Questa
storia è stata scritta per il contest “Rose/Scorpius
– flash contest”
indetto
da Zuzallove.
La giudice è stata velocissima a consegnarci i risultati, e
sono
felice di annunciarvi che si è piazzata al secondo
posto.
Stappate
una bottiglia di spumante e festeggiate, su su!
Ci
rileggiamo alla fine ;)
***
Trasloco.
Rose
odiava quella parola. Odiava gli scatoloni. Odiava dover riporre le sue
cose in
spazi angusti. Odiava doversi affidare a dei trasportatori magici
inaffidabili.
Insomma, odiava il concetto
di
trasloco.
Dover
svuotare la sua stanza la metteva di malumore. Andarsene da quella
casa, in cui
era cresciuta, la metteva di malumore. Chiudere i suoi peluches negli
scatoloni
la metteva di pessimo umore.
Se
pensava che quei peluches sarebbero andati all’orfanotrofio
locale, però, si
sentiva un po’ meglio. Lì ci sarebbero stati
bambini felici di giocarci.
«Grazie,
mamma. Non finirò mai! Mi spieghi perché ho
così tanti peluches?»
«Perché
quando eri più piccola non volevi altro. Questo ad esempio
te l’hanno portato
zio Harry e zia Ginny dal viaggio in Austria. E quest’altro
invece l’abbiamo
comprato al termine di quell’escursione a Woburn
Abbey. Non staccavi gli occhi
dallo scaffale e non riuscivamo a portarti
via!» disse Hermione, indicando rispettivamente
un’aquila e un cerbiatto. Poi
li prese e li infilò in uno scatolone che si trovava vicino
ai suoi piedi.
«Questo invece l’abbiamo comprato quella volta che
siamo andati ad Oxford ed
abbiamo visitato il collegio più antico della
città!»
«Giusto,
il Magdalen
College!» Rose sorrise
e
sfilò dalle mani di sua madre il Teddy Bear in toga e tocco.
Lo accarezzò per
qualche istante e le venne la tentazione di chiedere a sua madre di
tenerlo.
Decidendo che non era il caso lo infilò nello scatolone.
«E
questo?» chiese sua madre con in mano uno scimmiotto viola e
rosa. Rose scoppiò
a ridere, riconoscendo Pius.
«Quello
me l’ha regalato Scorpius un secolo fa! Non credevo neanche
di averlo ancora!»
«Sembra
il classico scimmiotto vinto al luna park.»
«Infatti.»
«Dai, Scorpius! Non è
divertente se dobbiamo fare la fila a tutte le attrazioni
perché tu non ti vuoi
spettinare!»
«Io non riesco a credere
che i Babbani si divertano così, Rosie!» le disse,
raggiungendola affannato.
«Sssssh! Non vorrai mica
farti sentire, Scorpius! Oggi sei un Babbano come loro, se no
perché avremmo
deciso di lasciare le bacchette a casa?»
Rose gli sistemò la
sciarpa, che dopo la corsa si era srotolata, attorno al collo.
Incontrò gli
occhi di lui, arrossì e si affrettò a togliere le
mani dal suo viso.
«Sei bellissima quando
arrossisci, Weasley» la baciò, e lei si
dimenticò delle file alle giostre, del
posto dove erano e anche di quello da dove venivano. Quando era con lui
Rose
dimenticava qualsiasi cosa.
Scorpius la prese per
mano e le sorrise. «Adesso possiamo goderci la
giornata?»
«Se usi battute vecchie
di cinque anni come posso resisterti?»
«Allora te lo ricordi!»
«Te l’ho detto. Mi
ricordo ogni cosa che ti riguarda, Scorpius.»
Si erano guardati negli
occhi per un lungo istante, prima che lui riprendesse in mano la
situazione.
«Allora, come ci organizziamo?»
«Ne scegliamo una a
testa?»
«Andata! Inizia tu!»
Erano saliti sulle
montagne russe e poi entrati nel tunnel dell’amore. Si erano
persi nel
labirinto degli specchi e spaventati nella caverna dei mostri. Dopo
pranzo la
giostra dei cavalli aveva fatto venire mal di stomaco a Scorpius e
avevano
deciso di camminare per un’oretta prima di continuare il loro
tour de force
sulle attrazioni.
Durante la passeggiata
erano passati davanti al chiosco del tiro al bersaglio.
«Vincerò un peluche per
te.»
«No, Scorpius, non -» ma
il ragazzo non volle sentire ragioni. La trascinò fino allo
stand e pagò tre
tiri.
E fu così che
l’ex-cacciatore – il suo ex-cacciatore – di Serpeverde le
regalò
quello scimmiotto viola e rosa.
«No,
mi hai chiesto qualcosa?»
Hermione
sorrise. «Se vuoi che metta anche questo nello
scatolone…»
Rose
sembrò doverci pensare un attimo. Scorpius le avrebbe detto
sicuramente che era
un’inguaribile romantica, ma lei voleva davvero separarsene
solo per quel
motivo?
«No,
signora Weasley, quello lo teniamo!» a beneficio di Rose, che
lo guardava
sorpresa, il ragazzo appena arrivato aggiunse: «Non posso
proprio permettere
che i nostri figli si perdano questo… coso!»
«Sei
sicuro che non mi rinfaccerai di averlo portato con noi?»
«Sicurissimo»
affermò Scorpius con voce decisa, mentre prendeva lo
scimmiotto dalle mani di
Hermione. «Certo che è proprio brutto!»
«Ma
è il più bello di tutti, per me! E il
più bello di tutti i tuoi regali.»
«Vi
lascio da soli» borbottò Hermione e si
avviò fuori dalla stanza.
«Sei
proprio certa di volermi sposare?»
«A
tre giorni dalle nozze, Scorpius? Sono sicurissima di volerlo fare. Tu,
piuttosto, sei sicuro di volere tutto il pacchetto Weasley-Potter come
parenti?»
«Senza
nessun dubbio. Ti amo» Scorpius chinò il viso su
quello di Rose e la strinse a
sé, con ancora lo scimmiotto tra le mani.
«Anch’io
ti amo, Scorpius. Da morire.»
***
-
L’aquila
è il simbolo dell’Austria ed è presente
anche sulla bandiera della nazione.
- Woburn Abbey è la tenuta del Duca di Bedford, ci si fanno visite turistiche tutto l’anno, ci sono lo zoo e dei piccoli chioschi dove vendono di tutto, anche i peluches;
- Il Magdalen College è davvero uno dei collegi più antichi di Oxford – il più antico in realtà è il Merton College, dove però non si possono fare visite guidate.
-
I
fatti del racconto principale si svolgono quando Rose e Scorpius hanno
più o
meno 23 anni, quelli del ricordo di Rose, invece, quando ne hanno 19.
Il resto credo che si capisca dal racconto – almeno spero ;)
PS: Sì, Pius viene da Scor-Pius ;)