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Autore: Nedy_moretta _nadietta    13/08/2011    5 recensioni
cosa succederebbe se un divino Zeus somigliante al cugino it della famiglia addams, viene costretto dalla moglie a farsi una ceretta con afrodite?
se poi li troviamo anche gli altri due pezzi grossi e dioniso che si è nascosto per ubriacarsi?
tra personaggi che saltellano come stitici posseduti, cocchi rosa shoking e calderoni colmi di cera a caldo, si svolge una avventura (si spera) tutta da ridere!! recensite in tantii n bacione
nedy!
Genere: Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luke Castellan, Nico di Angelo, Percy Jackson, Talia Grace , Tre Pezzi Grossi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zeus, il potente, che dei lanicci di polvere che ha sotto il letto fa delle nuvolacce nere, quando non ha voglia di pulire, un giorno viene chiamato per parlare in privato con la moglie  e sorella Era che si è sposato e fatto tantissime volte, ma parliamo di almeno due millenni fa, quando lei era ancora una giovincella con un secolo di vita nemmeno.

“Zeus, per il leone nemeo, hai più tronchi tu sui vermicelli gommosi che hai al posto delle gambe, piuttosto che quel micione famelico su tutto il corpo.” Disse la dea arricciando il naso come se fosse un topo che ha sentito l’ odore della maionese ammuffita.

“Sono stufa, di scambiarti sempre per il cugino IT della famiglia Addams, tu andrai a farti la ceretta olimpica, insieme ad Afrodite dove ai bravi dei alias palloni gonfiati maschilisti danno un bel leccalecca all’ ambrosia.”

Zeus cominciò a saltellare di rabbia, come se dovesse andare a scaricare il divino serbatoio nell’ olimpico vasino plus, dove nessuno riesce a farla di fuori.

“Non è giuusstoooo!!!” adesso sembrava anche posseduto oltre che stitico “ La ceretta fa maleee, sento ancora il dolore dell’ ultimaa”

“Smettila di fare i capricci, Zeus, che senno i peli ti si incastrano nei mutandoni e sappiamo tutti come è andata a finire l’ ultima volta! I tuoi fratelli sono venuti ad aiutarti, e hanno chiamato un disegnatore a farti un ritratto che si era sparso per tutta la Grecia, vuoi davvero rifare una figura del genere? A quei tempi avevano scritto sopra un fumetto, stavolta ti faranno un video che spargeranno per tutta FACEGOD, il social network degli olimpi, e piccoalettrice, alias Eléna l’ amministratrice non esiterà a farci sopra una Fanfiction. Che Ella sella Lella tradurrà Per Zoe, quella cacciatrice tra le stelle. Ah e sicuramente anche Earine. Doughter of Poseidon non esiterà a scriverci sopra qualcosa, Vuoi davvero che finisca cosi?”

“Ma, ma, ma, Weeeeeeeeeeee” .

“Ormai è deciso Afroditteee”

“Ciauu, Ere, dove defo portre il miio diveno Papii?”

“Afroditte, vuoi Studiare un po’ di grec? E poi sono i nostri figli ad essere dislessici ma fatemi il piacere”

“Fi fa bene, annemoo”

“Andiamo si dice andiamo, oh per le chiappe affumicate di mio Padre muovetevi, Guarda che voglio almeno riuscire a vederti il viso dopo.”

“swi Cara, buhhhh, sento ancora male malee malissimooo”

“Oh Papi smettila, sembri stitico così, e io ne so qualcosa, tutte le volte che quella mocciosetta di

Artemide da un Pranzo, o mi fa diventare stitica o mi da un lassativo, in ogni caso passo sempre un mese sul vasino olimpico plus. Tutte le mie estetiste scappano, persino Ares non ce la fa e mi tocca Passare del tempo con quello sgorbio unticcio e con la grazia di un elefante di mio marito.”

“Scusa ma tu non eri dislessica?”
“Chi io? Semmai lo è Era che mi chiama in continuazione Afoditte, io mi chiamo Afrodite. Cosi per ricambiarle il favore io in sua presenza parlo in modo dislessico, insomma, non sarò cosi acuta ma  non sono neanche una idiota completa.”

“Giaa” rispose Zeus alias Cugino It alla povera Afrodite.

Arrivarono nel parcheggio dei cocchi, Zeus non ne aveva uno, visto il suo problemino di vertigini, cosi montarono entrambi su quello della dea idiota.

Era rosa shoking, con del marabù color cipria sparso dappertutto.

I pegaso, o meglio le pegaso, tra un po’ erano più truccate e rifatte della loro padrona e tutto intorno al cocchio c’ era un profumo cosi inebriante che tra un po’ sbavavi.

“Tieni papi, so che soffri di vertigini, mettiti questa mascherina da notte in marabù, cosi si confonderà con quel cespuglio che tu chiami sopracciglia e nessuno se ne accorgerà”

“Tesoro, ma è rosa, si che se ne accorgono”

“Bhe se la vuoi nera, vai a chiedere a quella Punk suonata, di tua figlia se ha una boboletta spry di quel colore”

“Mia figlia non è suonata, comunque proviamo” disse legandosi alla sediolina di pelle rosa, ricavata dall’ interno delle orecchie di chihuahua, partendo verso la casa di Artemide, una tenda di seta d’ argento.

“Thaliaaaa” urlò posseduto lo stitico cugino It.

La nostra luogotenente delle cacciatrici, o come le chiama la scrittrice di questa patetica ff demenziale le zittelle  bisbetiche.

“Cugino It?, Afrodite?”

“No sono io il tuo papi”

“Mio padre è il cugino It?”

“No sono io Zeus”, dise levandosi la mascherina.

“Papà, Che ne dici non so di una ceretta?”

“Si senti hai una bomboletta spry nera zuccherino? Dammela e avrai ciò che vuoi” disse la dea stregandola.

“Tieni”, e tirò fuori la sua lancia spry.

“Ecco il tuo premio!!!”  trillò la spastica dea, fece comparire Luke bello e raggiante, Thalia era tornata ad indossare la sua vecchia tenuta da Punk.

“Buona limonata ragazziii” non l’ avesse mai detto che la presero alla lettera e andarono a comprare uno spremi agrumi.

Bene, adesso gli occhietti di Zeus non vedevano e non potevano soffrire di vertigini, regalandogli una faccia ancora più stitica, e adesso io mi chiedo, che non lo sia davvero?

Arrivarono al centro estetico, Zeus, intanto dal panico aveva sradicato il sedile a cui si era legato e stava correndo in qua e in la come un assatanato.

Purtroppo precipitò di sotto schiantandosi contro il tetto della spa e facendoci un foro, arrivando a finire dritto nel calderone della cera.

“Oh signor It, oggi non aveva in programma una ceretta”

“Sono Zeus”

“Ah si, bene, vedo che ne ha un disperato bisogno, tutti quei peli a letto occupano più posto di sua moglie”

“Come ti permetti! Se non chiedi immediatamente scusa…”

“si, si, ormai conosco il ritornello, altrimenti mi ritrovo con le chiappe fumanti, che paura” disse l’ estetista addetta alla cera a caldo, con una voce da automa.

“Fece scendere Zeus, e gli sistemò una striscia sulla schiena, ormai non si capiva più nemmeno quali erano i peli e quali i capelli, cosi ci stà anche che ne abbia presi un po’.

“AAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!!” il divino dio peloso, lanciò un urlo colossale, dimenandosi come un ossesso, se adesso per qualche oscuro motivo vi chiedete da chi abbia preso sua figlia, la risposta è una sola… è tutta suo padre.

“Per il pannolone di Eros (figlio di Ares e Afrodite, alias Cupido) fa un male cerberooo ( nella lingua degli spastici male cane al triplo)

Il potente dio dei lanicci sotto il letto scappò via, appiccicandosi al muro e staccando pezzi di intonaco in continuazione. Il risultato finale era simile a quello di un barbone senzatetto finito in una casa in demolizione.

Ormai il nostro barbone, non vedeva più un accidenti, finì a sbattere contro un pescatore, che al posto dei peli sembrava avesse una lisca di pesce, e l’ odore ci si avvicinava anche e un becchino, cadaverico con i peli ridotti nello stesso stato dei capelli delle parche del film parodiaco della Disney, Hercules. Detto in parole povere sembravano volere scappare in continuazione da quella pellaccia avvizzita, gustosa solo per un avvoltoio.

“un barbone? Ade tu sai cosa ci fa qui dentro un barbone?”

“No Possy, non ne ho la minima idea, ma se vuole posso concedergli una morte veloce e indolore”

“Ma stiamo sceherzando? Sono Zeus, Idioti”

“Wow, sei ridotto anche peggio dell’ oracolo di Delfi, o meglio la sua mummia”. Rispose irriverente il divino becchino.

“Smettila di sfottere neanche voi siete messi meglio, addosso, avete solo un panno meno coprente di quello di cupido, il nostro unico vestito sono i peli, come Afrodite che per conservare il suo pudore sciolse i suoi capelli una volta uscita dal mare.”

I tre grossi pezzi di idioti, stavano quasi per sbavare al ricordo, poi sentirono la voce acuta della dea gallina e se la diedero a gambe levate.

Uscirono sulle nuvole, rese solide da tutti i lanicci che Zeus aveva accumulato.

E sbatterono contro un pallone rosso come un pomodoro, che girava su se stesso come una trottola.

Era vestita, o meglio svestito con un tutù talmente stretto che creava una assurda combinazione di viola susina, causata dalla mancata respirazione e un rosso vivace, caratteristico del naso di quando hai una bella sbronza alle spalle.

“Dioniso!”esclamò paonazzo Zeus, “Cosa cavolo stai facendo”

“Cugino ITT, ho bevuto, alla faccia di quel puttaniere del mio papa peloso che mi costringe a stare lontano dal vinooo”

“Son io quel puttaniere di tuo padre, e sai che non devi bere, va a finire che Arianna alla fine si cerchi una nuova fiamma”

“Noo io voglio Arianna”

“bene, vedi di non bere più” disse Zeus facendo il solito predicozzo noioso, mentre Dioniso da bravo figlio disubbidiente storceva gli occhi e soffiava, sembrava un chicco d’ uva rosso prugna pronto ad essere spremuto.

“Ragaziiii, venite quiii ceretta di gruppooo!” trillò Afrodite.

I quattro cominciarono a scappare, ma ecco che per una volta nella loro vita i figli dei pezzi grossi gliela facevano pagare ai propri padri lestofanti.

Nico accompagnato da Bianca, resuscitata chissà da dove, insieme a Ercole e Thalia, con luke al suo fianco e percy e Clarisse si accalcarono sui fuggitivi. (Annabeth cercava ancora di trovare una strategia, e senza cocchio non volava in segno di rispetto per la madre. Ma cocchi volanti non esistevano, quindi non aveva mai volato).

I figli di Ade lo chiapparono e armati di pettine e phon, cominciarono a fare la piega a quei serpentelli vomitevoli.

Poseidone, venne catturato dal figlio che senza alcuna delicatezza, aveva preso un pesce tosaerba e stava tagliando ogni pelo al padre, Clarisse si era distesa su Dioniso e saltellando cercava di scoppiarlo.

Infine Ercole senza troppi complimenti armato di manoni forzuti e callosi stava strappando ogni pelo al padre, Thalia, invece, con una lacca in mano stava ritoccando l’ effetto elettrico, putroppo la mano era intinta di succo di limone e la bomboletta scivolò fino agli occhi di Zeus esplodendo e facendolo lacrimare dal bruciore.

La sera alla fine di questa assurda giornata, quando quella casta moccio setta di Artemide decise finalmente che era ora di saltare sul carro della luna e di trasportarla in giro, il divino Zeus era tornato dalla divina Era.

“Zeus, che hai fatto? Un bradipo ti avrebbe spelato meglio”

“Facciamo cosi cara, la prossima volta proviamo la crea depilatoria, dura di meno, ma almeno non ti dona un effetto spelacchiato rosso vivo”

“Come vuoi caro”

 

NEDY’s space :

ALLORA, CIAO A TUTTI, è LA MIA PRIMA ONE-HOT DEMENZIALE, SPERO DI ESSERE STATA ABBASTANZA ORIGINALE E DI AVERVI SODDISFATTA.

UN GRAZIE SPECIALE, A PICCOLALETTRICE CHE HA FATTO NASCERE L’ IDEA, A ELLA, SELLA, LELLA, CHE HA CONTRIBUITO ALLA STORIA E A TUTTI GLI ALTRI CHE RECENSIRANNO. UN BACIONE CIAO A TUTTI!!

  
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