Larmes
- LACRIME -
Quando
ero bambina mia nonna mi diceva sempre che alle donne come noi non serve piangere.
Mi
diceva che noi eravamo speciali e che noi avremmo potuto avere tutto quello che
volevamo con un semplice gesto della mano.
Ogni
volta che me lo diceva, però, non riuscivo a capire cosa intendesse con
quel ‘noi’.
Non riuscivo a comprendere a pieno le sue parole e il messaggio che esse
racchiudevano e neanche mi interessava, nella mia
innocenza di bambina.
È,
però, arrivato un giorno in cui capii. E capii, non perché
volessi capire, ma solo perché era destino che
accadesse. Perché una strana e rarissima coincidenza astrale ha deciso
che in un dato momento, di una data giornata la mia vita cambiasse per sempre.
Vi
è mai capitato di vivere un momento in cui, senza una ragione apparente,
capite un qualcosa che fino ad un attimo prima era da
voi considerato assolutamente sconosciuto e, alcune volte, anche inutile da
sapere? Un momento in cui, da un istante all’altro, cominciate a guardare
le cose come realmente sono, e non come credevate fossero fino a qualche secondo prima?
A
me è successo esattamente questo.
Ricordo
ancora quel momento. Ricordo di come all’improvviso capii il motivo di
tutti quegli sguardi che le persone mi hanno sempre rivolto nel corso della
vita. Capii il vero significato di quel ‘noi’. Capii perché negli
occhi delle donne leggevo invidia e odio e in quelli degli uomini
desiderio.
Bellezza.
Secondo
molti la chiave per il successo, secondo altri una prigione di vetro.
Secondo
me? Una tortura.
Spesso
mi tornano in mente le parole di mia nonna e altrettanto
spesso la maledico per avermi condannata a tutto questo. Per avermi condannata
ad essere odiata e vista solo come un prezioso oggetto da osservare e
desiderare di nascosto, piuttosto che come una persona. Perché io non
sono così cattiva come sembro. Non sono così snob,
né così altezzosa come tutti credono. Io sono così solo quando gli altri vogliono vedermi così.
Perché agli altri sta più comodo pensare che
io sia viziata e tendenzialmente stronza. Avete
visto? Mademoiselle Dalecour
sa dire anche le parolacce.
Quanto
ho odiato mia nonna in tutti questi anni. Lei era
convinta che la bellezza potesse comprare tutto, che fosse capace di aprire il
paradiso alle poche elette che erano state baciate dalla fortuna di possederne
almeno un po’. Mia nonna non era nient’altro che una sciocca. Lei
credeva così fermamente nella sua bellezza e nel potere che secondo la
sua ignoranza le conferiva, perché in effetti, non aveva altro.
Lei
era una Veela.
Sapete
come vengono citate le Veela
nei libri di magia? ‘Creature che hanno
l’aspetto di donne bellissime, capaci di ammaliare gli uomini in maniera
tale da metterli ai loro voleri’.
Ora, tralasciando il fatto che non credo che a qualcuno faccia piacere essere
chiamato ‘creatura’, come cataloghereste qualcuno che faccia parte,
anche se solo marginalmente di una stirpe come la mia?
Un
mostro.
Ma
io non sono un mostro.
Non
più.
Sapete
cosa mi ha cambiata? Vi do un aiuto: non è
stato un avvenimento, né un nuovo oggetto super costoso che mi è
stato regalato a Natale, né tanto meno una soddisfazione morale.
Cosa
rimane?! Una persona.
Un ragazzo ad essere precisi.
E
lui…bhè, lui è stato talmente in
gamba da rimettermi in riga e da far uscire la parte di me che ho sempre
tentato di celare, che ho sempre avuto paura di mostrare, perché
più fragile. La parte umana della viziatissima
Fleur. La parte che soffre quando
non si sente accettata dalla suocera o quando si sente chiamare
‘Flebo’ da Ginny e Hermione.
Cosa
credevate, che non me ne fossi accorta che in quella famiglia mi odiano tutti
fatta eccezione forse di Ron?
Non
sono stupida, sapete.
Questa
è l’ennesima prova che alle persone piace vedere solo quello che
è facile e non quello che è giusto.
Altrimenti,
perché l’uomo che amo mi vede in una maniera differente da come mi
vedono tutti gli altri? Ve lo dico io: perché lui ha avuto il coraggio e
la forza di andare oltre la mia patina di ragazza snob, bellissima e
consapevole di esserlo.
È
vero, so di essere bella, ma è pur vero che non
ne vado affatto fiera.
E
lui questo lo sa.
E
lui ora sta morendo.
In
questo momento darei qualsiasi cosa pur di farlo tornare da me.
Pur
di non far spezzare il filo a cui è appesa la sua vita da qualche ora.
Non
mi importa se tornerà sfigurato o ferito,
purché lui torni.
Se
lui tornerà, sarò io che curerò le sue ferite, così
come lui ha curato le mie, rendendomi la donna forte che ora gli veglia
accanto. La donna che ora è guardata da Molly
come una persona diversa, una persona degna di questo
nome. Anche lei sta capendo, proprio come aveva fatto lui, quando aveva segnato l’inizio della mia nuova vita, che la
vera Fleur non è altro che una ragazzina
spaventata, messa di fronte alla realtà del mondo troppo presto.
Non
mi reputo diversa dagli altri sotto questo punto di vista. Siamo stati tutti
strappati dall’innocenza e dalla spensieratezza che dovremmo avere, per
fronteggiare qualcosa che è più grande persino di colui che
l’ha creato. Tremo al solo pensiero di sapere cosa ci aspetta.
Tremo
perché lui adesso non c’è.
Tremo
perché ora sono io a dover badare a lui e non il contrario.
Tremo
perché è tempo di crescere per tutti e perché è non
ci si può più nascondere.
Sto
piangendo ora.
Sto
piangendo in cerca di speranza e in cerca di risposte,
che però sembrano diventare man mano più sfuggevoli ogni secondo
di più.
E
sapete qual è la cosa assurda? La cosa assurda è che in questo
momento mi ritornano in mente le parole di mia nonna, come il suono di una nenia
infinita.
Noi
non abbiamo bisogno di piangere. Noi siamo forti. Noi siamo come dee. Noi. Cosa
è rimasto di tutto quello splendore in me in questo momento?
Nulla.
Il
fiore è avvizzito sotto il peso della tempesta.
FINE.
Ok, ok…questo è
stato un esperimento, giusto per vedere se scrivo decentemente anche in generi un pochino più seri oltre che nelle commedie
romantico-zuccherose! ^^’’’ Ho già scritto qualcosina di triste, ma quello era uno sfogo più
che altro nervoso, quindi questa è la mia prima ff
triste-introspettiva ideata in maniera non avventata dalla mia mente
disturbata! ^^’’’’ Non è assolutamente il mio
genere, quindi se non vi piace – cosa assai probabile,
ahimè…ç_ç – sappiate
almeno che ci ho messo tutto l’impegno possibile!!! Mi raccomando, fatemi
sapere cosa ne pensate, adoro i vostri commenti!!!!!!!!!! ^o^!
Non vi voglio rubare altro tempo, perciò…baciottoni
oni oni oni!!!!! Alla
prossima! ^o^