I
Mentre Komor sta
andando a lottare contro Camelia, l'affascinante capopalestra di
Sciroccopoli, che allena pokemon di tipo elettro, Emma gira la
città e visita il teatro musical, il campetto sportivo e lo
stadio stellare, dopo essersi riposata su una panchina, fa uno strano
incontro:
Un ragazzo molto carino, alto, con i capelli verdi e con un cappellino
da allenatore in testa, al collo porta una collana che raffigura un
pianeta con l’anello spezzato in due parti, una gialla e
l’altra azzurra, e sulla tasca dei pantaloni ha appeso un
cubo di rubik con un buco centrale.
Costui rivela di chiamarsi N, e di voler capire tutti i misteri del
mondo pokemon. Emma ha dei dubbi su di lui, ciò nonostante
chiacchiera per un po’ con N, lui le dice di far parte del
team plasma ma di essere un po' contrariato a quello che vogliono fare,
purtroppo, dopo aver acquistato un po' di sintonia con Emma,
lui riceve una chiamata via interpokè e deve andare, i due
si salutano. Appena N gira l’angolo, puntuale come un
orologio svizzero, spunta Komor dalla palestra con in mano una bella
medaglia luccicante:
- Ho vinto!
Ho vinto! Ho vinto! -
esclama Komor.
- bravo, complimenti… -
risponde Emma con un finto sorriso, sta ancora pensando a quel ragazzo:
bellissimo, ma altrettanto misterioso,
- devo rincontrarlo -
sussurra fra sé.
- cosa stai dicendo? -
il suo amico la fa tornare alla realtà,
- niente, niente, stai tranquillo. -
Emma vede Komor
allontanarsi gioioso e si incammina verso la città di
Libecciopoli. Camminando a testa bassa Emma inciampa nel piede di una
persona: –scu…– è N. Lei si
sente mancare il fiato, – E’ di nuovo
lui… – il ragazzo le solleva il mento
chiedendole:– va tutto bene? – lei annuisce. I due
vanno a prendere un gelato insieme e anche N comincia a provare
qualcosa per lei, ma non lo rivela.
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