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Autore: _Secret_    11/08/2011    4 recensioni
- L’amore può toccarci una volta
E durare per una vita
E non mollare mai finchè non saremo morti
L’amore è stato quando ti ho amato
Una sola vera volta a cui resto aggrappata
Nella mia vita noi continueremo ad andare avanti
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era una serata come tante nell’epoca sengoku. Dopo una giornata di cammino  a dir poco estenuante, Kagome era riuscita, con non poche difficoltà, a convincere Inuyasha a fermarsi per riposare vicino ad una sorgente termale. Così ora, dopo un bel bagno rilassante, si trovavano tutti seduti di fronte al fuoco a ridere e scherzare. Kagome persa nei suoi pensieri si era estraniata dai discorsi dei suoi amici. Quella sera si sentiva particolatmente felice. Non capiva perché, ma le sembrava una serata splendida. Forse per i fiori primaverili appena sbocciati, forse per le stelle che riempivano il cielo, forse per la luna piena che rendeva tutto un po’ magico, o, più semplicemente, perché la notte precedente aveva sognato il ragazzo che amava, inuyasha, e la baciava. Sapeva bene che quel sogno non si sarebbe mai avverato, ma le era sembrato così reale. Aveva sentito un forte calore sulle labbra, il suo profumo inebriante, un misto di muschio e profumo di uomo, brividi che gli correvano per tutto il corpo. Da quella mattina quando si era svegliata era di buon umore. Senza rendersene conto iniziò a canticchiare un motivetto che il pensiero di quel sogno le aveva ricordato.
-        Every nignt in my dream
I see you I feel you
That is how I know you go on
Far across the distance
And spaces between us
You have come to show you go on
Near, far, wherever you are
I belive that the heart does go on
Once more you open the door
And you’re here in my heart
And my heart will go on and on…-
I quattro amici, prima intenti a chiacchierare, contemporaneamente si zittirono al suono della voce melodiosa della ragazza. Ascoltarono perplessi cercando di capire cosa stesse dicendo, senza riuscirci.
-        Love can touch us one time
And last for a life time
And never go till we’re gone
Love was when I loved you
One true time I hold you
In my life we’ll always go on
Near, far, wherever you are
I belive that the heart does go on…-
Erano sempre più preoccupati a sentirla cantare in quella strana lingua, ma quando Miroku e Sango cercarono di interromperla Inuyasha, assorto dalla voce melodiosa della ragazza, li bloccò. Continuarono ad ascoltare la ragazza che, con la testa rivolta verso il cielo e gli occhi chiusi, un’espressione rilassata sul volto, era completamente presa dalla canzone.
-        Once more you open the door
And you’re here in my heart
And my heart will go on and on
mmmm…
You’re here, there’s nothing I fear,
And I know that my heart will go
We’ll stay forever this way
You are safe in my heart
And my heart will go on and on
mmmmm….-
Quando la ragazza aprì gli occhi si rese conto che quattro persone attorno a lei la fissavano preoccupate.
Fu Sango per prima a prendere la parola.
-        Kagome-chan stai… stai bene?
-        Emm- la ragazza balbettò, a disagio per via degli sguardi fissi su di lei- c-certo Sango perché?
-        Bè ecco… stavi cantando… - ma non riuscì a finire la frase perché venne interrotta dall’urlo della ragazza.
-        COSA?? Stavo… stavo cantando ad alta voce??-
I quattro la guardarono annuendo, mentre un enorme gocciolone si formava sulle loro teste. Il viso della giovane diventò rosso di vergogna per la gaffe appena fatta.
-        Divina Kagome – disse Miroku – siete sicura di stare bene?
Kagome, con le guance ancora tendenti al cremisi, lo guardò con aria interrogativa, non capendo perché fosserò così preoccupati. Infondo aveva solo cantato ad alta voce senza rendersene conto, cosa alquanto imbarazzante, ma non era mica stata attaccata da un demone!!
-        Certo Miroku-sama perché?-
-        Kagome – la chiamò il piccolo Shippo avvicinandosi a lei – prima quando cantavi… usavi una lingua strana… non è che oggi ti si è attaccato un demone parassita è?-
Kagome fisso prima il piccolo kitsune, poi gli altri tre suoi amici per qualche secondo prima di scoppiare in una fragorosa risata senza riuscire a trattenersi, lasciando basiti tutti i presenti, che continuarono a fissarla. Quando finalmente riuscì a darsi un contegno spiegò ai quattro che quella lingua ‘strana’ è una lingua straniera che si studia nelle scuole del suo tempo: l’inglese.
Gli occhi di Sango brillavano per la curiosità mentre ascoltava la spiegazione dell’amica.
-        Kagome-chan- disse – se studi questa lingua allora sapresti spiegarmi cosa dice la canzone?-
-        Be… ecco… non so se mi ricordo le parole precise…
Ogni notte nei miei sogni
Ti vedo ti sento
È per questo che so che tu andrai avanti
Lontano, attraverso le distanze
E gli spazi tra noi
Sei venuto per mostrare che continui ad andare avanti
Vicino, lontano, ovunque tu sia
Io credo che il cuore vada avanti
Ancora una volta apri la porta
Sei qui nel mio cuore
E il mio cuore continuerà ad andare avanti…-
Tutti i presenti ascoltavano attenti la giovane miko del futuro che parlava, mentre l’atmosfera si faceva sempre più magica.
-        L’amore può toccarci una volta
E durare per una vita
E non mollare mai finchè non saremo morti
L’amore è stato quando ti ho amato
Una sola vera volta a cui resto aggrappata
Nella mia vita noi continueremo ad andare avanti
Vicino, lontano, ovunque tu sia
Io credo che il cuore vada avanti
Ancora una volta apri la porta
Sei qui nel mio cuore
E il mio cuore continuerà ad andare avanti

Sei qui, non c’è niente che io tema,
e io so che il mio cuore andrà avanti
resteremo per sempre così
sei al sicuro nel mio cuore
e il mio cuore andrà sempre avanti.
Se non ricordo male dovrebbe essere più o meno questo il significato…-
Kagome si ritrovò davanti una Sango commossa, che senza rendersene conto si era avvicinata a Miroku seduto accanto a lei. Erano proprio carini. Sorrise a quel pensiero.
-        Oh Kagome-chan… è bellissima! È così romantica!!-
-        Sanguccia miaa! Sei così dolce!-
Ma il povero monaco non fece in tempo a parlare che una dolce manina si apprestò a lasciare un bel segno rosso sulla sua guancia. Infatti una mano del bonzo era ‘accidentalmente’ finita sul fondoschiena di Sango.
-        Miroku… brutto maniaco!!... comunque Kagome scuasa se te lo chiedo ma… a cosa stavi pensando prima? È da questa mattina che sei sovrappensiero con un sorriso sempre stampato in faccia e poco fa, sempre sovrappensiero, ti sei messa a cantare una canzone così romantica… si può sapere cosa è successo?
Le guance della ragazza si tinsero di rosso a quella domanda. Avrebbe raccontato volentieri a Sango del suo sogno, ma non li davanti a tutti e soprattutto davanti a lui.
-        Nulla è che sta notte ho fatto un sogno… ma è così tardi!! Dovremmo andare a dormire altrimenti non riusciremo ad affrontare al meglio il viaggio di domani.- disse la ragazza lasciandosi scappare risolini nervosi.
Tutti notarono bene il nervosismo nella voce di Kagome e il suo disperato tentativo di cambiare discorso ma fecero finta di niente, costretti a darle ragione, e si misero a dormire nei sacco a pelo che la ragazza aveva portato. Sango con Kirara e Miroku con Shippo, mentre Inuyasha si coricava come sempre sul ramo di un’albero. Quando a tarda notte la ragazza, che non riusciva a prendere sonno, fu certa che tutti dormisserò si alzò e si avviò alla sorgente termale decisa a farsi un bagno per rilassarsi, ma quando arrivò lo spettacolo che trovò la lasciò a dir poco estasiata. Gli alberi che contornavano la piscinetta naturale lasciavano aperto lo spazio al si sopra di essa permettendo così di osservare il cielo stellato mentre l’acqua illuminata dal chiarore lunare creava mille riflessi. Mai aveva trovato un posto così romantico in cui stare per lasciarsi tranquillamente cullare dai suoi pensieri. Si sedette sul prato immergendo le gambe in acqua mentre il volto alzato scrutava il cielo.
Un venticello primaverile le scompigliò i capelli e lei si lasciò andare a quella dolce sensazione di freschezza che la calmava, chiudendo gli occhi per assaporarla a pieno. Un improvviso rumore di passi dietro di lei la ridesto, ma non aprì gli occhi. Sapeva bene chi era. Lui. Sempre lui che ogni volta che era da sola la seguiva per proteggerla. Che quando aveva paura era li per confortarla. Lui che popolava i suoi sogni più belli. Lui che non sarebbe mai stato suo perché amava un’altra, ma colui per cui lei ci sarebbe sempre stata.
Il fruscio dell’erba accanto a se l’avvertì che si era seduto.
-        Inuyasha. – disse rimanendo immobile.
-        Sciocca! Perché ti sei allontanata da sola… e se un demone ti avesse attaccato?-
-        Non avevo paura perché sapevo che ci saresti stato tu a proteggermi. Ci sei sempre.-
Le guance della giovane si imporporarono non appena ebbe pronunciato quelle parole, ed era sicura che anche quelle del ragazzo avevano fatto la stessa fine. Sorrise a quel pensiero. E si, il grande mezzo-demone inuyasha era un timidone e lei lo sapeva bene.
-        Kagome posso farti una domanda?
La ragazza aprì gli occhi e si voltò a guardarlo. Ambra e cioccolato si incontrarono in quella magica atmosfera.
-        Ecco… oggi hai detto che… emmm…-
-        Si?-
-        Quella canzone… ti è venuta immente ripensando al sogno che hai fatto ieri…-
Le guance della ragazza, se possibile, diventarono ancora più rosse a quel pensiero.
-        S-si-
-        Ecco… io volevo sapere… che cosa avevi sognato.-
Lo sapeva. Sapeva che stava per rivolgerle quella domanda. E adesso cosa avrebbe risposto? Ci pensò un po’ poi si decise che era arrivato il momento. Doveva dirgli la verità.
-        Io… io… ho sognato… te… ecco tu … io… insomma…-
-        Noi?-
-        Si noi… stavamo… cistavamobaciando-
L’ultima perte la disse tutta d’un fiato. Ci furono interminabili minuti di silenzio tra i due, poi Inuyasha prese la parola.
-        C- come mai hai… fatto ecco… questo sogno?- disse biascicando le parole.
-        Be non lo so… forse perché… ecco…- esitò.
-        Perché?- Kagome sbuffò. Certo che Inuyasha a volte, il più delle volte, era davvero lento a capire. 
-        Perché ti amo inuyasha.-
Ecco l’aveva detto. E adesso cosa sarebbe successo? Sentiva le sue guance in fiamme e per l’imbarazzo non riusciva ad alzare gli occhi. Sapeva che non avrebbe retto il confronto con l’oro colato del ragazzo.
-        Kagome-
-        …-
-        Guardami- la ragazza non l’ascoltò. Era troppo imbarazzata.
-        Kagome, Guardami!!-
Il ragazzo le prese il mento fra le dita e le alzò il viso in modo da poterla guardare negli occhi. Accadde tutto in modo talmente veloce che Kagome impiegò qualche secondo per capire cosa stava succedento. Le labbra di Inuyasha premevano sulle sue con dolcezza. Fu un bacio passionale in cui le loro lingue si cercavano, si trovavano per poi riperdersi e assaporare il desiderio di aversi ancora e ancora.
Quando si allontanarono per riprendere fiato, entrambi ansimavano.
-        Ti amo anche io Kagome –
La ragazza rimase spiazzata da quelle parole, ma non ebbe il tempo di fare nulla, perché le labbra dell’hainoyu si impossessarono di nuovo delle sue togliendole il respiro. Aveva paura, perché ancora c’erano tante cose da risolvere, ma non le importava. Era felice, perché ora sapeva che i loro cuori sarebbero andati vanti. Insieme.

  
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