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Autore: ginny090    13/08/2011    1 recensioni
mi sono sempre chiesta come fosse stato il primo incontro tra Luna e Ginny. Così ho deciso di raccontare come fosse nata la loro amicizia. Spero che vi piaccia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Un’amicizia fuori dall’ordinario
 
Era appena ricominciata la scuola, e Ginny si stava dirigendo verso l’aula di Incantesimi. Dopo tutto quello che aveva passato, durante il suo primo anno a scuola, perché posseduta da Voldemort, voleva solo potersi lasciare tutto alle spalle e ripartire da capo. Arrivati all’ingresso dell’aula, si guardò intorno, c’era Colin che gli faceva segno con la mano, di sedersi vicino a lui, ma un’altra ragazza, attirò l’attenzione di Ginny. Le sembrava di non averla mai vista prima. Era consapevole, di aver avuto dei problemi l'anno passato, ma riteneva impossibile, di non essersi mai accorta di una ragazza come quella.
Si trovava in fondo alla classe, aveva capelli lunghi biondi, occhi sporgenti e portava degli strani orecchini a pendolo. Sembrava avere lo sguardo perso nel vuoto, come se si trovasse altrove, ma non era stato quello a colpirla, bensì il fatto che nessuno avesse il coraggio, di andarsi a sedere, nei banchi troppo vicini ai suoi. Ginny salutò Colin, ma poi ignorando gli sguardi perplessi di tutti i presenti in aula, si sedette vicino a lei.

“Ciao! Orecchini interessanti.” Disse per trovare un argomento di conversazione.
“Sono rapanelli arancioni.” Rispose, senza voltarsi.

“Io sono Ginny Weasley..” La Rossa disse cercando di essere cordiale. A quel punto la ragazza si girò a guardarla per la prima volta.
“Stai davvero parlando con me?” Lei chiese in tono sognate. Aveva un’espressione sorpresa.
“Si certo.. tu sei?” Ginny chiese, per incitarla a parlare.
“Luna Lovegood o Lunatica come mi chiamano tutti. Decidi tu.” Lo aveva detto con una noncuranza impressionante, come se davvero non le importasse che la chiamavano in quel modo. Forse era davvero Lunatica come tutti pensavano, ma qualcosa in quella ragazza la colpiva e no non stava parlando del suo vestito giallo accesso.

“Mi piace Luna è un bel nome. Ah il Cavillo.” Disse notando il giornale appoggiato sul banco. “E' una rivista interessante.” Aggiunse titubante, sapevano tutti che il Cavillo diffondeva notizie assurde che nessuno mai avrebbe letto.
“Mio padre ne è il direttore.” Rispose fiera. Per la prima volta aveva perso il suo sguardo distratto e sembrava guardarla con maggiore trasporto. Cercando di apparire interessata, Ginny prese la rivista e iniziò a sfogliarla. “La dieta di Cornelius Caramell, Goblin a colazione!” Intitolava un grosso articolo in seconda pagina.

Luna sembrò accorgersi subito del suo sguardo svogliato mentre girava le pagine.

“C’è un cruciverba all’ultima pagina, se proprio non hai voglia di leggere.”   
“Davvero? Io adoro i cruciverba! Da piccola aiutavo sempre mia madre a farli.” Ginny rispose, con impeto. Non si era accorta di aver urlato fino a che non vide tutti gli studenti, presenti nell’aula, girarsi a fissarla, come se avessero visto un alieno.

“Credo che mi abbiano preso per una pazza.” Sussurrò Ginny a Luna nascondendo la faccia dietro il giornale. Dopo tutto quello, che le era successo l'anno prima, non le sembrava il caso, di attirare così l'attenzione.
“Certo che ti hanno preso per pazza. Tieni in mano il Cavillo e sei seduta vicino a me!” Luna disse e per la prima volta la vide aprirsi in un sorriso. Ginny scoppiò a ridere.
“Sai la gente mi considera una tipa strana." Aggiunse senza alcun tipo di imbarazzo. La Rossa stava per risponderle, quando il professor Vitious venne verso di loro. Le due non si erano nemmeno accorte che era già arrivato in classe.

“Allora la volete finire di chiacchierare voi due. Mi meraviglio di lei signorina Lovegood!”
“E' colpa mia professore mi scusi. L’ho fatta distrarre.” Ginny intervenne.
“Bene. 5 punti in meno al Grifondoro.” Disse prima di ritornare verso la cattedra.
“Grazie!” sussurrò Luna. Ginny le sorrise.

Nessuna delle due disse più niente fino alla fine della lezione, quando tutti incominciarono a dileguarsi e la bionda disse:
“Sarà meglio avviarci questa stanza è infestata di Nargilli!” Prendendo i libri appoggiati sul banco, Luna si avviò verso l’uscita saltellando.
Ginny si costrinse a non scoppiare di nuovo a ridere. Forse Luna era una ragazza un po’ strana, ma era sicura di una cosa, aveva trovato una nuova amica, avrebbe avuto tempo per chiederle cosa fossero i Nargilli.    

  
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