Notte dopo notte il mio corpo agisce da solo, straziandomi. Danzando una danza mortale. Incantando le mie vittime, e poi con un bacio stampato sulle loro morbide e calde labbra umane, le uccido. Gli succhio via l'anima, diventando sempre più potende.
Non so cosa mi spinge a farlo.
Il giorno è un'Inferno.
Quando spunta il sole però, tutto il mio potere svanisce, o meglio, non è proprio che svanisca. Seplicemente viene sopraffatto dal mio senso di colpa. Resto nella mia angusta camera da letto. Mi rannicchio in un angolo e chiedo perdono.
Perdono alle persone che ho ucciso, alle loro famiglie. Non a Dio. Ho smesso da tempo di credere che esista.