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Autore: claws    12/08/2011    3 recensioni
Seguono due strade diverse, ma alla fine trovano posto l'uno accanto all'altro, davanti alla madre che tiene in braccio sua figlia morta.
[Eccidio di Sant'Anna di Stazzema][Tre drabble + due parole]
Genere: Guerra, Storico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Storie della Storia'
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Dodici Agosto Quarantaquattro


Col di Cava, sette del mattino.
Ogni anno Feliciano e Lovino si ritrovano lì, davanti al Monumento Ossario, nel Parco Nazionale della Pace.
Seguono due strade diverse, ma alla fine trovano posto l'uno accanto all'altro, davanti alla madre che tiene in braccio sua figlia morta.
Appoggiano una schiena contro l'altra, intrecciano le loro mani, chiudono gli occhi.
Il tribunale militare della Spezia, condannando all'ergastolo gli esecutori dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, aveva compiuto il suo lavoro.
Feliciano e Lovino ne erano stati felici. Felici.
Ma erano stati loro a dover raccontare ai superstiti cosa fosse successo.
Sangue. Fiamme. Bambini morti.


{«Perché, Lovi, perché?»
«Non lo so, Feli. Non lo so.»
«Noi abbiamo sempre creduto che tutto ciò che facciamo ci verrà restituito, un giorno. Significa che moriremo tra le fiamme mentre dei soldati ci guardano col fuoco negli occhi? Significa che se saremo bambini ci butteranno nelle stalle e appiccheranno un incendio?»
«Significa che se saremo donne subiremo le pene dell'Inferno, Feli.»
«Ma noi... noi siamo conniventi di quella strage?»
«Vuoi dire che siamo vittime? Noi, che li abbiamo visti morire, senza avere il coraggio di muoverci?»
«L'umanità va difesa, fratellone?»
«Non siamo uomini. Siamo bestie. Li abbiamo ammazzati.»}


[Siamo Bestie.]


L'intreccio delle dita si scioglie, le schiene si sollevano leggermente e si allontanano.
Nei loro occhi chiusi hanno vissuto ancora una volta quel mattino.
Nel loro cuore c'è la rabbia e l'impotenza di esseri umani.
Ma non sono uomini. Non sono neanche Nazioni, in questo momento.
Non lo sono, perché sentono di non esserlo.
Il bosco attorno a loro si è tinto di rosso.
Il rosso della loro bandiera.
Un rosso che sporca i loro animi.
Rosso che, il 12 di Agosto, fa breccia nei loro cuori, disegna il paesaggio dolce di Sant'Anna di Stazzema.
Prima che cominci a bruciare.





Note Autrice:
Oggi mi ero svegliata di buonumore.
Poi ho scoperto che giorno è, oggi.
E posso assicurare che dopo l'umore buono è scomparso.
Il 12 Agosto 1944, alle sette del mattino, quattro reparti delle SS avevano circondato il comune di Sant'Anna di Stazzema. E quel mattino hanno ammazzato 560 persone come se fossero trattori che falciano i fiori di un prato.
Nei modi più terribili, chiusi nelle stalle come topi, uccisi coi fucili e poi bruciati.
Ulteriori informazioni qui e qui.
Non voglio dire altro.
Grazie per aver letto.
claws_Jo



P.S.: Questa fanfiction partecipa all'iniziativa Hetalia&Italia dell'Hetalia non è ---> the forum.




  
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