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Autore: roby chan    05/04/2006    3 recensioni
Una voce nella notte... Vari personaggi raccontano un pezzo di storia sconosciuta ai più. R & R please!
Genere: Generale, Triste, Malinconico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOEMI


Dormi e sogna.
Dormi e sogna, piccolo.
E mentre dormi lascia che ti racconti una storia.
Lascia che la mia voce scivoli nei tuoi sogni.
Tanto quando ti sveglierai non ricorderai nulla.
Come sempre.
Già perchè ogni giorno della mia non-vita lo passo accanto a te.
Non-vita.
Non-esistenza.
Del resto come la definiresti una vita sigillata, rinchiusa in una fredda prigione di cristallo.
Costretta in un sonno senza fine.
Un sonno innaturale.
Un sonno di protezione, nelle intenzioni di chi mi pose in questa bara trasparente.
La LORO protezione.
Non di certo la mia.
"Figlia del Mostro", "Creatura Infernale" e altri simili nomi mi sono stati affibbiati per anni.
Circa tre.
Dalla morte di mia madre al momento in cui mi rinchiusero nel mio feretro.
Per quanto giovane, la mia mente capiva ogni stilla delle loro cattiverie.
E il mio piccolo cuore soffriva.
Ma l'unica parola, quella che mi descriveva senza inganni, nessuno la diceva, urlava o bisbigliava.
Mezzosangue
Ciò che ero.
Ciò che sono.
Ciò che sarò per sempre.
Metà umana e metà...
No, ora non te lo dirò.
Magari più tardi, quando si avvicinerà il sorgere del sole.
Lascia che continui la storia.

Il tempo iniziò a passare.
Per quanto il mio corpo dormisse, la mia mente e il mio spirito erano svegli e vigili.
Inconsciamente, un giorno iniziai ad usare i miei poteri.
Separai il mio spirito dal corpo e lo lasciai vagare.
Dapprima per brevi periodi.
Poi sempre più a lungo.
Fu in una di queste occasioni che t’incontrai.
Ti vidi solo e mi avvicinai.
Mi sentii subito legata a te.
Iniziai a seguirti in ogni dove.
A casa a scuola, nei giardini e nelle vie della città.
Passavo accanto a molte persone per restati accanto, ma nessuno, neanche tu, si è mai reso conto della mia silenziosa presenza.

Più il tempo passava, più io diventavo potente.
Più diventavo potente, più poteri potevo gestire.
Restandoti accanto, apprendevo tutto quello che imparavi tu.
Non senza una punta d'orgoglio posso dirti che sarei stata una studentessa migliore di te.
Apprendevo con facilità, e più imparavo più volevo sapere.
Fu per questo motivo che in un impeto di disperazione mi recai nella biblioteca della scuola.
Ma per quanto lo desiderassi non potevo toccare nulla nella mia forma incorporea.
In quell’occasione però scoprii che potevo assimilare i contenuti dei libri.
Passai quella notte e quelle seguenti in ogni biblioteca o libreria della città.
(Ad essere sinceri non ci misi poche notti, ma svariati mesi)
E più imparavo, meglio gestivo i miei poteri.

Però nulla di quello che assimilavo o apprendevo, poteva liberarmi.
Intanto il tempo continuava a scorrere.
Ho assistito ad ogni tua prova.
Per esempio ero accanto a te il giorno del tuo diploma.
Ero accanto a te, quando fu formatala tua squadra.
(Ti ricordi il bacio? Ammetto una piccola spinta da parte mia)
In ogni tua piccola avventura e in ogni grande battaglia ero accanto a te.
Ti ho visto felice, triste, arrabbiato e disperato.
Ma non ho mai potuto fare nulla per te.
Oggi hai lasciato il villaggio e non so quando tornerai.
... tra una parola e l'altra la notte è finita, per far posto al nuovo giorno.
Presto ti sveglierai per cominciare il tuo addestramento.
Piccolo lascia che ti faccia una promessa.
Rimarrò sempre con te.
Parola di Noemi.
Figlia della demone kitsune conosciuta col nome di Kyubi.

Come ogni giorno, il sole sorse.
Come ogni giorno un ragazzo fu svegliato dai suoi raggi.
Come ogni giorno si stropicciò gli occhi.
Ma quello non era un giorno come tanti.
Aveva da poco lasciato il suo villaggio per diventare più forte.
Per seguire il suo sogno.
E per mantenere una promessa.
I suoi occhi si fecero duri per un istante, sommersi dai ricordi.
Poi scosse la testa.
C'era tempo per questo.
Anni sicuramente.
Scosse ancora la testa e i capelli gli finirono negli occhi.
Capelli biondi.
Naruto si alzò e iniziò a stiracchiarsi.
Si voltò verso la finestra aperta.
Come tutte le mattine la vide.
Una sagoma evanescente, quasi del tutto invisibile.
Non sapeva chi o cosa fosse.
Sapeva solo che era sempre accanto a lui.
E questo gli bastava.
Sorrise.
Poi andò a svegliare l'eremita porcello.
Un'altra giornata era iniziata.


FINE

Finalmente il blocco dello scrittore sembra guarito.
Data la storia non mi sembra il caso di fare siparietti.
Se e quando ci riuscirò, aggiungerò alcune Side Story.
Per ora vi chiedo solo di:
COMMENTARE , COMMENTARE , COMMENTARE !!!

See You Soon!

Roby-chan
  
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