rieccoci. per chi non ha letto "vacanza da ricordare" un paio di precisazioni. Kate è la cugina di James Potter. tutta la sua famiglia è stata assassinata durante l'estate. per il resto alla fine...EE

“È lei? Quella che era sul giornale? Katleen Potter?”
“Sì! Proprio lei. Poveretta. Chissà come soffre…”
Reprimo a malapena l’istinto di lanciare una maledizione sui bambinetti del primo anno che stanno facendo questi commenti e accelero il passo. Sono arrivata a scuola da due giorni, e se non sto attenta rischio come minimo di essere espulsa. Come mi ha gentilmente annunciato la McGrannit giusto ieri sera.
Non è colpa mia. Non posso sopportare di essere sbirciata ovunque vada. Non vado in bagno durante i cambi delle ore, mangio solo quando la sala grande è quasi vuota, sto poco in sala comune… tutto inutile. Dovunque vada la gente mi segna a dito.
Persino ieri sera ai provini c’era mezza scuola. Solo per vedermi. Come se fossi una sorta di fenomeno. Non ho resistito, e ho lanciato una fattura gambemolli su un corvonero particolarmente sfrontato che mi chiedeva se sapevo chi erano i colpevoli di…della…
“Potter! Tutto bene? Mi sembri turbata!” Lumacorno fa il premuroso.
“No, professore, sto bene. Non si preoccupi.”
Non sto bene. E Lumacorno fa bene a preoccuparsi. Ma purtroppo non può fare niente. Quindi, meglio che non si impicci.
Accanto al mio calderone comincio a scegliere gli ingredienti per la soluzione corroborante.
Allora…questo ce l’ho…ahia! Elleboro! Mi servirà una mano. Una goccia d’essenza e sono fuori combattimento per una settimana.
“Ehi! Ray! Mi serve una mano con l’elleboro!” sussurro Ray Copper. Una delle poche persone che riesco ancora a tollerare. Si comporta normalmente con me, come ha sempre fatto. È più o meno l’unico…
“Certo, Kate. Me l’aspettavo. Ecco… fatto! Se ti serve una mano…” e si volta verso il suo calderone.
La pozione al momento è color cristallo, e vedo il mio riflesso. Ho gli occhi un po’ lucidi, e sono pallida. Deve essere questo che ha messo in allarme Lumacorno. Io ci ho fatto l’abitudine.
Torno a pensare alla pozione. Il lavoro mi rilassa, è piacevole.
Alla fine dell’ora sono avanti a tutti gli altri.
Corro fino all’aula di incantesimi. Meno gente mi vede meglio è. Purtroppo ho fatto anche troppo presti. Il professor Fennich ancora non c’è. Mi siedo sul davanzale della finestra sul lato opposto alla porta.
“tu che ne dici…potrebbe essere la volta buona!”
“Non so, Sirius. Potremmo sbagliare di grosso e finire nei guai!”
“Io dico di no…è un ottimo libro. E almeno un tentativo dobbiamo farlo!” risponde Sirius.
Loro! non so se voglio vederli o no. Il mio corpo decide per me. Mi volto e li saluto, con un mezzo sorriso. Il più ampio da un mese a questa parte.
“Ehi Kate! Che ci fai qui da sola?” chiede Jim. Sembra imbarazzato.
“aspetto che arrivi Fennich…voi? Qualche scherzetto in vista?” chiedo. Questi quattro…a dire la verità ce ne sono solo tre, Remus non si vede, sono i più grandi combiadisastri della scuola.
“Cucciola, non sono così scemo da venirlo a raccontare a un prefetto!” ride Jim, ma non è tanto convinto.
Accuso il colpo. Non tanto la frecciatina quanto il nomignolo che ha usato. Solo i miei fratelli mi chiamavano cucciola. Cerco di reagire, ma le parole mi restano in gola. È più di un mese che nessuno mi chiama così. Mi sento come se fossi appena stata schiantata.
La comparsa del professore mi risparmia di dover rispondere. Sotto gli occhi attoniti dei tre corro in classe, senza salutarli neppure.

allora...mi sembra ci sia altro da dire se non... recensite!! grazie a tutti. EE