- Finalmente sei di nuovo qui. - Disse la rosa ormai stanca dalla troppa attesa. - Dimmi che questa volta non te ne andrai più, promettimelo. -
- Sakura.. perchè ti preoccupi così tanto? -
- Sasuke io non posso vivere senza di te. Perchè diamine non lo capisci?! -
La dolce ragazza scoppiò a piangere. Uno strano sorrisetto si levò sulla bocca di lui.
- Non ti credo. -
- Come fai a dire una cosa del genere? Non ti sei ancora reso conto di quanto ho sofferto in tua assenza? -
- Ma ti prego. Smettila di dire sciocchezze. -
- Non sono sciocchezze. Te lo ripeto: non posso vivere senza di te. Perchè non accetti la verità? -
- Se non puoi vivere senza di me, perchè non sei già morta? -
Sakura rimase immobile a quella domanda, non aveva risposta. Tremava come una foglia, cadendo a terra sulle sue proprie gambe fragili. Sasuke riprese i suoi passi, stava andando via, un’altra volta. Sakura stava per rivedere la stessa scena di quella volta. Un “Sei noiosa.” è ciò che si aspettava. Abbandonata ancora una volta, con l’ultimo fiato rimasto in gola, soppresso dalla disperazione, riuscì a chiamare il suo nome.
- Sasuke… -
- Sakura. Sei solo una bambina… noiosa. -
 

Passarono giorni, Sasuke non era più lì. Sakura impazziva, tormentando dal pensiero che lui, il ragazzo a cui tanto si era dedicata, la trattasse in quel modo. La metteva con le spalle al muro, senza via d’uscita. L’aveva intrappolata. L’aveva chiamata bambina.
“Ma perchè mi faccio trattare così? Da un ragazzo come lui.. un semplice traditore strafottente. Devo smetterla, mi sto facendo del male da sola.”
Finalmente la piccola rosa riuscì a capirlo.
“Ora la vedrai la bambina.”