chiesto, notando vagamente che il tono della donna era alquanto autoritario, anche se pacato - probabilmente era qualcuno che occupava una posizione di rilievo.

        La salita fu silenziosa, così la donna ne approfittò e si girò appena per dare un'occhiata di sfuggita al ragazzo che le faceva compagnia e lo
scrutò per bene: capelli castano chiaro (un po' sporchi ma che ancora potevano reggere un altro paio di giorni), occhi verdi (con delle gran belle occhiaie, sintomo che doveva aver saltato almeno tre giorni di sonno, o che aveva dormito molto poco e male), spalle e schiena non troppo larghe e curve (non era certo un tipo sportivo, stava seduto molto e al momento stava in piedi a malapena), era magro (e probabilmente aveva perso peso negli ultimi tempi a giudicare dalla cintura), le mani erano chiazzate di rosso (la penna per correggere i 'name'), i vestiti erano tutti stropicciati (segno che o li aveva messi più giorni di seguito e ci aveva dormito dentro)...
        Aveva tutte le caratteristiche base di un editore.

        La donna lo fissò di nuovo in viso. Aveva qualcosa di familiare... l'aveva già visto? Beh, lavorava alla Marukawa quindi era probabile perònotò allora l'altro bottone premuto sulla pulsantiera con i numeri dei piani: il 4...

        "Hahah! Ora ho capito...!" disse la donna, ridendo leggermente e attirando l'attenzione di Ritsu. "Ti chiami Onodera Ritsu, vero? Sei un editore della Emerald, sotto Takano-san." disse, e non era una domanda bensì un'affermazione.
        Ritsu annuì vagamente, domandandosi come facesse quella donna a conoscere il suo nome - ma soprattutto chiedendosi chi fosse.
        "Oh, mi dispiace, non mi sono presentata! Sono Okuda Setsuko, capo-editore della Sapphire, piacere." lo informò Setsuko-san con un sorriso appena visibile oltre la pila di volumi che aveva fra le braccia.
        "Ah... oh, no, piacere mio!" fece Ritsu inchinandosi profondamente per nascondere il viso in fiamme - improvvisamente era sveglio e pienamente cosciente di com'era ridotto. La donna sembrò non fare caso all'imbarazzo di Ritsu (dopotutto sapeva benissimo cosa significava essere un editore).
        "Kisa mi ha parlato di te, di sfuggita, per questo so chi sei." gli disse invece Setsuko-san. "Visto che sei un suo collega, ho qualcosa che potrebbe piacerti, Onodera-kun." continuò la donna prima di bilanciare i libri su una mano (poggiando il resto del peso contro il proprio corpo) e togliere uno dei volumi dalla cima, porgendolo a Ritsu che lo prese senza riflettere
era troppo sbalordito da dimostrazione di equilibrio della capo-editrice... aveva pure i tacchi!!
        "Woah...!" pensò Ritsu proprio mentre l'ascensore si fermava al quarto piano con il solito
ding!
        "E' il tuo piano, Onodera-kun." gli fece presente la donna, "Alla prossima, e se quel volume ti piace puoi dirlo tranquillamente a Kisa, dovrebbe avere anche gli altri!" concluse a mo' di saluto, mentre le porte dell'ascensore si chiudevano.

        Ritsu si avviò verso la parte del piano riservata alla rivista Emerald e, vedendo già dal fondo del corridoio uno spicchio di carta da parati rosa infestata di conigli, sentì un inizio di mal di testa pulsargli dietro gli occhi. Con un sospiro, pensò che se avesse distolto lo sguardo non sarebbe stato poi così male, perciò fissò gli occhi a terra e solo allora si ricordò del volume che aveva in mano.
        Sollevò la suddetta mano e voltò il libro per vedere la copertina...
        Fiori
rossi lungo tutto il bordo, il titolo 'Jun'ai Romantica' scritto con complicati ghirigori di un rosa acceso glitterato e, al centro, l'illustrazione di due uomini (uno sulla trentina con capelli così chiari che sembravano biondo platino e occhi quasi viola; l'altro un ragazzo poco più che ventenne con capelli castano scuro e occhi verdi) abbracciati, uno dei due con uno yukata mezzo aperto che a malapena copriva la zona pelvica.
        "... No... dev'essere un'allucinazione." Ritsu scosse la testa per schiarirsi le idee e riguardò la copertina.
        Uguale.
        Era proprio quella.
        ... Era un-un... non riusciva a dirlo.
        "Oooh, Ricchan, cos'hai lì??" chiese Shouta incuriosito, alzandosi dalla sua sedia e piazzandosi davanti a Ritsu, che si spaventò perché non si era accorto di essere arrivato al suo posto. Il volume gli venne strappato dalle dita senza troppa eleganza ma prima che Ritsu potesse dire qualcosa, Shouta sgranò gli occhi e passò lo sguardo dal volume a Ritsu e viceversa.
        "Dove l'hai preso? Chi te l'ha dato??" volle sapere l'editore che sembrava morire dalla voglia di leggere quello che aveva fra le mani, ma non prima di sapere come aveva fatto il suo collega più giovane a metterci lo zampino prima di lui.
        "... Okuda...san..." mormorò Ritsu, ancora scioccato.
        "Ah! Maledetta strega, le avevo detto di darlo a me per primo...!" sbottò Shouta, evidentemente infastidito. "Però, beato te Ricchan! Oh, non ti dispiace se lo leggo prima io, vero??" senza aspettare una risposta, l'editore più vecchio si risedette al suo posto e iniziò a leggere avidamente. Ad un certo punto, Shouta alzò il viso verso Ritsu e disse, "Sai, Ricchan, non ti conviene leggere questo subito - è meglio se parti dall'inizio! Ecco qua!!" e tirò fuori il primo volume della stessa serie da uno dei cassetti della scrivania.
        Mal interpretando l'immobilità del collega, Shouta accorse a difendere l'opera. "Akikawa-san è un'ottima autrice!! Lo stile e la fluidità dei dialoghi sono magistrali, la trama è coinvolgente e le scene di sesso sono assolutamente eccitanti!!" disse con un enorme sorriso stampato in faccia.
        Uno spasmo si impadronì della faccia di Ritsu che, improvvisamente ed incurante di essere sentito da tutto il piano, si mise ad urlare in preda alla rabbia, "Perché sono perseguitato da pervertiti!! Piantatela di scaricarmi
addosso cose per cui non ho il minimo interesse! Le Boy's Love non mi intessano, le trovo disgusto!!"
        "Sai che sei un bell'ipocrita, Onodera?" la voce di Takano lo interruppe all'improvviso. Avvicinandosi a Ritsu con passo calmo e controllato, gli si fermò alle spalle e si abbassò quel tanto che bastava per sussurrargli nell'orecchio "... Eppure non mi pare che quello che abbiamo fatto l'altro giorno ti sia dispiaciuto..."
        Takano si allontanò subito dopo come se nulla fosse successo, dicendo a tutti di tornare a lavoro.
        Ritsu si accasciò sulla sedia, sconfitto su tutta la linea e talmente rosso in viso che ci si sarebbe potuto cucinare sopra. Era consapevole degli sguardi dei suoi colleghi che lo fissavano intensamente e con l'aria di sapere perfettamente quello che il loro capo gli aveva detto sotto voce, ma tentava di ignorarli.

        Nessuno volle gettare benzina sul fuoco, così Ritsu fu lasciato in pace per tutta la giornata.
        Mentre scendeva con l'ascensore in compagnia di Shouta, quest'ultimo si voltò verso Ritsu e gli disse sorridendo, "Sai, Ricchan, Setsuko non sbaglia mai in quel campo... non è la capo-editrice del dipartimento BL per niente." prima di uscire dalle porte e lasciare l'altro nell'ascensore, ancora una volta scioccato, sconfitto ed imbarazzato.






Nota: *Okuda Setsuko= il nome è inventato, ma il personaggio esiste e compare in uno dei capitoli dedicati a Kisa ed è, appunto, la capo-editrice della sezione Boy's Love della Marukawa, che pubblica sulla rivista Sapphire.

   
 
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