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Autore: Mirin    13/08/2011    0 recensioni
Seconda classificata, Premio miglior IC e premio Ghepardo al concorso A causa di... un'adozione indetto da _Malika_
Cit:// > disse Naruto, mentre la bambina si voltava a destra e a manca per esaminare il villaggio con la sua solita aria boriosa. L’aveva vista voltarsi quando il bambino accompagnato da Shino l’aveva salutata con allegria, chiamandola così.
Aveva misurato anche il biondo chunin come fosse un edificio per poi rispondere con un semplice, definitivo cenno affermativo con la testa.
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Nick (su forum e su EFP se diversi):  LadieBlue
Titolo: A simple baby’s body
Pacchetto (possibilmente incollate lo schemino della mail):
Personaggio:  Naruto
Bambino/a: Mitsu, 10 anni. Odia essere in ritardo e cura molto la sua preparazione nonché il suo aspetto.
Oggetto bambino/a:  Specchio
Causa conoscenza: Viene indetto un meeting fra genin e chuunin di Suna e Konoha.
Mi dispiace ma la mia stupida posta elettronica cancella mail a tutto spiano e ho cercato di ricostruire lo schemino il meglio possibile. Gomen nasai
Eventuali altri personaggi: Yamanaka Ino, Haruno Sakura, Shikamaru Nara.
Genere: Comico, introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot
Intro:  
<< Così ti chiami Mitsu. >> disse Naruto, mentre la bambina si voltava a destra e a manca per esaminare il villaggio con la sua solita aria boriosa. L’aveva vista voltarsi quando il bambino accompagnato da Shino l’aveva salutata con allegria, chiamandola così.
Aveva misurato anche il biondo chunin come fosse un edificio per poi rispondere con un semplice, definitivo cenno affermativo con la testa.
Eventuali NdA: Non ho nulla da dire, tranne che nonostante abbia masticato vetro per riuscire a scrivere questa FF mi sono davvero divertita molto ad inserire Naruto e a caratterizzare questa bimba.


 
Davvero, quella volta invidiai sul serio Shikamaru. Solo per poco però, giusto il tempo di desiderare di non averlo mai conosciuto.
Questa storia non ricordo nemmeno come inizia, so solo che in una afoso pomeriggio di agosto mi ritrovai con Nara ed Aburame a partecipare ad un scambio culturale fra Suna e Konoha, genin e chunin.
L’unica ragazzina, bionda dagli occhi verdi, mi fu assegnata e mi sembra davvero assurdo il fatto che adesso riesca a ricordare il suo viso, dato che lo vidi un solo istante prima che ella sollevasse un piccolo specchio e iniziasse ad, appunto, specchiarsi. Lo scostò una sola volta, per squadrarmi sufficiente prima di tuffarsi di nuovo nel suo vetro riflettente ed analizzare ogni angolo del viso abbronzato.
Mi venne davvero voglia di sbuffare o di prenderla a sberle. Forse entrambe le cose.
Ma questo è semplicemente l’inizio sbagliato di una storia assurda di cui non ricordo la genesi.
*
<< Così ti chiami Mitsu. >> disse Naruto, mentre la bambina si voltava a destra e a manca per esaminare il villaggio con la sua solita aria boriosa. L’aveva vista voltarsi quando il bambino accompagnato da Shino l’aveva salutata con allegria, chiamandola così.
Aveva misurato anche il biondo chunin come fosse un edificio per poi rispondere con un semplice, definitivo cenno affermativo con la testa.
<< I-io mi chiamo Naruto >> ritentò, meno deciso mentre quella lo interrompeva, recitando una cantilena: << Uzumaki Naruto, 17 anni, Jinchuuriki del Kyuubi, chunin da 2 anni, killer di Madara Uchiha e salvatore delle cinque grandi nazioni ninja. >>
La guardò, sbalordito, ammirato e in parte anche compiaciuto del rossore vivace che si espandeva sulle guancie paffute. << Sei molto f-famoso, anche a Suna >> si giustificò, per poi ributtarsi nello specchio spostando ciocche dorate dietro i capelli ed aggiustandosi le pieghe già perfette della divisa.
 Naruto sospirò. Quella sarebbe stata una lunga – e pessima-  giornata.
<< Beh, ti va una tazza di ramen? >> chiese, in seria difficoltà.
Se si fosse trovato con Sakura-chan o con i suoi amici avrebbe esordito << Ramen da Ichiraku per tutti! >> scatenando le risa dei ragazzi, ma l’aspetto serioso e disciplinato della bambina lo metteva in soggezione e a disagio, finendo con il non sapere come comportarsi.
D’altra parte, per l’occhiata incredula e schifata che Mitsu gli rifilò sarebbe stato meglio starsene zitti ed in disparte, mentre lei osservava le case di Konoha.
<< Con questo caldo? >> domandò lei, con aria scettica. Quello pensava davvero che avrebbe ingurgitato miliardi di calorie e carboidrati senza scoppiare in pianti isterici e pentiti? Ma era per caso impazzito?
Al pensare questo le mani si posarono sul ventre piatto, senza la traccia di grasso e lo accarezzarono gongolanti.
<< Sei uno stecchino. >> commentò il biondo, mentre la osservava da quell’angolazione. Non aveva fatto caso al corpo della bambina, preso come era a guardare il volto ma adesso che la scrutava bene si accorse che …
<< Sei piatta. >>
Probabilmente il cuore le è scoppiato, pensò Naruto, per tutto il sangue che le fluì al viso.
<< MALEDUCATO BAKA INSOLENTE STUPIDO ODIOSO SHINOBI BAKA! >> urlò tutto d’un fiato << MA TI SEMBRANO COSE DA DIRE AD UNA RAGAZZINA? RAZZA DI MANIACO IDIOTA! >> gridò, ancora scarlatta e bollente.
*
<< Idiota. >> commentò Sakura, mettendo una tazza di tè fumante davanti a lui.
<< Ma che ci posso fare? Non ci ho pensato, pensavo fosse normale dirglielo. >>
Sakura si trattenne dall’ucciderlo in quell’istante per la faccia desolata che mostrava Naruto in quel momento: era davvero dispiaciuto.
<< Oltre che aver fatto fare una figuraccia a Konoha hai anche ferito i sentimenti di una ragazzina. Della figura che ci fa Konoha non m’importa un accidente, ma di quello che prova quella bambina sì. Quindi, Uzumaki, alza quel culo e valla a recuperare, pezzo di baka oppure te la vedrai con me e sappi che non è affatto piacevole farlo, te lo garantisco. >>
Il sorriso del biondo si allargò da un orecchio all’altro. Lo aveva ordinato Ino e Shikamaru gli aveva sempre insegnato che gli ordini di una donna vanno sempre eseguiti, soprattutto quelli della sua ragazza.
Poi parti alla ricerca della biondina, correndo come un ossesso.
<< Ti rendi conto che hai appena minacciato di morte il salvatore di Konoha nella quarta grande guerra ninja? >> domandò la rosa, sconcertata, entusiasmata e divertita al tempo stesso.
<< Certo. >> rispose semplicemente l’altra  << e se l’effetto è quello che spero, Konoha si guadagnerà un altro bel po’ di rispetto da quelli di Suna. >>
*
Mitsu stava distesa a contemplare il cielo nuvoloso di Konoha, mentre metteva una mano sulla fronte per schermare gli occhi dal sole accecante di quella giornata. Era davvero insopportabile quel giorno, il sole: picchiava forte e non dava un attimo di pace.
Tirò fuori lo specchio, tanto per far qualcosa.
Ormai lo tirava fuori per abitudine piuttosto che per vera necessità.
<< Io non sono piatta. >> borbottò infuriata. Era sicura che le sue forme si fossero accentuate in questi mesi, che il seno fosse più sporgente … ma andiamo, chi voleva prendere in giro? Era una tavola e nonostante il suo bel visino nessun ragazzo prendeva in considerazione le tavole.
Aveva sempre pensato che un giorno anche lei fosse diventata una donnina finita, con le fattezze tipiche di una signorina ma anche adesso, a 10 anni, non ne aveva alcun segno.
Quindi aspettava quel momento curando il più possibile il suo aspetto esteriore, restando sempre in tiro, non permettendosi di ingrassare, laccando con attenzione lo smalto sulle unghie lunghissime,  mettendo vestiti provocanti anziché le comode tute durante le licenze.
<< Finalmente ti ho trovata! >> urlò qualcuno e la bionda si girò a guardare chi strepitasse tanto.
“ Kami, che casino assurdo! “
<< Mitsu-chAAAAAAAn >> e quel qualcuno piombò al suo fianco, cadendo in modo ridicolo.
Quella scena le fece venire la voglia assurda di ridere, quel desiderio irrefrenabile, incontrollabile, incontenibile di farsi una risata per una stupidata e quasi senza rendersene conto, cadde in tentazione.
<< K-kami, Naruto-kun s-sei un bb-bakkka >> soffiò fra le risate, cercando di respirare di nuovo e di darsi un contegno: insomma aveva o no una dignità?
<< Ecco, finalmente sono riuscito a farti ridere! >> esclamò, illuminandosi di un sorriso radioso da far invidia al sole stesso.
Mitsu cessò di botto. Si era reso ridicolo, semplicemente per farla ridere?
<< Sai, -continuò Naruto appena si rese conto di aver catturato la sua attenzione- quando avevi in mano quello specchio eri vuota, me lo dicevano i tuoi occhi. Quando spostavi qualche ciocca di capelli dal viso avevi uno sguardo vitreo che mi ha messo paura: di solito i bambini non sono così apatici e tu dovresti esserlo ancor meno, visto e considerato come sei carina! >> e le accarezzò una guancia, che si scaldò in maniera impercettibile.
<< Vuoi dirmi perché ti porti sempre appresso quello stupido specchio? >>
<< Perché è il mio unico amico, lo specchio. E’ l’unica cosa che mi sappia capire subito, che mi mostri la cosa che più odio e amo al mondo: me stessa. Odio perché non sono abbastanza carina per i ragazzi della mia età e amo perché per me lo sono, per me sono anche più che carina, sono una principessa! >> chiosò lei mentre incrociava le braccia al petto, in modo offeso.
Era vero, era tutto vero. Nessuno l’aveva mai considerata carina l’avevano sempre chiamata bambinetta per la sua assenza di curve femminili e ne soffriva parecchio. Insomma, non era affatto giusto che lei dovesse essere messa in totale disparte per la sua mancanza di femminilità!
<< Quindi tu lo hai sempre con te quella cosa solo perché è il tuo unico amico? Bene, d’accordo! Sarò io il tuo prossimo migliore amico! >> proruppe il biondo lasciandola senza fiato.
<< N-nani? >>
Si alzò in piedi e gridò: << Come on Mitsu-chan! Andremo al villaggio e faremo tantissime cose insieme, prima che tu vada via! Forza forza Mitsu-chan! Dobbiamo correre, sono quasi le dieci e tra poco Ichiraku aprirà! Nel frattempo ti farò vedere tutte le cose che conosco del villaggio, te lo prometto! Parola di Naruto Uzumaki, prossimo Hokage! >>
*
<< Sono due pazzi. >>
<< Già. >>
<< Forse è perché sono due biondi? >>
<< Ma che diavolo dici, fronte spaziosa ?! >>
<< Beh, non ha tutti i torti. >>
<< Non iniziare anche tu Ten, ti prego! >>
<< Forse hanno ragione Sakura-san e Ten-san, Ino-san. Gomen. >>
<< Ma come diavolo avete fatto a portare anche Hinata-chan dalla vostra parte, brutte megere?! >>
*
<< Arigatou gozaimasu, Naruto-kun. >> ringraziò dolcemente Mitsu alle porte di Konoha, allontanandosi con una jounin di Suna.
<< E’ stato un piacere! Ritorna presto! >> strillò lui.
<< Mendokusee, che stanchezza. >> sbadigliò Shikamaru, stropicciandosi gli occhi e incamminandosi.
<< E quando mai. >> sussurrò Shino, seguendolo.
<< Ah, Shikamaru, Ino mi ha detto che ti aspettava a casa sua per finire quel discorso. >> riferì il biondo che vide il viso di Nara illuminarsi come non mai.
<< Già, q-quel discorso. >> e fuggì nella direzione opposta.
*
<< Come è andata? >> chiese il Kazekage, mentre accarezzava la testa ad una bambina. Bionda e dagli occhi verdi, per l’esattezza.
<< Sa, Kazekage-sama, ho capito una cosa: gli amici sono la cosa più importante che si possa avere. D’ora in poi lascerò perdere questo stupido arnese >> e gettò via lo specchio sotto lo sguardo sgomento di Temari: andiamo, come era possibile che lo buttasse dopo tutte le ore in cui aveva cercato di convincerla a lasciar perdere? Quale genio le aveva aperto gli occhi?
Gaara, che li congedò con un sorriso indulgente, d’altra parte aveva già intuito chi potesse essere il genio    e …
<< Ah, Godaime (*) Naruto Uzumaki le porta i migliori saluti. >>
… un Kage non sbaglia mai.

*: Godaime significa Quinto e viene utilizzato dai membri di Konoha per appellare Tsunade. Ho deciso di utilizzarlo qui perché Gaara è appunto il quinto Kazekage.

Riporto qui lo specchietto dei giudizi, giusto per darvi un'idea di come diavolo abbia fatto una demenzialata di questo calibro a classificarsi seconda.

II Classificata:LadieBlue con “A simple baby’s body”
Grammatica e Sintassi
: 13,5/15
Non c’è molto da dire, solo che quello che ti ha tolto veramente tanto, che ha pesato di più, sono state un paio di ripetizioni ma, soprattutto, una parola inesistente, nonostante non sembri: “entusiasmata” non esiste, si dice “entusiasta”. Questo errore ha pesato molto, assieme a un piccolo errore sicuramente perdonabile: “ad” si usa solo con parole con lettera iniziale “a”, “ed” con “e” e “od” con “o”. Ogni tanto, inoltre sbagli punteggiatura.
Forma e Stile: 15/15
Nulla da dire: entrambi sono appropriati per un contesto di questo tipo.
Caratterizzazione bambino: 4/5
Ecco, qui devo dire qualcosa in più: Mitsu è caratterizzata bene, ma hai soffermato la tua attenzione solo sulla sua vanità e non sulla puntualità estrema. Nonostante tu abbia perfettamente approfondito e sviluppato il primo aspetto, manca una parte della personalità della bambina.
IC: 5/5
Nulla da dire, un Naruto perfetto in tutto e per tutto, e anche gli altri personaggi sono perfettamente IC.
Originalità: 10/10
Ottima, davvero. Siccome il modo in cui Mitsu e Naruto si sono conosciuti mi sembrava leggermente idiota, non pensavo che saresti riuscita a svilupparlo così bene, soprattutto lasciando un buono spazio anche agli altri personaggi. Soprattutto il ritorno a Suna è stata un’ottima conclusione!
Punti bonus: 5/5
Usati perfettamente e accuratamente.
Gradimento personale: 4,5/5
È una bella storia, ne sono sicura, ma… poteva avere un pizzico in più, qualcosa che la rendesse più vivace, però l’introspezione della bambina mi è piaciuta parecchio, dato che mi ci sono perfettamente ritrovata, così come il fatto che tu non abbia trascurato gli amici di Naruto, ma che anzi tu abbia dato una parte piuttosto importante a Ino, senza la quale probabilmente la storia non sarebbe finita così.
Totale: 57/60



   
 
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