Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ElyTheStrange    10/08/2011    7 recensioni
Molly Weasley si era sempre considerata una persona molto fortunata. Certo, la sua vita non era sempre stata semplice, la situazione economica era davvero pessima e la minaccia di Voldemort era sempre più concreta, ma lei poteva vantare una famiglia meravigliosa che rendeva tutte queste cose soltanto dei dettagli insignificanti al confronto.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia, Weasley, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley, Molly, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Altra shot. In questi giorni va così, sono shottosa. Spero vi piaccia, buona lettura.

 

 

 


La ricchezza di Molly Weasley.

 

Molly Weasley si era sempre considerata una persona molto fortunata. Certo, la sua vita non era sempre stata semplice, la situazione economica era davvero pessima e la minaccia di Voldemort era sempre più concreta, ma lei poteva vantare una famiglia meravigliosa che rendeva tutte queste cose soltanto dei dettagli insignificanti al confronto. Aveva un marito meraviglioso, che amava e che l'amava più di ogni altra cosa al mondo e sei meravigliosi bambini che le riempivano le giornate e il cuore di gioia. Il primo era Bill di undici anni, poi c'erano Charlie di nove, Percy di cinque, i gemelli Fred e George di tre anni e il piccolo Ronald di soli quattro mesi. Bill era un vero e proprio ometto di casa e si occupava dei suoi fratelli minori con una diligenza ammirevole. Charlie era un bimbo timido e riservato, sempre occupato a giocare con un peluche a forma di drago che Arthur gli aveva regalato un Natale. Percy era un bimbetto molto serioso per la sua tenera età e spesso lo si poteva trovare in camera sua, con il visino magro nascosto dietro a qualche vecchio tomo di pozioni o di incantesimi, anche se ancora non sapeva  leggere. Infine c'erano Fred e George, i due piccoli furfanti di casa. Nonostante fossero ancora molto piccoli avevano già una bella lista di malefatte. Come quella volta che avevano quasi ucciso Percy nel tentativo di raggiungere il barattolo di biscotti in cima alla credenza o quando avevano rischiato di far esplodere l'intera casa per aver aggiunto le carote del pranzo alla pozione Pepata che Molly stava preparando per curare il raffreddore di Charlie. Senza parlare poi dei loro frequenti litigi, che da quando erano entrati nella fase del "è mio" erano peggiorati notevolmente. Iniziavano sempre con un orsacchiotto di pezza o con qualsiasi altro arnese che attirasse l'attenzione di uno dei due, appena l'oggetto finiva nelle manine paffute di uno aveva inizio una vera e propria guerra. Cominciavano a strattonarsi a vicenda e si davano battaglia a suon di: "è mio!", "no, è mio", "no! È mio tu sei brutto", "no, tu sei brutto" per poi continuare con "mamma, Fred mi ha detto brutto" e "non è vero, mamma, George dice le bugie!" poi il silenzio, interrotto solamente dai rumori di una colluttazione. Quando Molly li raggiungeva c'era sempre un graffio o un livido a ornare le faccine tonde dei due gemelli.

Quel giorno non era diverso dagli altri. Molly stava rientrando dal giardino con una cesta colma di vestiti puliti, quando sentì i gemelli urlarsi contro nella loro stanza.

- È mia!

Sbraitava uno.

- No, è mia!

Ribatteva l'altro. La donna sospirò esasperata. Lanciò un'occhiata in soggiorno, dove Bill stava leggendo un libro intitolato "Draghi, creature incomprese" a Charlie e a Percy che lo ascoltavano completamente assorti, seduti a terra con le gambe incrociate. Molly sorrise, posò la cesta sul tavolo e si apprestò a raggiungere i gemelli. I bambini si stavano spintonando, ma non avevano nulla tra le mani e la donna crucciò le sopracciglia chiedendosi quale fosse il motivo di questo ennesimo litigio.

- Fred! George! Smettetela immediatamente!

Sbottò avvicinandosi e cercando di allontanare le manine di Fred che stringevano saldamente i capelli del suo gemello. Quando finalmente riuscì a dividerli lanciò a entrambi uno sguardo severo.

- Si può sapere perché state litigando ora?

Domandò arrabbiata. I bambini si guardarono in cagnesco ancora qualche istante.

- Fred dice che sei sua, ma non è vero!

Borbottò George puntando i suoi occhioni azzurri in quelli della madre. Molly sorrise intenerita.

- La mamma è mia!

Decretò il piccolo stringendosi alla madre. Fred s'infuriò ulteriormente e assestò un calcio sul ginocchio del fratello che cominciò a piangere disperatamente. Nella stanza accanto si sentì il pianto di Ron che era stato svegliato dal trambusto.

- Fred! Non si picchia, quante volte te lo devo dire?

Lo rimproverò Molly prendendo in braccio George.

- Su, su tesoro, non è successo niente.

Disse carezzandolo sulla testa per calmarlo.

- Fred, ora voglio che tu stia qui a riflettere su quello che hai fatto, mentre io e George andiamo a prendere il piccolo Ron.

Così dicendo si avviò verso il corridoio.

Qualche minuto dopo tornò con George per mano e Ron accoccolato docilmente tra le braccia. Fred era seduto sul suo letto con un'espressione risentita.

- Fred, sei pronto a chiedere scusa?

Domandò dolcemente. Il bimbo s'imbronciò ancor di più e incrociò le braccia al petto.

- Fred...

Molly si sedette accanto al piccolo e gli carezzò i capelli spettinati.

- Tu sai quanto siete fortunati voi due? Non è cosa da tutti avere un fratello gemello. Voi crescerete insieme e farete un sacco di cose grandiose, ne sono certa e sai perché?

Il bimbo scosse il capo, guardando la madre con viva curiosità.

- Perché, qualunque cosa succeda, avrete sempre l'un l'altro.

Fred si lasciò sfuggire un sorrisetto soddisfatto e lanciò un'occhiata furtiva al bimbo identico a lui che stava fermo immobile al centro della stanza, rimandandogli lo stesso sguardo.

- Scusa George.

Disse scendendo dal letto e avvicinandosi al fratello. George sorrise.

- Forse dovresti anche dirgli che gli vuoi tanto bene anche se a volte litigate.

Il bimbo guardò la madre, confuso.

- Ma lui lo sa, lo sai vero?

L'altro rispose con un'alzata di spalle. Fred gli si avvicinò ancora.

- Beh allora sallo!

E così dicendo lo abbracciò di slancio. Molly osservò la scena con gli occhi inumiditi dalla commozione. Sì era decisamente una persona veramente fortunata.

 

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

*SPAZIO AUTRICE*

Questa shot mi è uscita abbastanza di getto, sentendo i miei di piccoli furfanti che litigavano furiosamente :) amo i gemelli e non potevo non scriverla.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ElyTheStrange