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Autore: Anna Mellory    06/04/2006    3 recensioni
"Ora ciò che vi apprestate a leggere non è il diario personale di Hanamichi Sakuragi,l'ex tensai di Kanagawa, ma il racconto della storia d'amore tra me e Kaede Rukawa,l'unico vero amore della mia vita" (Hanamichi's pov)
La fanfic rimarrà incompiuta
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si sentiva incredibilmente forte…o forse incredibilmente stupido

Si sentiva incredibilmente forte…o forse incredibilmente stupido?

Era più di un’ora che si trovava lì davanti,ma di pigiare quel dannato bottoncino,che lo avrebbe portato al grande passo,non ne voleva proprio sapere.

Idiota,semplicemente idiota.

Non poteva tremare per una cosa simile,non lui almeno. Nemmeno il grande Sawakita,quel bastardissimo giocatore del Sannoh,era riuscito a farlo tremare.

Perché allora al solo pensiero di quella testa vuota si sentiva rabbrividire?Non era una sciocca ragazzina innamorata,non era venuto lì per arrossire ed andarsene (ancora una volta) con la coda tra le gambe.

-Kaede?Cosa diavolo ci fai qui?-

-Il ragazzo si girò cercando di non dare a vedere la propria inquietudine:Ayako e Miyagi,mano nella mano,lo guardavano sorridendo,con un pizzico di meraviglia negli occhi.

Accennò ad uno dei suoi proverbiali “humphf” a mo’ di saluto e Ayako ne rise deliziata:non sarebbe mai cambiato quel suo scontroso e affascinante kohai! Il neo capitano dello Shohoku scosse il capo ridacchiando e portando,subito dopo, l’attenzione su Rukawa, che non sembrava intenzionato a suonare il citofono.

-Vuoi che lo pigi io quel tasto o ce la fai da solo-

 

Regola n°1: se vuoi reagire una stupida volpe insonnolita,sfidala o sfottila, by Hanamichi Sakuragi.

 

Il campanello di casa Sakuragi cominciò a suonare all’impazzata.

Hanamichi,che si stava leggendo l’ultimo numero della rivista “Basket”,prestatogli dal Gorillone (doveva stare attento a non sgualcirlo altrimenti una testata non gliela levava nessuno) ed ascoltava le canzoni dell’ultimo cd dei Green Day,regalo di Mitsui e Kogure, tardò non poco a rendersi conto dell’insistente e fastidioso rumore che si stava diffondendo per casa,rendendo non poco nervoso il suo gatto.

Chi diavolo era quello scocciatore che,alle 17:00 del pomeriggio,veniva a rompere le palle?

A gambe larghe e soffiando fumo dalle narici andò alla porta spalancandola.

- Hana-chan come va la schiena?-

Una furia ricciuta si slanciò su di lui,soffocandolo con dei profumati capelli neri.

-Aya così lo privi d’aria-disse una voce che Sakuragi riconobbe come uno dei suoi amici più cari.

-Ryo-chan staccami la tua fidanzata di dosso-

Un groppo gli si formò in gola e non fu in grado di fare altro che fissarlo.

Certo,sapeva bene che,nonostante fosse stato scaricato ben 50 volte,Hanamichi…emh,Sakuragi fosse un bel ragazzo,ma non così tanto da togliergli il fiato.

Era cambiato.

Dall’esterno sembrava il solito,adorabile(?), casinista,ma dentro….pareva quasi che il suo fuoco divampante si fosse acquietato…perché?

Lui voleva che rimanesse quello che era sempre stato, un ragazzo così pieno di difetti da poter risultare accessibile anche a uno come lui.

-Ehy Rukawa,noi andiamo, mi raccomando non picchiatevi-

La voce di Ayako lo risvegliò dal suo trance:vide manager e capitano già fuori dal cancello chiuso.

Era in trappola,costretto ad affrontare qualcosa per cui si sarebbe dato volentieri alla fuga.

-Kitsune?-

Una voce dolce,una mano forte e decisa sulla sua spalla lo fecero voltare.

-Vuoi entrare?-

 

# # #

 

Com’era possibile?

COME DIAVOLO ERA POSSIBILE?

Lui e il do’aho non avevano mai avuto un rapporto che si potesse anche lontanamente definire civile:picchiarsi,insultarsi,massacrarsi,insultarsi,…era questa la loro routine.

E allora perché dopo eterne e ripetute dichiarazioni di odio,Hanamichi Sakuragi, quell’insopportabile testa di cavolo,era così gentile?

Non lo aveva ancora insultato.

Lui provava qualcosa per quel teppista,qualcosa di diverso rispetto all’odio,qualcosa che gli impediva di non pensare a lui,a come sarebbe stato essere….baciato da lui…

Era anormale?

Non lo sapeva.

Era convinto però del fatto che,se non avesse risolto quel suo dubbio,se ne sarebbe pentito per tutta la sua vita.

-Allora Kitsune,di cosa volevi parlarmi?-

Si voltò a guardarlo:Hanamichi,seduto su un divano del salotto,lo stava guardando con curiosità mentre teneva in braccio un gatto dall’aria piuttosto socievole:-Nh,parlare?

-Sì,Kitsune,p-a-r-l-a-r-e,suppongo tu sia venuto per questo,ma se invece sei venuto qui per rompere le scatole,quella è la porta-disse Sakuragi alzandosi con fare scocciato,dirigendosi verso la cucina con l’intenzione di prepararsi la cena. Non fece in tempo ad arrivarci:due braccia sottili ma conosciute gli avevano cinto la vita ed un corpo caldo si era appoggiato alla sua schiena.

-Ti amo, Hanamichi Sakuragi…-

Quel sussurro gli cambiò la vita per sempre.

 

# # #

 

Note:

sono perfettamente consapevole del fatto che ho ben due ff in sospeso e che sono stata talmente irresponsabile da cancellarne un’altra per mancanza di ispirazione,ma proprio non ce la faccio a trattenermi quando si tratta della mia ispirazione irrazionale e capricciosa.

Vi prego di scusarmi ancora e spero che questa mia piccola pazzia in parte vi piaccia.

 

  
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