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Autore: Night Julia Holly    12/08/2011    2 recensioni
1891: Patricia Butler Ross è l'amata sorella adottiva di Robert Ross,il noto amante di Oscar Wilde. Attraverso conferenze sull'Estetismo,Patricia conoscerà lo spirito che risiede dentro l'animo del noto scrittore e filosofo irlandese.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 -Buongiorno, signorina Ross-
Patricia sorrise nel ritrovare la moglie di Fred a casa sua. La ragazza fece un piccolo balzo sulla donna per abbracciarla. La donna stava meglio,poiché suo padre era discretamente migliorato.
Mentre la giovane Ross sorseggiava del The in giardino,un Fred amareggiato le rivolse la parola,con il capo chino:
 -Perdonatemi se non le abbiamo consegnato la lettera appena lei è rientrata a casa,è stato suo fratello che me lo ha proibito,poiché mentre il signor Gray è andato via,lei stava già dormendo -
-Non ti preoccupare Fred- disse la ragazza,intenta ad aprire la busta -Chi è il mittente?-
-mi rincresce dirle che il mittente è ignoto-
La ragazza guardò il vuoto con un fare sospetto. Fissò la bianca carta,solcata da tratti neri di stilografica.

Gentile Miss Butler,
Mi chiamo Thomas Fielding e ho lavorato a lungo presso i suoi genitori. Ho appreso la notizia che l'assassino dei vostri genitori sta per essere scarcerato. La prego di recarsi domani alle cinque del pomeriggio al Pub "Swallow’s nest" di Soho. Ho bisogno di mettermi d'accordo con lei sul fatto che dovremo fare causa a lui,una volta che egli verrà scarcerato.
Cordiali saluti
                                                                                                                                                                                                                            Thomas Fielding
 
La ragazza iniziò a tremare.
-Thomas Fielding...è uno scherzo,Fred? - disse,innervosita.
Ma Fred,sorpreso quanto lei del mittente della lettera,disse che non lo conosceva e non sapeva se quel Thomas fosse un birbante che faceva scherzi a famiglie oneste come i Ross o un uomo onesto che cercava di rassicurare l'animo di miss Butler.
Ma,mentre i due discutevano della poco lieta sorpresa,la moglie di Fred annunciò l'arrivo del signor Wilde.
-Buongiorno- disse l'uomo,sedendosi nella sedia in vimini. -Non vorrei essere scortese,ma ho dimenticato i fiammiferi a casa. Me ne potrebbe dare uno?- La ragazza rispose all'uomo con un cenno,poiché il dolore e l'ansia le impedirono di parlare. Offrì il fiammifero a Wilde,il quale si accese una sigaretta e scostò la sedia più vicino a lei.
-Cercava mio fratello?- disse,con un filo di voce.
-Beh,se suo fratello si chiama Patricia Butler Ross...sì-
Patricia rimase meravigliata : non se lo aspettava che un uomo distinto come Wilde venisse a trovarla.
-Avete letto il giornale?- disse l’uomo,mostrandoglielo.
-Qual 'è il motivo della sua visita?-
-Temo per la sua incolumità-
Patricia lesse l’articolo di giornale che trattava Thomas Fielding nella lettera.
-Come fa a sapere che rischio di morire,tra un giorno all'altro?- disse,accendendosi una sigaretta,con una lieve veemenza.
-Signorina Ross,si calmi. John Gray ha scritto un articolo su Mason-
-John? Perchè non me lo ha detto?L'ho visto anche ieri!-
-Ma John non è conscio del passato di lei. Non conosce bene Londra quanto me-
Wilde prese gentilmente la lettera dalle mani di Patricia. Leggendone il contenuto,chiese alla ragazza chi fosse Thomas Fielding,poiché era la prima volta che ne sentiva nominare.
-Le consiglio di andarci con qualcuno. Vada pure con il suo amato Gray,Robert non tornerà a casa a quell’ora-
-Rimango alquanto sbalordita quando sento che lei conosce più di me le abitudini di mio fratello-
-Frequento molto spesso suo fratello. Più di una volta mi ha invitato a pranzo…e lei non c’era-
-Eppure lei ha sostenuto di conoscere il mio passato- disse sorridendo, la ragazza.
Wilde la osservò compiaciuto : -Conosco il suo passato,ma non il suo presente. Vorrei tanto sapere perché non vi ho conosciuta prima!-
Le parole che emanava la voce di Oscar avevano una grande forza attrattiva su Patricia. E fu per quel motivo che la ragazza si spinse a raccontare un poco la sua vita.
-Ogni tanto vado a soggiornare a Brighton,perché rispetto a Londra,nessuno mi conosce. Quando i miei genitori morirono,mamma Baldwin acquistò una casa a Brighton con i soldi dei Butler. All’età di otto anni,mia madre Baldwin voleva che crescessi con nonna Butler, ma era così forte l’amore che provavo per i miei fratelli,soprattutto per Robert,che decise di farmi vivere ancora un poco con loro. E questo poco è diventato una decina d’anni. Io e Robert siamo inseparabili da quando eravamo piccoli. Robert era l’unico della famiglia che è sempre stato vicino a me. Era l’unico che trascorreva quasi tutta l’Estate a Brighton con la nonna. E io ho sempre sostenuto i valori in cui crede. È per quello che quando ha deciso di andare a vivere da solo,io l’ho seguito. Mia nonna oramai è morta e io a Brighton abito da sola. Mi fanno compagnia Anne,la moglie del maggiordomo, e la signora Margaret,la mia tutrice-
Oscar ascoltava attentamente la storia della ragazza,quasi come fosse un prete rinchiuso nel confessionale. Sorseggiava del gin preparatogli da Anne,e terminava di fumare la sua Pall Mall. Quando la ragazza ebbe finito di parlare,Oscar le consigliò vivamente di partire al più presto.
-Alle cause penali ci penso io. Conosco un buon poliziotto che farebbe a caso nostro! Richard Thompson,dello Scotland Yard-
Nello stesso momento,l'orologio suonò le nove in punto.
-Per Diana,devo rincasare. Si rimetta in sesto,poi venga da me o mi mandi una lettera,scrivendomi tutto sul futuro incontro con Fielding. E soprattutto,sia prudente- . Poi rise : - Ma questo,credo che lei lo sappia già!-
-Farò di tutto per non andare incontro alla morte,glielo prometto,signor Wilde!- disse la ragazza,scherzosamente.
Oscar,con un inchino,salutò la ragazza,facendole il baciamano.
-Oscar....chiamatemi Oscar- disse,con un tono alquanto sensuale,per poi allontanarsi con lenti passi da lei.
-Beh,che visita!- disse la ragazza tra se,tuffandosi nella poltrona del giardino.
Ma la malinconia la assalì di nuovo,prendendole il sopravvento,stringendola con i suoi artigli,come fa un rapace con la sua preda.
-Non voglio più uscire con John - piagnucolò come una bambina -Non me la sento che lui mi veda in questo stato d’animo. Ma non mi sento in grado di andare da sola da Fielding. E se fosse amico di Mason? Ahimè,destino crudele!-

"Ding ! Dong ! Dang ! Dong!"

Il campanile suonava le quattro del pomeriggio.
Un ragazzo,che teneva fra le mani gli Epigrammi,alzò i suoi occhi azzurri al cielo,con le labbra che esprimevano un esile sorriso e con le guance un poco arrossite.
Nonostante i capricci del mattino precedente,Patricia non si preparò di controvoglia all'appuntamento con l'affascinante poeta.
Alla ragazza interessava davvero tanto la persona di John Gray, e non vedeva l'ora di discutere con lui di letteratura e sperava di trovare rassicurazioni da parte del giovane. Prese il giornale con l'articolo di John,se lo mise sottobraccio e partì alla volta dell'Hyde Park,a bordo di una carrozza.
Patricia accelerò il passo quando sentì lo scoccare delle quattro dal campanile vicino ad Hyde Park. Ad un certo punto,si mise a correre,sconcertando alcune coppie borghesi di mezza età che camminavano lentamente lungo il parco.
-Perdonatemi per il ritardo,immagino che sarete amareggiato- disse,affannando per lo sforzo della corsa.
Patricia incontrò John immerso nella lettura, con il naso in mezzo alle pagine degli Epigrammi di Marziale e con le gambe leggermente divaricate. Con quella ambigua posizione, rischiava di scivolare sempre più nella panchina,e di cadere per terra con il sedere. Più che amareggiato,sembrava estasiato,grazie a quel libriccino. Alzò lo sguardo,sorridente,e salutò la sua amica. Con un balzo,John si mise in piedi,e regalò alla ragazza una rosa rossa,che aveva nascosto dietro la schiena. Patricia rise di gioia: non si aspettava così tale galanteria da parte sua.
Nel frattempo che la ragazza si sedette vicino a lui nella panchina, John accarezzava il suo libro,e leggeva emozionato alcuni versi,incantando le orecchie di Patricia.
-Che bel libro che ho portato!- disse,sospirante.
-E io,che bel giornale che ho portato- disse la ragazza,con l’amaro in bocca -Me lo ha regalato il signor Wilde -
-Il mio articolo! Vi è piaciuto?- disse,pieno di meraviglia,saltellando dalla panchina.
Patricia sospirò,cercando di tranquillizzarsi.
-Dovete sapete - disse,con il cuore in gola - Che avete scritto sopra l’assassino dei miei genitori-
La meraviglia di John si trasformò in mestizia. Il ragazzo spalancò gli occhi tremante e istintivamente,abbracciò la ragazza,e la pregò di essere indulgente con lei,poiché non era altro che un disgraziato,e maledisse la sua mano che scrisse quell’articolo.
-Non arrabbiatevi con voi stesso,signor Gray. Ora ascoltatemi bene,vi racconterò delle cose molto importanti,e ho bisogno della vostra amichevole fedeltà-
Patricia prese dalle mani dell’amico il libro degli epigrammi,e lo posò in un canto della panchina assieme al giornale. La ragazza raccontò il tragico episodio della morte dei suoi genitori.
All’ora prevista per l’appuntamento,Patricia e John si trovarono davanti al pub. Quando vi entrarono,rimasero disgustati nel vedere vecchi ubriaconi che brindavano con bicchieri traboccanti di vino,fumavano sigarette e sputavano per terra,mentre delle prostitute ballavano allegramente intorno a loro,avide di danaro e di qualche goccia di birra,rimasta nei fondi dei boccali di qualche beone addormentato sul bancone scuro ed unto,dopo una lunga bevuta. Altri uomini giocavano a carte,puntando le loro giocate con qualche misero scellino. Il padrone del pub era un grassone vestito di cenci che appena vide Patricia,le fece un sorriso malizioso. John riconobbe Thomas Fielding,solamente per il fatto che appena lo vide,l’uomo gli urlò : -Venite ragazzi,venite!-
-Thomas Fielding?- chiese Patricia.
-Sì,parlo con Patricia Butler Ross,immagino-
-Sì,molto piacere - disse la ragazza,stringendogli la mano -Le presento John Gray,mio fedele amico e scrittore dell’articolo sopra Mason-
John e Thomas si salutarono anche loro con una stretta di mano. Dopo aver fatto accomodare i giovani nel suo tavolino,Thomas disse,rivolgendosi a Patricia:
-Ha fatto bene a venire accompagnata,sa,non è un posto piacevole per una fanciulla come lei-
E poi,a John disse :
-E lei,signor giornalista,immagino che sappia qualcosa sopra Mason-
-Sì. Quel poco che so l’ho appena riferito a Patricia,mentre ci stavamo avviando verso questo pub. Deve sapere che l’assassino dovrà essere liberato il mese prossimo. Come sapete,Mason dovrebbe uscire tra sei anni,ma qualcuno ha pagato una lauta somma per scontagli la pena. Ovviamente,la persona che ha pagato è sicuramente un uomo alquanto notabile in città. Indubbiamente, questa persona è anche il celebre complice che ha fatto ammazzare,per via dei sicari,un certo Yeats,una decina di anni fa-
-Ecco,mi chiedevo chi fosse questo Yeats- chiese Patricia a Fielding.
-Yeats era l’unico che sapeva il nome del complice di Mason. Ora si presume che l’unico che lo sappia sia suo figlio Philip. Ma Phil non ne ha mai parlato,è sempre stato un giovane riservato. Ora,se Mason sa dell’esistenza vostra,signorina Patricia,e del signor Yeats,rischierete grosso. A Phil ho già detto di denunciare Mason,ma sta aspettando un vostro incontro,per discuterne un poco su quale giorno vi sia adatto per andare insieme a lui alla polizia-
Appena Fielding pronunciò il nome di Philip Yeats,Patricia si sentì come se avesse già conosciuto quel ragazzo,nonostante fosse la prima volta che sentiva il suo nome. Sicuramente anch’egli sentiva i suoi stessi dolori : quello della perdita del genitore,colui che li ha messi al mondo,colui che li ha gettati nel brivido più grande: la vita stessa. Patricia non vedeva l’ora di incontrare quel ragazzo,aveva bisogno di sentire i suoi sentimenti,di confidarsi con lui. Sicuramente l’avrebbe capita senza indugi.
-La prego,mi dia l’indirizzo di Yeats- disse a Fielding,con un tono simile ad una supplica. Fielding le diede l’indirizzo del suo luogo di lavoro : -Lo cerchi con il nome di Patricia Desirèe Baudelaire,sa,diciamo che lavora in incognito!- disse,ridacchiando e fumando un lungo sigaro.
Dalla sorpresa per aver scoperto che la vittima di Mason e futuro amico di Patricia fosse il suo stesso amante,John sobbalzò dalla sedia così forte,che rischiò di perdere l’equilibrio.
-Tutto a posto! - disse,facendo una smorfia -Bene,Patricia,non c’è tempo da perdere,muoviamoci ad incontrare questo Philip Yeats!Arrivederci,signor Fielding! A sentirci! A proposito. Qual è il suo indirizzo?-
Dopo che Thomas diede anche il suo indirizzo,John si alzò rumorosamente dalla sedia,trascinando sottobraccio Patricia all’uscio del lurido pub,correndo per le orride vie dei bassifondi londinesi,mentre la sua amica gli scongiurava di rallentare il passo.
-Andiamo,andiamo. Vuole incontrare Philip Yeats oppure no?-
-Le sto semplicemente chiedendo di rallentare il passo,mio caro John-
-Oh sì,mi scusi. Ma non so,siccome odiavo quel posto e non vedevo l’ora di andarmene,appena me ne sono andato,mi è venuta così tanta gioia che mi è venuta voglia di correre come un forsennato. Ahahahah!-
La risata acuta ed isterica di John Gray si sentì per tutte le strettoie di Soho.
 


Menlove Ave.
Ed eccomi qua con un nuovo capitolo! Spero che vi piaccia,non sapete quanto ho “sognato” nell’immaginare il bellissimo John Gray! Ho cercato di renderlo un poco esilarante, in questo capitolo.
Ditemi che siete rimasti sorpresi,quando vi ho svelato l’identità del misterioso travestito! E non è ancora tutto finito : nel prossimo capitolo,scriverò su Philip,quindi,siate pronti! :)
Ringrazio con tutto il cuore la mia cara Zazar Ramone per la sua bellissima recensione che mi ha fatto arrossire davvero tanto,e a tutti i lettori che seguono la storia.
Un caloroso saluto e al prossimo capitolo dalla vostra Night Julia Holly :) 
ps: ho un piccolo "pegno" per voi : una foto di John mentre legge!Molto estasiato,vero? XD




  
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